Per Djed è stata una buona, anzi un’ottima partenza. Il progetto di token algoritmico su rete Cardano ha già raccolto, in termini di asset messi a collaterale, circa 10 milioni di dollari, somma che sarà destinata a crescere nelle prossime ore, con l’aumento delle piattaforme che supporteranno il token.
Uno stablecoin che chiaramente è lontano, almeno per ora, dal top del settore, e che avrà una strada molto lunga davanti a lui, ma che testimonia al tempo stesso la persistenza di una fame di progetti nuovi, anche quando in molti – in particolare tra chi critica senza fare poi nulla – dicono che non servano a nulla.
Un buon segnale anche per Cardano, che possiamo trovare con il suo token $ADA anche su Capital.com – vai qui per ottenere un conto virtuale gratuito con capitale senza limiti – per un intermediario che ci permette di investire su un ampio listino di cripto asset (ben 140), con strumenti avanzati come MetaTrader 4 e TradingView, che combinano anche servizi di intelligenza artificiale.
Buona partenza per Djed, partenza che deve essere giudicata anche alla luce dello scetticismo in parte ragionevole che continua a opprimere il settore degli stablecoin, in particolare se algoritmici come DJED. Di questo stablecoin ne abbiamo già parlato in modo diffuso sulle pagine di Criptovaluta.it ed ora, a qualche ora dal lancio, è bene tornarci per tirare le prime somme.
Secondo il sito ufficiale del progetto le riserve sono state già popolate con oltre 10 milioni di dollari in controvalore. Dati i volumi di queste ultime settimane si può parlare di una partenza con il botto, in attesa che il progetto prenda piede e diventi ubiquo anche all’interno del – purtroppo modesto – universo DeFi di Cardano. Universo cresciuto in modo modesto rispetto alla concorrenza, ma anche in virtù di approcci che possono non piacere, ma che sono sicuramente unici all’interno del mondo crypto.
Nel momento in cui scriviamo il collaterale per i token in circolazione è di quasi il 600% – pienamente all’interno delle aspettative di corretto funzionamento del protocollo. Il tutto condito dalle aspettative di ulteriori lanci da parte di COTI, all’interno di un ecosistema che dovrà provare a crescere in modo più deciso nel 2023.
Sembra che ci sia appetito tanto per stablecoin algoritmici quanto invece per questo tipo di prodotti all’interno dell’ecosistema di Cardano. E quindi i presupposti, in particolare in seguito a questo lancio di successo, sembrerebbero esserci tutti.
Staremo a vedere quali saranno le future evoluzioni del progetto, evoluzioni che non mancheremo di raccontare sulle pagine della nostra testata.
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