Le quotazioni di Synthetix (SNX) stanno attraversando sin da venerdì scorso, 20 gennaio, una fase di arretramento nei confronti del cambio con dollaro USA. I prezzi avevano raggiunto l’ultimo picco significativo a quota 2.71, in forte avvicinamento ai massimi relativi del 5 novembre a 2.79, che costituiscono tuttora un livello di resistenza di tutto rispetto. Successivamente è partito un arretramento del 15-16% circa, misurato fino ai minimi odierni di quota 2.28.
Non ci sono indicazioni di esaurimento della tendenza principale rialzista che sta sorreggendo il mercato dalla fine dello scorso anno, quando i valori si spinsero fino ai minimi storici assoluti di quota 1.40. In meno di un mese da allora, la pressione in acquisto è stata tale da generare un recupero di valore del 93% circa. Plausibile, quindi, ritenere che il ribasso di questi giorni sia solo attribuibile a prese di beneficio, magari da quella parte di investitori che predilige l’operatività di breve/brevissimo periodo.
Il dato tecnico più significativo, offerto dal grafico a candele weekly, è quello relativo alla rottura della “vecchia” area di resistenza che si trovava fra 2.02/2.13. Tale area corrispondeva a quella del supporto di lungo periodo, sfondato al ribasso in accelerazione durante la prima parte di novembre, che ora ha assunto nuovamente funzioni di supporto. Ci aspettiamo a breve un pull-back del mercato a consolidare la rottura rialzista, mediante un provvisorio riavvicinamento alla zona dei 2.10.
Per identificare con maggiore precisione l’attuale disposizione dei riferimenti tecnici, facciamo come sempre affidamento al grafico a scansione intraday, con barre da 30 minuti. La maggior parte dell’attività dei compratori si sta concentrando sul livello di supporto principale a 1.99/2.02. Sebbene ci siano concrete probabilità di riavvicinamento dei prezzi a tale livello nel corso delle prossime 2-3 giornate, riteniamo ci siano le condizioni per assistere alla sua tenuta, a favore di un ulteriore sviluppo dello scenario rialzista nella prima parte di febbraio. Un secondo supporto, più vicino, è posto invece a 2.27.
Al rialzo, le proiezioni puntano al raggiungimento di un target posto adesso a 2.97/3.00. L’obiettivo menzionato rappresenta il punto ove liquideremo le posizioni long per rimetterci in attesa di segnali. E’ infatti possibile che, dopo essere salito a target, il mercato possa successivamente avviare una fase di arretramento. Possiamo tuttavia già anticipare che, se anche quota 3.00 dollari venisse scavalcata al rialzo, il successivo punto di verifica sarebbe da ricercare non prima dei 3.80/3.85.
Il segnale tecnico è long solo su nuovi avvicinamenti ai supporti, da rilevazioni in ogni caso non superiori a 2.28. Lo scenario verrebbe stoppato solo dall’eventuale cedimento del supporto principale, mediante una chiusura su grafico a 30 minuti inferiore a 1.99. In tal caso, premettiamo che il livello di verifica immediatamente inferiore sarebbe da ricercare non prima di 1.70. Quando sono le 18.54 CET di mercoledì 24 gennaio, SNX viene scambiato sui migliori Exchange mondiali a 2.44 dollari, in aumento del +4.27% su base giornaliera.