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Addio Bitcoin, benvenuto Euro Digitale! | Il Corriere della Sera…

Euro Digitale scaccia Bitcoin. È la morra cinese che si gioca al Corriere della Sera. Ma sarà proprio così? L'interessante pezzo sulla prima testata giornalistica italiana, che ci dice come l'Euro Digitale ci risolverà le vite, a partire dal conto alla romana.
2 anni fa
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Ma quale Bitcoin, tuonano dalle colonne del Corriere della Sera. Arriva l’Euro Digitale e le fantasie libertarie e libertine di milioni di persone del mondo – e di diverse decine di migliaia in Italia – saranno finalmente costrette ad arrendersi. Niente moneta fuori controllo, niente rischi, nulla di quanto che abbiamo visto nel 2022 crypto.

Ne abbiamo parlato anche nella terza puntata del Podcast di Criptovaluta.it, partendo da pareri, non ce ne vogliano i colleghi del Corriere, ben più autorevoli. Come quelle di Mario Draghi e Christine Lagarde.

Nessun caso Terra Luna, nessuna oscillazione di valore: c’è Francoforte – la Banca Centrale Europea – che darà finalmente a tutti la possibilità di avere una moneta digitale (come se questo fosse il vero feticismo dei bitcoiner) stabile, sicura, avente corso legale. Per carità, la Banca Centrale Europea faccia quello che vuole, ma paragonare le due cose non ha senso. E le cose sono due: o si è in malafede – e si vuole continuare ad agitare spauracchi a mezzo stampa – oppure non si è capito nulla di Bitcoin. A prescindere da quale sia il caso questa volta, è forse il caso di fermarsi qualche minuto e di ragionare su quanto è stato scritto.

A prescindere da quanto scrive il Corriere, Bitcoin non sembra preoccuparsi eccessivamente dei progetti di Francoforte. E possiamo come sempre trovarlo su Krakenapri qui un conto gratuito – tramite il quale possiamo acquistare Bitcoin, trasferirlo sui nostri wallet privati e non rendere conto a nessuno del suo futuro utilizzo.

Altro che Bitcoin, dice il Corriere. Arriva l’Euro Digitale e non avrete più bisogno…

…di affidarvi a quelle diavolerie crittografiche, che ricordano la bolla dei tulipani di qualche secolo fa. Sì, gli autori del pezzo per il Corriere hanno deciso di fare ricorso ancora una volta a quel paragone che non solo è diventato, alla lunga, noioso, ma che in molti si sono preoccupati di riportare nella sua dimensione più autentica, ovvero quella della fesseria. Ma partiamo dal principio.

L’euro digitale farà parte delle nostre vite, questo è l’incipit. E vorrei vedere, aggiunge chi vi scrive dalle pagine di Criptovaluta.it. Come ha ricordato l’Eurogruppo qualche giorno fa, dovrà avere corso legale. Il che vuol dire che lo dovrete accettare in pagamento, oppure essere sanzionati.

Andiamo avanti: sarebbe stato un anno terribile per le criptomonete – vero- costellato di di crolli di mercato – vero anche questo – e anche di truffe in senso proprio. Fin qui nulla di strano. Nulla di strano neanche nel ritenere i due, ovvero Euro Digitale e Bitcoin o più ampiamente criptomonete come pere e mele, come cose che non andrebbero mai paragonate.

Garantito da BCE

Il tutto però all’interno di un’articolessa che vorrebbe… paragonarli. È finita qui? Neanche per sogno.

Una moneta digitale è diversa da strumenti di credito o investimento.

Sembrerebbe lapalissiano, ma non lo è. Anzi, è falso. Almeno per quanto riguarda lo strumento di investimento. E a smentire questo basterebbe guardare quanti fondi di investimento, quanti trader indipendenti e quanti avventurieri della domenica sono esposti su, per citare la più importante coppie, EURUSD, magari con leve anche superiori a 100. Tutta gente che ha bisogno di comprare euro per spenderli? Credo che potrete rispondervi da soli.

