La notizia ha già fatto il giro del mondo… crypto. Coinbase è stata multata per 3,3 milioni di Euro dalla Banca Centrale dei Paesi bassi, che a quanto pare si occupa anche di verificare le licenze degli intermediari finanziari nel paese. Ci sono però delle altre questioni che riguardano la multa in questione e che andranno analizzate per capire quali rischi corra effettivamente Coinbase.
La cosa più importante è che il comportamento contestato a Coinbase fa riferimento in realtà a qualcosa che è avvenuto in passato e che successivamente è stato corretto, ovvero la mancanza di registrazione presso i relativi registri di DNB, seguendo quelle che sono le leggi in particolare in termini di anti-riciclaggio e anti-terrorismo. Secondo il primo commento di Coinbase, il gruppo dovrebbe procedere con un appello.
Niente di pericoloso su questo fronte per Coinbase – vai qui per aprire un conto gratuito – intermediario che si è visto alzare la multa anche in virtù della sua posizione di leader all’interno del mondo degli intermediari cripto. Intermediario che, lo ricordiamo ai nostri lettori, è anche l’unico ad essere quotato in borsa al NASDAQ – e che ha sempre svolto un ruolo pro-regolamentazioni anche a Washington, per quanto in termini diversi da quelli proposti dai legislatori.
Coinbase: 3,3 milioni di multa. Cos’è successo?
Al centro della vicenda c’è Coinbase, un intermediario cripto in forma di exchange che è uno dei nomi più conosciuti di questo comparto. Una multa da 3,3 milioni di euro comminata da DNB o Dutch National Bank o ancora la Banca Centrale dei Paesi Bassi, la massima autorità monetaria del paese, che tra le altre attribuzioni sembrerebbe avere quella della verifica del rispetto degli obblighi di registrazione, anche per gli exchange cripto.
Una multa salata – anche per un gruppo delle dimensioni di Coinbase – che è stata comminata in quanto Coinbase non avrebbe proceduto con tempestiva registrazione presso DNB.
[La multa] è basta sul tempo che Coinbase ha impiegato per ottenere la registrazione nei Paesi Bassi e non include alcuna contestazione dei nostri comportamenti attuali. […] Anche se rispettiamo l’autorità di DNB, stiamo considerando possibili obiezioni e appelli.
Questo secondo quanto riferito da un portavoce di Coinbase a Decrypt. Staremo a vedere se effettivamente ci saranno risposte di questo tipo da parte dell’exchange oppure se preferirà, a fronte di ridotte possibilità di vittoria in appello, di lasciar perdere e pagare la multa.
Multa aumentata per il ruolo di leader di mercato
O comunque per la posizione di preminenza indubbiamente rivestita da un exchange che è l’unico ad essersi quotato al NASDAQ e che ha forse il vestito più istituzionale del comparto.
A molti sembrerà un assurdo, ma tant’è. C’è stato in aggiunta uno sconto, se così vogliamo chiamarlo, del 5% in quanto Coinbase non avrebbe mai rifiutato di sottoporsi al processo di registrazione.
Staremo a vedere quali saranno le evoluzioni di questa vicenda, che deve essere comunque ridimensionata già a partire da adesso e anche se non si dovesse procedere con l’eventuale appello. La somma è relativamente misera per un gruppo di quelle proporzioni (ma non leggera, ad ogni modo) e si riferisce a comportamenti che, per i più rispettosi delle leggi tra i nostri lettori, sono cessati da tempo.
Si infatti 3,3 milioni per coinbase cosa sono?
Fossi in loro gliene darei 3 e mezzo e gli direi tieni il resto, andate a mangiarvi una pizza alla mia salute, rompi cog…..oni
Bravo Giorgio, Mitico..