Le quotazioni di EOS (EOS) stanno cercando oggi di rialzare la testa dopo la scoppola ribassista di lunedì 30 gennaio. I prezzi, nel primo giorno della settimana, hanno infatti raggiunto il picco degli ultimi due mesi e mezzo a quota 1.14 contro dollaro USA. Immediatamente dopo, è scattato un arretramento del -8.77% fino a 1.04, che aveva fatto suonare qualche allarme per la tenuta della tendenza rialzista nel breve periodo.
La reazione odierna dimostra comunque che il mercato ha già ritrovato nuova liquidità, per cui i compratori sono senz’altro vigili e reattivi. Su grafico a candele settimanali possiamo appurare come la maggior parte degli ordini di acquisto sia stata posizionata in questa fase sopra alla linea degli 0.99 dollari. Si tratta di una delicata soglia psicologica, sopra alla quale il mercato deve cercare di trascorrere maggior tempo possibile per far venire allo scoperto nuovi acquirenti.
I margini di ampliamento del rialzo sono – almeno sulla carta – estremamente ampi. Un primo ostacolo concreto è posto non prima dei massimi relativi dello scorso ottobre a 1.01, ma giudichiamo che lo slancio attuale, acquisito dal mercato da dicembre in poi, sia sufficiente a proiettare un obiettivo su livelli superiori.
Il grafico a barre da 30 minuti certifica innanzitutto che i livelli di supporto sono notevolmente più alti rispetto alla nostra ultima analisi, risalente al 17 gennaio scorso. Da allora, i prezzi hanno assecondato le aspettative rialziste muovendosi da 1.03 a 1.14. Lo slancio rialzista si è, quindi, almeno per il momento arenato a contatto con la resistenza intermedia che avevamo segnalato a 1.13. Il mercato sta spingendo sul livello da domenica scorsa, ma ancora non riesce ad oltrepassarlo con stabilità.
Possiamo confermare che le aspettative restano di superamento “definitivo” di tale resistenza, a favore di un allungo fino al target confermato di quota 1.24. I supporti sono disposti adesso a 1.05 e 0.99, punti di probabile reazione in caso di arretramenti, in particolare se entro la sessione di domenica prossima, 5 febbraio.
Il segnale tecnico in vigore è long su nuovi test dei supporti, in ogni caso da rilevazioni non superiori a 1.09. Si tratta di un livello-limite oltre cui non vogliamo acquistare, per evitare un rapporto teorico sfavorevole fra rischio/beneficio. Lo scenario descritto verrebbe annullato solo dall’eventuale cedimento del supporto principale, mediante una chiusura su grafico a 30 minuti inferiore a 0.99. Mentre sono le 20.14 CET di martedì 31 gennaio, EOS viene scambiato sui migliori Exchange mondiali a 1.07 dollari, in aumento del +1.90% su base giornaliera.