Uno dei gruppi bancari più importanti del mondo, HSBC, potrebbe espandersi a breve nel mondo cripto – aumentando ulteriormente i volumi e la qualità delle operazioni che già conduce in questo spazio. La banca ha infatti comunicato al pubblico la ricerca di nuovi specialisti del mondo cripto, a partire da un Product Director che dovrebbe essere impegnato direttamente nella tokenizzazione di asset finanziari.
Una notizia importante che arriva da un gruppo che tra i più importanti a livello mondiale nel settore bancario non solo retail, ma anche d’affari. E il segno, se vogliamo, che il bear market non sembrerebbe aver spaventato granché il mondo più istituzionale.
Un buon segno per il mondo cripto? A qualcuno la vicinanza delle banche non piace, ma potrebbe comunque avere dei risvolti importanti su tutti i principali network che offrono certi servizi. Possiamo investirci anche con eToro – vai qui se vuoi testare un conto gratuito di prova che include tutti i servizi top – intermediario apprezzato per il suo trading automatico con il CopyTrader e che propone anche Smart Portfolios per esporsi all’interno del mondo cripto con panieri diversificati.
Mentre i rapporti tra exchange e banche sono ai minimi storici, ecco che le banche che contano, quelle in grado di spostare miliardi, provano a fare di testa loro nel mondo cripto. Parliamo di HSBC, colosso che vale 600 miliardi di asset in gestione, che si è messo a caccia di specialisti del mondo cripto.
Servirà in primo luogo un Capo della Tokenizzazione, il cui annuncio di ricerca recita:
Dato che il mondo degli Asset Digitali è un nuovo tema e dato che le discussioni tra strategia e rischi stanno evolvendo rapidamente, il Capo della Tokenizzazione dovrà prendere decisioni su progetti e business molto complesse, che contribuiranno a iniziative ad alto valore aggiunto.
Ci sono poi altre posizioni che possiamo consultare qui e che riguardano ulteriori impegni organici che il gruppo bancario potrebbe prendere sempre nel settore delle cripto. A fare gola sono non gli scambi, ma la possibilità di utilizzare blockchain per asset tokenizzati, un settore nel quale si stanno già cimentando da tempo diversi gruppi bancari di un certo spessore, con il gruppo inglese che già con Voltron aveva tentato la via delle blockchain per le lettere di credito.
C’è tanto che si sta muovendo in questo spazio, per quanto gli annunci pubblici siano in realtà diminuiti in seguito al crollo del mercato e agli scandali che hanno falcidiato il 2022. Soltanto rumore però, almeno a quanto sembrerebbe, dato che quasi tutti i grandi gruppi stanno facendo mosse simili e guardando a diversi settori che potrebbero essere rivoluzionati da DeFi e da ricorso, appunto, a questo tipo di tecnologie.
Le tecnologie open sono aperte a tutti ed è più che normale, almeno ad avviso di chi vi scrive, che ci siano interessi da parte di certi gruppi. Anzi, qualcuno potrebbe vedere certi interessi come segnale di maturità del comparto cripto.
Staremo a vedere come evolverà questo ennesimo progetto. Un progetto che potrà fare la differenza almeno in termini di reputazione per il settore, per quanto andrà ad aggiungersi a tanto che si sta già muovendo in questo spazio.
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