La FAKE NEWS pro BITCOIN | Hanno sbagliato (quasi) TUTTI!

Gli influencer di Twitter colti ancora in fallo nella rappresentazione di una narrativa che tira, come spesso accade, sempre troppa acqua al loro mulino. L’ultimo giro di Tweet che annunciavano l’imminente fine del mondo è stata sbugiardata da chi invece ha più esperienza sul campo. E ci sono cascati in molti, anche al di fuori del network classico di influencer pro-Bitcoin.

Per quanto si tratti di una facezia, c’è in molto in realtà che possiamo imparare da questo ennesimo caso di fesserie divenute virali che, almeno ad avviso di chi vi scrive, non aiutano la causa. Ma vediamo insieme cos’è successo, anche per cercare di capire quale sia il ciclo di propagazione di tali fesserie e di come difendersi.

Chi vuole comprare Bitcoin potrà trovarlo comunque al prezzo giusto dalle nostre parti, ricorrendo ad esempio a quanto offerto da Kraken –vai qui per aprire un conto gratuito – intermediario che offre prezzi molto vicini a quelli ufficiali degli altri mercati e che offre anche strumenti per la gestione degli stessi, oppure anche per trasferirli fuori dall’exchange verso un più sicuro cold storage.

No, in Nigeria non stanno pagando Bitcoin il doppio, e neanche il 60% di più

La notizia ha fatto il giro di Twitter ed era così incredibile da solleticare i più bassi istinti dei sensazionalisti. In Nigeria, paese che è teatro anche di un feroce esperimento via CBDC, il prezzo di Bitcoin avrebbe un premium – ovvero un sovrapprezzo – di quasi il 100%, poi diventato il 60% secondo altre cronache. La lettura è facile, no? In un paese dove le attività restrittive della libertà monetarie delle persone sono ai massimi livelli, ecco che Bitcoin viene scambiato a prezzi di molto superiori a quelli di mercato. Una storia sicuramente suggestiva, che però non spiega perché i nigeriani dovrebbero accontentarsi di pagare il doppio qualcosa che tramite altri mezzi potrebbero comprare al prezzo di mercato o quasi.

L’arcano è presto spiegato, e ha visto anche l’intervento del gestore di un popolare exchange locale. Cos’è successo? Sono stati fatti degli screenshot che non tengono conto di due fatti. Il primo è che gli scambi in questione, in larga parte, non erano per dollari reali ma per coupon di videogiochi, che comandano sul mercato un prezzo inferiore a quello nominale. Il secondo, fatto notare da altri nigeriani, è che il valore del Dollaro USA rispetto alla valuta locale è molto diverso tra mercato nero in strada e cambio ufficiale manipolato dalle autorità.

Quindi no, per quanto possano esserci delle divergenze in un paese che non se la sta passando benissimo sul piano monetario, quanto riportato nel thread divenuto virale non è mai e poi mai accaduto.

Il prezzo di Bitcoin non è importante. Ma è importante invece…

…capire come si propaghino tali sciocchezze, ovvero quale sia il meccanismo anche di account con molti follower che scelgono notizie sensazionalistiche senza poi verificarle. Conta sicuramente più il click, più il retweet, più il like che il fare un’informazione per quanto possibile puntuale.

E questa volta ci sono caduti anche tanti account illustri, che non nomineremo per non passare per quelli che vogliono soltanto prendersela con la concorrenza. Faremo quello che abbiamo sempre fatto, ovvero cercare di verificare ogni news che riportiamo con la massima cura possibile. Fino ad oggi ha funzionato: abbiamo sbagliato una sola volta, ma in quel caso fu Litecoin con i suoi account ufficiali a diffondere una fake news.

Certo è che per rendersi conto delle divergenze tra cambio ufficiale e cambio “del mercato nero” sarebbe bastata una semplice ricerca su google.