Le quotazioni di Stellar Lumens (XLM) stanno attraversando dalla fine della scorsa settimana una fase di provvisoria stabilizzazione. I prezzi si sono mossi da domenica scorsa, 22 gennaio, entro lo stretto range fra 0.0888 e 0.0960 contro dollaro USA, esibendo ripetuti cambi di tendenza che hanno impedito al mercato di assumere direzione.
Il movimento si sta sviluppando all’interno di un più ampio contesto rialzista di fondo, che prosegue sin dai minimi del 29 dicembre scorso a 0.0703. Da allora, XLM ha maturato un recupero del 36.47% in 26 giornate. Rispetto alla nostra analisi più recente, datata 12 gennaio, il mercato ha raggiunto e oltrepassato il target rialzista che era stato posto a 0.0890, e si è spinto a ridosso delle proiezioni rialziste più ottimistiche, che indicavano un limite rialzista a 0.0965.
Il grafico a candele weekly evidenzia la probabile necessità, per il mercato, di effettuare una sosta più ampia di consolidamento, preparatoria a nuovi allunghi rialzisti. Lo scenario pare corroborato anche dalle notizie che stanno arrivando in questi giorni relativamente proprio a Stellar. Tecnicamente, i prezzi si trovano ora fra “due fuochi”. In basso, si è formato un supporto in zona 0.0840, ossia l’area ove si è concentrata la media degli scambi delle ultime 5 settimane. Al rialzo, invece, il già menzionato livello di resistenza a 0.0965/0970 costituisce la zona più a rischio per l’avvio di prese di beneficio e correzioni ribassiste.
Per affinare con maggiore precisione al disposizione dei riferimenti tecnici, passiamo al grafico a scansione intraday, con barre di 30 minuti. Possiamo constatare come il supporto principale sia posizionato fra gli 0.0840/0.0847. Il mercato potrebbe quindi – tecnicamente – affrontare anche una flessione del -7.50/8.50% dai valori attuali, senza che ciò possa influire sulla tenuta della struttura rialzista dominante.
Un ulteriore supporto, più vicino, è individuabile a 0.0896/0.0903. Entrambi i livelli costituiranno potenziali punti di ripartenza del rialzo in caso di arretramenti, particolarmente se entro la sessione di giovedì prossimo, 2 febbraio. Il maggiore ostacolo sulla strada di nuovi allunghi è coincidente con la resistenza di quota 0.0963/0.0971, punto da cui potrebbero ancora scattare provvisori arretramenti nel corso delle prossime 3-5 giornate.
Le probabilità pendono a favore della tenuta dei supporti e conseguente rottura della resistenza, con un obiettivo già localizzabile a 0.1028/0.1030. Possiamo premettere che, se tale livello non si rivelasse sufficiente a contenere gli acquisti, dovremmo andare a cercare il successivo punto di verifica non prima degli 0.1165.
Il segnale tecnico è long su nuovi test dei supporti, in ogni caso da rilevazioni non superiori a 0.0910. Prezzi più alti risulterebbero troppo lontani dal supporto principale; evitiamo quindi di intervenire se il teorico rapporto fra rischio/beneficio non è il più possibile a nostro favore. Lo scenario descritto verrebbe annullato e rivisto solo in caso di violazione del supporto principale, con una chiusura su grafico a 30 minuti inferiore a 0.0840. Mentre sono le 17.56 CET di giovedì 26 gennaio, XLM viene scambiato sui migliori Exchange mondiali a 0.0914 dollari, in calo del -0.96% da ieri.
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