A differenza delle valute legali emesse dalle banche centrali, non esiste un’entità centralizzata che emette le criptomonete; piuttosto, il loro valore deriva dagli scambi e dai passaggi di questa valuta, che diventano gli anelli di questa “catena”. Di conseguenza, le criptomonete hanno natura altamente speculativa.

Ah. E invece cos’è che determina il valore dell’Euro? Non è forse quello che possiamo acquistare con le banconote? E non contribuisce a determinare quel valore anche la libera fluttuazione dei cambi tra diverse divise?

Sono domande ovviamente retoriche. È così – e basterebbe aprire un qualunque grafico, ancora una volta su EURUSD – per capire che a determinare il valore dell’Euro non è Christine Lagarde, ma quello che gli scambi sulle piazze finanziarie decidono, collettivamente. No, non ci sono Jerome Powell di Federal Reserve e Christine Lagarde di BCE che si accordano privatamente o pubblicamente sul tasso di cambio tra le due. Non è così.

Parliamo infatti di una nascente nuova categoria (si chiama CBDC): una moneta elettronica emessa e garantita dalla Banca Centrale Europea.

E anche qui le domande sarebbero diverse, per quanto l’estratto sia striminzito. Cosa garantisce esattamente la Banca Centrale Europea? Che 1 euro digitale sarà uguale a 1 euro. Ma, cari amici, il protocollo di Bitcoin è altrettanto capace di dirvi che 1 BTC = 1 BTC. E anzi, offre anche una garanzia in più, della quale però sul Corriere non si parla. Ovvero la garanzia di un’emissione di moneta prevedibile nel tempo. Può offrire tali garanzie la BCE sull’emissione dell’Euro?

A quanto pare non lo decidono i mercati. Davvero?

Il conto alla romana: BCE saprà con chi avete mangiato la pizza

La nostra vita, dicono ancora una volta, cambierà radicalmente. Per capire come la nostra vita cambierà e diventerà più agile, comoda e sicura grazie all’euro digitale, viene portato l’esempio del conto alla romana. Ci dobbiamo dividere il conto? Potremo fare qualcosa di rivoluzionario, ça va sans dire. Ovvero potremo scambiarci denaro con gli altri commensali. Qualcosa che oggi possiamo fare non solo con il tanto vituperato contante, ma anche con praticamente qualunque App per il pagamento digitale, anche a costo zero. E anche, per chi volesse, con un qualunque wallet cripto, con Lightning Network e con tanti altri sistemi.

Ammesso che qualcosa che facciamo, quanto, una volta o due a settimana?, sia effettivamente giustificazione di un nuovo apparato di controllo monetario, così come le CBDC vanno configurandosi.

Ci viene ricordato anche che per piccole somme sarà garantita la privacy. E verrebbe da rispondere com’è umano lei, ricordando chi forse più intelligentemente di noi aveva capito che qualcosa non andava.

Peccato che secondo gli ultimi papelli circolati in Europa saranno i singoli stati a decidere il livello di privacy del quale i cittadini e i residenti potranno godere. Lotta dura senza paura a evasione, malaffare e scambi di denaro fuori dal vigile sguardo delle autorità. Per qualcuno un vantaggio dell’euro digitale, per altri la materializzazione, sempre digitale, di un incubo.

Stablecoin privati: c’è una parte di ragione, ma…

L’esempio con gli stablecoin privati non regge, per tanti motivi. L’equivalenza 1 euro digitale = euro è tautologica se ad emetterlo è la Banca Centrale Europea e a sostenerlo il sistema delle valute aventi corso legale. Devi accettarlo, stop.

Gli stablecoin privati, si cita il caso di UST (non è dato sapere quale sarebbe il secondo stablecoin che è stato il più grande fallimento del 2022 crypto), sono meno sicuri, sono rappresentazione della realtà non sempre 1:1. E ci sta. Ma perché allora tanta paura di competere? Perché auspicarsi interventi repressivi da parte della legge?

Che ne sarà di chi protesta?

