Le quotazioni di Filecoin (FIL) stanno attraversando dal 22 gennaio scorso una fase di stabilizzazione nei confronti del dollaro americano. Si tratta di un movimento che, per forma e tempistica, ricorda molto quello di tale altre crypto. In generale, infatti, quasi tutto il mercato delle valute digitali ha attraversato un’ampia fase di rialzo a partire dai minimi di dicembre e, dopo diverse settimane di rincaro dei prezzi, sono cominciate a scattare alcune prese di beneficio.
Nel corso delle ultime 10 giornate anche FIL ha mantenuto un’impostazione rialzista di fondo, nonostante la scarsa direzionalità evidenziata dai prezzi. In questo lasso di tempo, infatti, essi si sono limitati a ripetuti cambi di tendenza nello spazio relativamente stretto fra 5.78 e 4.81. Come possiamo appurare su grafico a candele weekly, ciò ha dato modo al mercato di formare nuovi supporti su cui poggiare, nel corso delle prossime 5-10 giornate, nuovi tentativi di allungo in direzione della linea degli 8 dollari.
Il recupero salito finora dai minimi storici di quota 2.43, ha già raggiunto un’estensione del +137% circa in poco meno di un mese e mezzo. Si tratta di un cambio di passo evidente nell’atteggiamento dei compratori che, da settembre 2021 in poi, si erano sempre accontentati di recuperi molto minori prima di monetizzare gli utili degli acquisti.
Non possiamo ancora introdurre il concetto di inversione rialzista “definitiva” della tendenza, in quanto finora non abbiamo ancora avuto una correzione vera e propria, da quando il mercato ha ripreso a salire. Mancano quindi gli elementi tecnici che ci consentirebbero di giudicare la sostenibilità del rialzo in atto. Possiamo però, legittimamente, avanzare l’ipotesi che l’area sopra i 3.80/3.85 sia divenuta abbastanza solida da sorreggere anche un’eventuale ripresa vigorosa delle vendite. Ci sono quindi ottime probabilità che a febbraio e marzo i valori possano puntare ad un ambizioso allungo.
Dopo la nostra analisi più recente, risalente al 18 gennaio scorso, i prezzi hanno assecondato le aspettative rialziste, muovendosi fra 4.22 e 5.78. E’ stato quindi largamente raggiunto il “vecchio” target rialzista a 5.07, livello attorno al quale i prezzi stanno tuttora oscillando, per consolidare quanto di buono fatto finora.
I supporti si sono alzati rispetto a due settimane fa. Il grafico a barre da 30 minuti evidenzia come, attualmente, essi siano sistemati a 4.75/4.84 e non prima di 3.83/3.88. I livelli sono relativamente lontani uno dall’altro, in quanto ci sono aspettative di aumento della volatilità nel corso delle prossime 5-10 giornate. Questo potrebbe determinare rapidi scostamenti al ribasso dei prezzi, seguiti da altrettanto rapide risalite.
Le proiezioni sono ancora rialziste, con obiettivi aggiornati a 6.52/6.55 e 7.60. Lo scenario descritto verrebbe annullato solo dall’eventuale cedimento del supporto principale, mediante una chiusura su grafico a 30 minuti inferiore a 3.83. Mentre sono le 19.65 CET di mercoledì 1° febbraio, FIL viene scambiato sui migliori Exchange mondiali a 5.17 dollari, in calo del -1.52% da ieri.