Le quotazioni di Pax Gold (PAXG) stanno soffrendo da oltre due settimane una serie di ripetuti cambi di tendenza nel cambio contro dollaro USA, che hanno tolto fluidità al movimento rialzista in atto dallo scorso settembre.
Cominciamo con il dire che non sono presenti indicazioni di esaurimento del rialzo, che pertanto è ancora in grado di puntare ad ulteriori estensioni anche nel breve periodo. Sarà però necessario, particolarmente nel corso delle prossime 5-10 giornate, monitorare con maggiore attenzione la tenuta dei nuovi supporti aggiornati.
Il grafico a candele weekly ci consente di apprezzare anche visivamente le modalità con le quali si è sviluppato il rialzo. Per 12 delle ultime 13 settimane PAXG ha fatto registrare candele bianche, ossia con chiusura superiore all’apertura. La sequenza rischia di interrompersi durante la settimana che si è appena aperta, in quanto i supporti “che contano” sono da ricercare attualmente poco sopra quota 1860.
Questo indica che i compratori non hanno fretta, in questo momento, di incrementare l’esposizione o di aprire posizioni long ex-novo. Evidentemente, si aspettano che prima di effettuare nuovi allunghi il mercato debba prima affrontare una fase correttiva, per andare a cercarsi liquidità fresca da prezzi più appetibili.
Il grafico a barre da 30 minuti ci consente di visualizzare l’attuale disposizione dei supporti di breve periodo, validi almeno per le prossime 3-5 giornate. Da metà novembre in poi è la quinta volta che i supporti si alzano per seguire gli spostamenti dei compratori. Rispetto alla nostra analisi più recente, pubblicata il 9 gennaio scorso, PAXG ha già largamente raggiunto le “vecchie” proiezioni a 1913.4, spingendosi fino a massimi a 1949.31 prima di arretrare.
Attualmente i compratori sono concentrati a 1890.8/1894.4 ed a 1861.0/1864.7, altrettanti probabili punti di ripartenza del rialzo in caso di arretramenti. Le proiezioni sono ancora rialziste, con obiettivi che possiamo aggiornare a 1952.8 ed a 1980.4/1983.2.
Il segnale tecnico è long su nuovi test dei supporti, in ogni caso da rilevazioni non superiori a 1906.6. Lo scenario descritto verrebbe immediatamente accantonato e rivisto solo in caso di cedimento del supporto principale, mediante una chiusura su grafico a 30 minuti inferiore a 1861.0. Mentre scriviamo sono le 20.25 CET di lunedì 30 gennaio, e PAXG sta penetrando in zona di potenziale reazione; viene infatti scambiato sui migliori Exchange mondiali a 1889.24 dollari, in calo del -1.25% su base giornaliera.
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