Il sistema di pagamenti digitali ha già dato ampia riprova, anche in paesi insospettabili, di poter essere utilizzato per reprimere il dissenso politico. Vi è stato ordinare di smetterla con le proteste. Non vi adeguate? Conto in banca bloccato, donazioni a distanza di persone che sostengono la causa? Sequestrate.

Sono questioni che interessano le più grandi democrazie del mondo o no?

Quanto sarà più facile farlo con le CBDC e con l’Euro Digitale? Chissenefrega potrebbe tuonare il giornale che è pur sempre quello delle persone per bene del nostro Paese. Se non fosse che anche chi è una brava persona in Italia, chi è un cittadino che segue le leggi, in qualche altra parte del mondo sarebbe, secondo le leggi locali, un poco di buono, un pericoloso eversivo criminale verso il quale prendere provvedimenti – e alla svelta.

Bitcoin non chiede a nessuno casellario, punteggio del credito e altri tipi di amenità burocratiche per concedersi all’utilizzo. Farà lo stesso l’Euro Digitale? E che garanzie abbiamo? E basterà metterle nero su bianco?

Gianluca Grossi

Caporedattore ed analista economico. È divulgatore per blockchain, Bitcoin e criptovalute in generale. Solida formazione tecnica, si occupa del comparto dal 2015. Detenzioni: Bitcoin, Ethereum.

Vedi Commenti

  • Oggi mi voglio ripetere.
    BITCOIN = TULIPANI
    Che potranno anche crollare ma non di certo uccidere.

    EURO DIGITALE = DIGITALE ( sostanza estratta
    dalla digitalis
    Purpurea, usata
    Per curare malattie
    Ma è anche
    Un potente
    VELENO.)

    Sei un Grande Gianluca..........telefona a quelli del corriere e digli di occuparsi del povero juan carlito che forse è meglio.

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  • E' semplicemente un titolo per attirare l'attenzione dei lettori consumatori. Scrivere solo "Benvenuto euro digitale" avrebbe attirato la curiosità di meno lettori. Chissà quante ne sentiremo ancora. Comunque l'Unione Europea è contro la libertà di poter pagare come ognuno desidera, anzi più sistemi di pagamento ci sono e meglio è per tutti. Comunque BTC è un asset finanziario e un sistema di pagamento inattaccabile, il problema è che siamo ancora agli inizi di un cambiamento di cui l'Europa ha paura. Quando è stata presentata l'invenzione della lampadina la maggioranza avrebbe borbottato "che serve abbiamo le candele.." Buona giornata

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    • Sì mi piace il tuo ragionamento, tu dici marketing.
      Il problema è che per quelli come noi che vivono la realtà cripto è come se un grande marchio di sigarette avesse detto : ALTRO CHE ARIA PULITA DI MONTAGNA, FUMATI UNA STECCA DI TABACCO.

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  • Ciao Giorgio è vero quanto sostieni, infatti hanno creato tutto questo per creare ulteriori problemi a bitcoin che se ne frega ma a noi da comunque fastidio. Comunque ultimamente il numero di investitori a breve termine in profitto è aumentato. Oltre il 97% degli investitori a breve è attualmente in attivo per la prima volta da quando bitcoin ha raggiunto il massimo storico. Con una percentuale così alta la possibilità che ci sia un ritracciamento aumenta infatti molti venderanno le loro posizioni. Gli investitori a lungo termine che hanno acquistato nel 2021 e 2022 sono ancora in perdita e il movimento di questi ultimi è ancora incerto e potrebbero vendere in perdita come già successo ma anche questo a bitcoin non glie ne frega nulla ed è per questo che io sostengo che BTC potrebbe aumentare di valore per motivi ancora sconosciuti e che si discostano da domanda e offerta. Buona giornata

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    • Ah beh qui rischi di infilarti in un ginepraio filosofico con me......ridotto ai minimi termini direi che l'idea è di spenderlo bitcoin e non venderlo.

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  • Ringraziamo il WEF, anzi, sarebbero da boicottare tutte le coin che ne fanno parte o vogliono legarsi a questi "salvatori dell'umanità", oltre ad evitare quelle centralizzate e governate/gestite da soggetti in qualche modo "influenzabili"

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