Nuove regole globali per il mondo cripto? È il sogno nel cassetto dell’India, che è presidente di turno del G20 e che vorrebbe sfruttare l’occasione per proporre una sorta di framework che impegnerebbe i paesi membri. Una situazione che però, oltre il wishful thinking dell’India, presenta diverse difficoltà, nonostante si vociferi dell’intervento diretto anche di IMF, il Fondo Monetario Internazionale.
Sarà partorito con ogni probabilità un paper e poco più, per una situazione globale del mondo cripto e Bitcoin che non dovrebbe cambiare molto oltre le dichiarazioni di intenti che inevitabilmente verranno fuori dal G20. Le intenzioni però, almeno sulla carta, sembrerebbero serie.
Bitcoin e cripto non attendono più certe notizie per muoversi e anzi in larga parte le ignorano. Possiamo investire sul settore anche con Capital.com – vai qui per ottenere un conto virtuale gratuito con STRUMENTI TOP per il trading – per un intermediario che ci permette di investire su 140+ asset di questo comparto, scelti anche tra quelli emergenti. E ci sono anche algoritmi di intelligenza artificiale ad aspettarci, per migliorare le nostre operazioni e il nostro portafoglio.
Obiettivo ambizioso, verrebbe da dire, dato che i 20 paesi membri hanno 20 atteggiamenti e interessi diversi. E la montagna dichiarata a chiacchiere potrebbe partorire il classico topolino. Per quanto roboanti siano gli annunci di India e IMF – del quale parleremo tra poco – non crediamo che dal G20 venga fuori qualcosa di sostanziale per Bitcoin e criptovalute, pur all’interno di un conciliabolo di teste pesanti.
Il Fondo Monetario Internazionale sta lavorando su un paper in collaborazione con noi che si concentrerà sugli aspetti di politica monetaria e sulla policy per i crypto asset.
Questo avrebbe detto Ajay Seth, che è segretario del Dipartimento di Stato per gli Affari Economici dell’India, paese che ormai da tempo ha un atteggiamento schizofrenico nei confronti del mondo cripto e Bitcoin e che anche in virtù di tasse molto alte è riuscito nel lodevole proposito di scacciare tutti i grandi trader e investitori cripto dal proprio paese.
Ci sarà, dicono dalla regia indiana, anche un seminario dedicato a questo mondo.
Ospiteremo un seminario di 135 minuti sugli asset cripto e sulle risposte appropriate di policy e IMF preparerà il paper che sarà la sua forma finalizzata.
Di paper di IMF sul tema cripto abbiamo parlato più volte su queste pagine – e certi di non poter essere tacciati di complottismo, abbiamo anche evidenziato i punti più critici della mission cripto del potente istituto. Una mission che guarda con sempre maggiore insistenza alla programmabilità di certe tecnologie, che potrebbero trasformare la moneta in strumento di policy economica e politica immediata, con tutti i rischi che una cosa del genere comporta.
L’atteggiamento dell’India nei confronti dei cripto asset è a dir poco schizofrenico. Nel paese si sono alternate posizioni di ban totale a quelle di apertura perché non si tratta di questioni illegali, contornate da un regime di tassazione molto punitivo per chi opera in questo settore.
La ricerca di un consenso globale da parte di un paese che per il momento non riesce neanche a decidere in casa sua sembra essere fuori di scopo, di schema e di possibilità. Aspetteremo il prossimo G20 per raccontarvi cosa sarà successo. E se si tratterà o meno dell’ennesimo vorrei ma non posso.
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