Le quotazioni di Tezoz (XTZ) sono riuscite a spingersi al rialzo fino al picco di quota 1.19 contro dollaro USA, picco raggiunto già sabato scorso, 21 gennaio. Si tratta di una conferma alle aspettative espresse con la più recente analisi, in cui avevamo indicato un obiettivo a 1.17. Nelle 6 giornate successive al raggiungimento dei massimi menzionati, i prezzi si sono limitati a stabilizzarsi sopra quota 1.03, senza più assumere direzione.
Su grafico a candele settimanali possiamo appurare come Tezos si trovi adesso a contatto con le zone tecniche più òstiche da oltrepassare, almeno per quanto riguarda il breve periodo. Tali zone sono disposte fra 1.18/1.20 e fra 1.32/1.35 e corrispondono ad altrettanti “vecchi” supporti di lungo periodo, che erano stati sfondati al ribasso durante lo scorso “novembre nero” del mercato crypto.
Entrambi i livelli hanno assunto adesso funzione di resistenze. Sebbene la più solida fra le due sia la più lontana, quella fra 1.32/1.35, anche sona 1.20 rappresenta punto di probabile ripiegamento. Ci aspettiamo nel corso delle prossime 5-10 giornate l’avvio di prese di beneficio, tali da ricondurre i valori a contatto con i più vicini supporti/target. Oggi, peraltro, non sono giunti stimoli rialzisti nuovi neppure dopo le notizie positive che abbiamo prontamente commentato sul sito.
Su grafico a barre da 30 minuti è ben evidente il primo arretramento effettuato dal mercato appena raggiunta la zona dei 1.18/1.20. Quello salito oggi è il secondo tentativo di scardinare la resistenza, ma finora non ha riscosso molto successo. Possiamo affinare le resistenze valide almeno per le prossime 5-10 giornate, ponendole a 1.16/1.17 e 1.20/1.21.
Le aspettative sono di ripiegamento fino a 1.02 e 0.99. Quest’ultimo livello coincide con un supporto di rilievo. Una volta raggiunto, dovremo attendere indicazioni dai prezzi prima di aggiornare l’analisi. La tendenza di fondo, infatti, è ancora rialzista, ed il test del supporto potrebbe generare segnali di successiva ripartenza degli acquisti.
Il segnale tecnico è long su nuovi test delle resistenze, in ogni caso da rilevazioni non inferiori a 1.13. Lo stop per lo scenario descritto scatterebbe solo in caso di rottura rialzista della resistenza principale, mediante una chiusura su grafico a 30 minuti superiore a 1.21. Possiamo anticipare che, in tal caso, dovremmo subito spostare l’attenzione verso i livelli di verifica immediatamente superiori, posti a 1.30 e 1.32. Mentre sono le 19.44 CET di venerdì 27 gennaio, XTZ viene scambiato sui migliori Exchange mondiali a 1.11 dollari, in aumento del +2.78% su base giornaliera.
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