Le quotazioni di ZCash (ZEC) stanno effettuando in questi giorni un arretramento nel cambio contro dollaro americano, immediatamente dopo aver raggiunto massimi, il giorno 14 gennaio, a quota 48.56. Si tratta di un evento comune, questa settimana, anche a diverse altre crypto, sia per modalità che per tempistica di sviluppo.
Ciò che contraddistingue il quadro tecnico di ZCash, però, lascia aperto più di qualche dubbio sulle reali capacità di questo token di ripartire al rialzo già a breve. Su grafico a candele weekly possiamo infatti constatare come ZEC non abbia mai messo in discussione la tenuta della resistenza di medio/lungo periodo posta sulla soglia dei 100 dollari.
Tale linea corrispondeva al “vecchio” supporto di lungo termine, sfondato al ribasso dal mercato lo scorso novembre. In quell’occasione, le vendite erano scattate a valanga a causa di un fattore esogeno: il famigerato crack della piattaforma FTX, che aveva coinvolto indistintamente tutte le valute digitali. Ci siamo spesso tornati con numerosi approfondimenti.
Le crypto avevano reagito all’improvviso crollo nella fiducia degli operatori scendendo all’unisono. Ciò che è accaduto nelle settimane successive, in particolare dalla fine di dicembre in poi, è stato però diverso per tutte (o quasi). Preoccupa non poco la mancata rottura della resistenza da parte di ZEC, in quanto colloca questa coin nella fascia di quelle con forza relativa minore della media del mercato.
Su grafico a barre da 30 minuti ci concentriamo sull’azione dei prezzi soprattutto per quanto concerne l’ultima parte del movimento rialzista, quella sfociata nei massimi già menzionati a 48.56. Il mercato sta generando una sequenza di massimi e minimi consecutivi decrescenti ben visibili a scansione intraday, ed è attualmente impegnato nel probabile sviluppo di un’onda impulsiva ribassista.
I venditori stanno concentrando ordini di vendita nelle strette aree fra 44.54/45.08 e 49.32/49.50, attuali resistenze di breve periodo. Tali livelli costituiranno altrettanti luoghi di probabile ripartenza del ribasso in caso di ulteriori tentativi di recupero, particolarmente fra oggi e lunedì prossimo, 23 gennaio.
A quota 42.00 e quota 40.40/40.50 sono posti dei supporti intermedi. Lo spazio fra resistenze e supporti è area di distribuzione. Sono quindi possibili ripetuti cambi di tendenza al suo interno, in preparazione alla rottura ribassista. Le proiezioni forniscono un obiettivo a 33.92/34.16.
Il segnale tecnico è short su nuovi test delle resistenze, in ogni caso da rilevazioni non inferiori a 43.95. Lo stop per lo scenario descritto scatterebbe solo in caso di sfondamento della resistenza principale, mediante una chiusura su grafico a 30 minuti superiore a 49.50. Quando sono le 19.34 CET di mercoledì 18 gennaio, ZEC viene passato di mano sui migliori Exchange mondiali a 43.27 dollari, in calo del -2.9% su base giornaliera.
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