Il caso FTX si arricchirà di nuovi pettegolezzi, di nuove polemiche e di nuove discussioni. Un giudice federale negli USA ha infatti deciso che saranno resi pubblici i nomi degli altri due co-signatari della cauzione di Sam Bankman-Fried, oltre i suoi genitori. Nomi sui quali si era speculato molto e che, entro il 7 febbraio, dovrebbero essere resi pubblici a meno che non ci siano appelli e opposizioni.
Il totonomi potrà così fermarsi e ne sapremo di più anche sui legami familiari dei Bankman-Fried – e su chi ha deciso di assumersi per metà il rischio di una cauzione da 250 milioni di dollari, per la quale almeno per il momento sono state versate garanzie reali molto ridotte.
E se fosse un personaggio o più del mondo cripto? Chissà. I mercati sembrano comunque maturi a sufficienza dall’ignorare ogni tipo di novità che arriva dal caso FTX. Possiamo investirci con la piattaforma innovativa Capital.com – vai qui per ottenere un conto virtuale gratuito – intermediario che offre 140+ cripto asset insieme a migliaia di asset classici, sui quali possiamo investire con MetaTrader 4 e TradingView – e anche facendoci aiutare dall’intelligenza artificiale.
Il giudice Kaplan ha parlato: i nomi di chi garantisce per SBF saranno pubblici
Il giudice Lewis Kaplan ha parlato e lo ha fatto nella tarda serata di lunedì, indicando come necessario il fatto che vengano resi pubblici i nomi di chi ha firmato a garanzia della cauzione di SBF. Nomi che sono rimasti occulti fino ad oggi – fatti salvi quelli dei genitori – e che saranno resi pubblici.
Chi ha garantito – oltre i genitori – per la cauzione di un procedimento criminale così pubblicizzato volontariamente… a mio avviso dovrebbe essere inserito nei registri pubblici.
Le richieste son ostate avanzate da The Wall Street Journal, New York Times e Bloomberg, giornali che hanno ovviamente interesse affinché i dati che riguardano il processo dell’anno (e probabilmente del decennio) diventino materiale per le loro inchieste.
Staremo a vedere se qualcuno si opporrà a tale procedimento e se tale opposizione sarà sufficiente per tenere al segreto i nomi dei due misteriosi (e facoltosi) personaggi, che hanno co-firmato una cauzione da 250 milioni di dollari e della quale saranno responsabili nel caso in cui SBF non dovesse presentarsi al processo, ipotesi che almeno per ora sembrerebbe essere assolutamente fuori discussione, dato anche il fatto che Sam Bankman-Fried in realtà è in un regime simile agli arresti domiciliari, con tanto di cavigliera GPS e con ogni probabilità sorvegliato a vista dalla polizia.
E se fossero personaggi del mondo cripto?
È questo il sospetto che hanno in molti da tempo, ovvero da quando sono stati pubblicati i dettagli che riguardano la cauzione mostruosa imposta a Sam Bankman-Fried, una cauzione che non è stata versata, ma coperta da garanzie di terzi, e cioè i genitori di SBF e due misteriosi (e che presto non saranno più misteriosi) personaggi.
Per chi vuole saperne di più non ci sarà che aspettare qualche giorno. E avremo un nuovo capitolo della lunga telenovela processuale di FTX. Nell’attesa, chiara, che qualcuno riesca a recuperare il proprio denaro.