Bitcoin? È stato dato morto più volte del dollaro americano, che pur ciclicamente diventa il fulcro di teorie strampalate sul prossimo secolo vuoi sovietico, vuoi cinese, vuoi [inserisci potenza subalterna]. E invece Bitcoin, in quello che per molti appassionati sembrerà un sacrilego paragone con il dollaro USA, suo nemico giurato, è ancora qui.
È vivo, vegeto e dimostra di avere quella forza tipica di chi non si darà per vinto almeno per ora. Di chi è ancora alla ricerca di soluzioni per far fronte a problemi (forse non suoi) ma che il pubblico ritiene di pressante importanza. Dal mining pulito al ritorno dei miner in borsa, passando per una certa resilienza anche ai gufi più attrezzati, il 2023 potrebbe davvero essere l’anno di Bitcoin. E abbiamo messo insieme 5 buone notizie che fanno sperare per il verso giusto della prossima cavalcata di $BTC.
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5 buone notizie (che non lo sembrano) per Bitcoin nel 2023
Sì, sono cinque e con questi chiari di luna non sembrano neanche poche. Certo, per qualcuna servirà un po’ di fantasia accompagnata da una sana dose di ottimismo, ma ciò non toglie che il 2023 potrebbe suonare una musica diversa per Bitcoin. O se preferite, potrà girare un film lontano dai canoni della tragedia che hanno accompagnato tutto il 2022.
Questione ambientale: qualcosa si muove
Per quanto chi vi scrive – quelli de ma allora sei un negazionista se ne faranno una ragione – non creda sia un problema concreto per Bitcoin, esiste comunque nell’opinione pubblica. Qualcuno lo agita come spauracchio e i nemici giurati del network monetario libero ne fanno uno dei cavalli di battaglia. E per questo ci sarà la necessità di prendersene cura.
Dall’utilizzo di sistemi di raffreddamento meno rumorosi – e così anche le cascate del Niagara saranno salve, fino all’avvio di operazioni a base di energia nucleare, c’è tanto che si sta muovendo su quel fronte. E tanto che volenti o nolenti gli ambientalisti dovranno prendere in considerazione.
Non che le polemiche di questi ultimi siano sempre fondate, anzi. Ne abbiamo parlato in uno speciale dedicato a Greenpeace ed è da qui che dobbiamo partire per avere maggiormente contezza della vera natura del fenomeno.
Con le tasse maggiore chiarezza, ma non troppa
Il nuovo impianto tributario per Bitcoin e cripto nato in Italia forse non farà scuola, ma non sarà sicuramente l’unico a nascere nel corso di questo 2023. Per quanto i più duri e puri se ne disinteressino, per tanti sarà un punto di svolta verso la normalizzazione di Bitcoin come asset da investimento.
Ne abbiamo parlato anche nella puntata del Podcast di Criptovaluta.it di ieri – e forse questo, dato un martedì che si preannuncia moscio, è un buon punto di partenza per ragionarci un po’.
I fallimenti sono l’igiene del mondo economico, anche di quello di Bitcoin
Il mercato sembrerebbe aver finalmente capito una questione fondamentale: i fallimenti sono salutari, in particolare quando tolgono di mezzo società gestite male e che stavano semplicemente cavalcando l’onda rialzista. Il caso di Genesis non ha preoccupato nessuno, e comunque a detta degli avvocati della società ci si potrà salvare già in maggio.
Un repulisti forse necessario e che è in genere la degna conclusione di un bear market che in questa fase sta dando gli ultimi colpi di coda. Un altro segnale, almeno ad avviso di chi vi scrive, positivo.
Open interest modesto: difficile prevedere nuovi scossoni ribassisti
No, l’open interest, ovvero il volume delle posizioni aperte sul mercato dei derivati con sottostante Bitcoin non è necessariamente parallelo al rischio di caduta libera del prezzo. Ma può essere indice di volatilità attesa.
Nel momento in cui vi scriviamo è su livelli molto bassi, i più bassi da 1 anno. Il che vuol dire che tante posizioni degenerate sono state cancellate dal mercato – e che si potrà investire in questo mercato in uno stato di relativa normalità.
I miner potrebbero salvarsi
Argo è tornata poco fa sul NASDAQ, dopo essere stata per più di 10 giorni sopra il dollaro di valore per singola azione. Una rondine non farà primavera, soprattutto se siamo ancora in gennaio, ma è comunque segno del fatto che basta poco a diversi exchange per rimettersi in carreggiata e tornare a macinare utili – o comunque a migliorare le proprie posizioni debitorie.
Altri sono stati salvati in extremis: per quanto chi gli ha prestato ancora denaro potrebbe sbagliarsi, è comunque segno di una certa fiducia in questo mercato. Posizioni interessanti, che ad avviso di chi vi scrive segnalano un certo recupero di ottimismo nel futuro di Bitcoin e dell’ecosistema che tramite di esso si sostiene.
Con questo non vuol dire che btc ora riparte anzi io personalmente lo vedo ancora in discesa fino a metà 2023 sui 10 8k
Ciao Rossi, grazie per la tua opinione. Il fatto oggettivo, però, è ben diverso: c’era chi chiamava il bottom a 10k, quando il price line di btc era a 16, sappiamo poi come è andata per il momento. Questo non vuol dire nulla? siamo dinanzi ad una bull trap?
Esatto io la penso proprio così
Gianluca vedi che non c’entravo nulla?
L’altro giorno quando correndomi dietro mi urlavi: ” GIORGIO DOVE HAI MESSO LA MIA SFERA DI CRISTALLO PER PREDIRRE IL FUTUROOOO!!!”
E io scappavo spaventato urlando :” NO GIANLU GIURO CHE NON L’HO PRESA IO!!”
Visto? Ce l’aveva Rossi!!!
Spesso ci dicono: “criptovaluta.it, pubblicate le notizie dopo che accadono… non siete professionali”.
Sembra una barzelletta, ma posso assicurarti che così non è. Molto spesso attacchi anche frontali sul Twitter, da parte di “illustrissimi” esimi dotti del websss 3.0.
Immagino Luigi, nessun lavoro è semplice se fatto bene, soprattutto quando ci si mette passione, l’anima, quando lo si vuole fare al top.
Solo chi non fa non falla, nel caso della stampa direi chi striscia non inciampa.
Comunque mi scuso con Rossi, non te la prendere, si fa per ridere……..
Poi comunque Gianluca ha dimenticato il sesto motivo…….L’ accumulazione di Wyckoff 😁😁
Con questo non volevo dire che voi sbagliate sia chiaro!!
Intendevo dire che per chi sta lì a guardare è facile puntare il dito, mentre magari mangia i famosi popcorn…..
BTC non lo banneranno mai perchè potrà sempre far comodo a qualcuno di importante o a qualche istituzione importante. Ai tempi di Silk Road bitcoin ha aiutato l’FBI a poter tracciare tutti gli spostamenti di denaro dato che le transazioni nella blockchain sono consultabili e quindi bitcoin è destinato a rimanere e un nuovo bull market dovrà pur ricominciare prima o poi se non siamo sicuri che quello attuale sia realmente l’inizio di un bull market seguiamo le indicazioni di Saylor acquistiamo in maniera costante nel tempo e non vendere a ogni traballamento di prezzo. Poi ognuno faccia quello che vuole. Buona giornata