Le quotazioni di Monero (XMR) hanno attraversato una settimana di correzione ribassista dopo aver raggiunto, sabato 14 gennaio scorso, massimi relativi a 187.20 contro dollaro USA. I massimi menzionati erano giunti dopo un periodo di rialzo prolungato ed esteso, cominciato dai minimi del 9 novembre scorso a 115.37. Nel corso di due mesi circa, il recupero era stato complessivamente del +62.26%, uno dei più ampi registrati fra le varie crypto durante questa recente fase di rialzo.
Su grafico a candele giornaliere possiamo verificare come il rialzo si sia spento solo dopo aver raggiunto l’area di resistenza principale di medio/lungo periodo, identificabile fra i 175.50/179.00 dollari. Si tratta della medesima area ove per tutto l’anno 2021 si erano ripetutamente sviluppate forti reazioni ad ogni successivo arretramento. L’anno scorso, invece, sempre la stessa area aveva respinto il mercato dopo un imperioso allungo rialzista cominciato a giugno.
Sebbene le prospettive siano di rottura della resistenza nel corso del primo trimestre di quest’anno, è bene sottolineare che, mentre scriviamo, non sono ancora presenti indicazioni di imminente avvio di un allungo. Pare invece probabile che il mercato possa proseguire ancora per diverse giornate nello sviluppo della fase di stabilizzazione in corso.
Su grafico a barre da 30 minuti, che presenta una maggiore definizione di dettagli, cerchiamo di individuare con maggiore precisione l’attuale posizionamento dei riferimenti tecnici. Il ribasso sceso dal 14 al 19 gennaio rappresenta con ogni probabilità il primo braccio completo di un movimento correttivo (onda A, in terminologia Elliottiana). Starebbe quindi salendo, dai minimi di ieri, la prima parte di un’onda B, potenzialmente in grado di spingersi fino alla soglia delle resistenze. Successivamente dovremo attenderci lo sviluppo di un secondo braccio ribassista, teoricamente di dimensioni paragonabili al primo.
I venditori si stanno concentrando in questa fase sui livelli di resistenza localizzabili a 172.00/172.50 ed a 78.40/179.00. Entrambi costituiranno punti di probabile ripartenza del ribasso in caso di estensioni del recupero, in particolare nel periodo fino a mercoledì prossimo (25 gennaio) compreso. Il supporto principale è situato invece adesso a 156.90/158.00.
Il segnale tecnico è short solo su riavvicinamenti ulteriori alle resistenze, in ogni caso da rilevazioni non inferiori a 171.80. Le proiezioni fissano un target a 160.25/160.30. Al raggiungimento di questo, dovremo attendere segnali dai prezzi prima di aggiornare lo scenario; si potrebbero infatti creare le condizioni per un allargamento della debolezza fino a 148.00/149.00. Lo stop per lo scenario descritto scatterebbe solo dopo l’eventuale rottura della resistenza principale, mediante una chiusura su grafico a 30 minuti superiore a 179.00. Mentre sono le 12.11 CET di venerdì 20 gennaio, XMR viene scambiato sui migliori Exchange mondiali a 166.71 dollari, in aumento del +0.567% su base giornaliera.
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