SEC prende uno schiaffone dai giudici nella causa contro LBRY e questo potrebbe avere delle conseguenze nelle ben più interessante causa che vede contrapposta la Agency a Ripple. La questione è legalmente complicata, ma è comunque di grande interesse per chi sta seguendo, magari anche a scopo di investimento, la questione di $XRP e del suo supposto status di security, ovvero di titolo finanziario.
I giudici hanno infatti stabilito che la vendita sul mercato secondario di token $LBC non costituirebbe cessione di una security – sgombrando così il campo da una delle preoccupazioni più importanti che riguardano anche altri procedimenti legali.
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Schiaffone dei giudici a SEC: negata l’ingiunzione
La storia non riguarda Ripple direttamente, né la causa che la vede contrapposta a SEC, ma è comunque rilevante perché potrebbe produrre effetti sul futuro dell’asset. Nella causa tra SEC e LBRY, che ha visto i secondi soccombere almeno per una parte delle richieste dell’agenzia governativa, i giudici hanno negato però che le vendite secondarie del token LBRY costituissero violazione delle leggi sulle security, e dunque hanno sgombrato il campo dall’evoluzione più pericolosa per questo asset.
SEC aveva chiesto la proibizione – a meno che non si trattasse di compravendite secondo i crismi delle leggi sui titoli finanziari – della vendita e dell’acquisto anche sui mercati secondari del token LBRY, che almeno in un certo senso è stato oggetto del medesimo attacco di cui è vittima Ripple.
Ad essere illecite sarebbero pertanto state soltanto le vendite dirette del gruppo che controlla LBRY verso gli investitori riguardanti il token LBC. Progetto, per quel che conta, salvo. E un duro colpo per SEC, che potrebbe vedersi soccombere anche nella causa contro Ripple.
Causa che è molto complessa e che dovrebbe non solo battere SEC, ma anche uno storico che ha visto l’agenzia prevalere praticamente sempre in questo tipo di cause.
LBRY vola: ma non è questo ad essere importante
La notizia è stata accolta da una corsa importante per LBRY, ma non è forse questo l’aspetto più importante dell’intera vicenda. Corsa del 65% che però è poca cosa rispetto agli effetti che tale decisione potrebbe produrre sul morale della truppa di Ripple e anche sulle future decisioni dei giudici che stanno gestendo il processo contro SEC.
Una fine del processo che è attesa entro pochi mesi e che metterà finalmente la parola fine su una delle vicende più angoscianti per il mondo cripto, per quanto divisivo sia il progetto di Ripple e per quanto siano pessimi, in generale, i rapporti con il resto della community che si occupa di cripto.
Ciao Gian vorrei precisare, pur parlando a titolo personale, che Ripple o XRP non hanno alcuna colpa dell’essere semplicemente inutili.
E’proprio Benetazzo che mi è antipatico.