I federali hanno diffuso una lista completa degli asset che hanno sequestrato perché collegati a Sam Bankman-Fried e che saranno bottino dello stato nel caso in cui l’ex CEO di FTX dovesse risultare colpevole per le accuse di frode. Una lista in realtà non molto lunga, che ha fatto sollevare qualche sopracciglio dato che lo stesso SBF aveva affermato di essere rimasto con circa 100.000$. Bugia di SBF? Oppure c’è qualcosa di più complesso da capire da questa lista di sequestri?
In realtà le due cose potrebbero coincidere, almeno dal punto di vista legale. E sempre dal punto di vista legale la situazione si complica, perché SBF – lo ricordiamo ai nostri lettori – ha anche un prestito sostanzioso che teoricamente dovrebbe restituire alla sua ex società, ormai fallita.
La buona notizia è che niente di quanto accade a FTX e SBF sembra muovere il mercato, se non per $FTT, che è stato tra i token protagonisti di una settimana comunque molto buona per tutto il comparto. $FTT continua ad essere scambiato anche su Binance – qui puoi aprire il conto gratuitamente – intermediario tra i pochi di un certo spessore a continuare ad offrire il più folle dei crypto asset di oggi. Un asset al quale dovreste approcciarvi con estrema cautela e che potrebbe non seguire un andamento logico per le prossime settimane.
La notizia è la seguente: i federali nel corso delle ultime settimane avrebbero messo le mani su asset di Sam Bankman-Fried o a lui direttamente riconducibili per una somma vicina ai 700 milioni di dollari. Si tratta di una somma enorme, mostruosa, anche perché lo stesso Sam Bankman-Fried, quasi tra le lacrime, aveva dichiarato di avere circa 100.000$ sul suo conto. Questo a pochi giorni dal crack di FTX e quando l’ex CEO continuava a rilasciare interviste da remoto, comodamente seduto nella sua villa alle Bahamas.
Sembra passato un secolo. SBF ora è ai domiciliari a casa dei genitori, a Cupertino, e i federali hanno nel frattempo messo le mani su 697 milioni di dollari di asset. SBF dunque mentiva? Tecnicamente forse no. Nel senso che è sicuramente possibile che sul suo conto personale ci fossero meno di 100.000$ al tempo.
Quello che non è vero, alla luce di quanto i federali sono riusciti a sequestrare, è quello che SBF voleva intendere, e cioè di essere tornato a livelli di ricchezza da frate francescano. Ma cosa hanno sequestrato i federali?
Oltre 55 milioni di azioni di Robinhood, che tra le altre cose potrebbero essere state acquistate tramite denaro ottenuto in prestito dalle sue ormai ex aziende.
In un conto presso Marex, che erano detenuti sempre a nome di Emergent Fidelity Technologies, stessa società alla quale è intestato il conto titoli di cui sopra.
Presso la Farmington State Bank, quella dell’incredibile querelle dell’acquisto di una banca USA da parte di FTX. Una storia che vi invitiamo a leggere perché forse tra le più assurde di tutta la vicenda FTX.
Che erano detenuti presso Silvegate Bank a nome di FTX Digital Markets e che dunque, almeno a rigor di logica, dovrebbero far capo a FTX e non direttamente a SBF.
Dei quattro sequestri annunciati i più interessanti a nostri avviso sono due: il sequestro di azioni di Robinhood, che secondo gli inquirenti sarebbe avvenuto tramite denaro ottenuto in prestito da SBF dalle sue vecchie aziende. E il sequestro presso Farmington State Bank, perché simbolo del fatto che a SBF era concesso un po’ tutto negli USA.
Anche di acquistare una chartered bank, ovvero una banca con tanto di bollino di Federal Reserve, la classe top degli istituti bancari negli USA. Qualcosa sul quale si dovrà, almeno a nostro avviso, cercare di fare luce. Almeno prima di tornare a parlare ossessivamente di regolamentazioni del settore.
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Mi sa tanto che a confronto MMD appare come un santo e magari poi vien fuori che è coinvolto pure lui perchè si sa, dove girano tanti soldi legati a malaffari, la mafia che si è evoluta tecnologicamente, è quasi sempre coinvolta. Buona giornata