Le quotazioni di Ethereum (ETH) stanno esercitando forte pressione rialzista sotto ad alcune importanti linee di resistenza di medio/lungo periodo. Il processo sta andando in atto già dal 21 gennaio scorso, quando i valori si spinsero fino ad un picco contro dollaro USA a quota 1677.77. Tale livello è stato doppiato il giorno 2 febbraio, dall’attuale massimo relativo registrato a 1711.29. Il raggiungimento di ogni massimo è stato seguito da alcuni giorni di correzione; ciò non ha influito sull’impostazione rialzista di fondo, testimoniata da una scia di massimi e minimi consecutivi crescenti.
Il grafico a candele weekly illustra chiaramente come i prezzi stiano spingendo sotto alla resistenza da ormai quattro settimane. Le linee di resistenza sono passanti per alcuni “vecchi” minimi che il mercato aveva testato ripetutamente a partire dal maggio del 2021. Si tratta dell’area posta fra 1655/1720, zona da cui potrebbero ancora scattare dei provvisori arretramenti nel corso delle prossime 3-5 giornate.
Sebbene il mercato abbia finora conservato un assetto rialzista, è bene sottolineare che un’eventuale correzione da questi livelli assumerebbe dimensioni elevate, con probabili ripercussioni ribassiste anche fino all’area dei 1400-14100 dollari. E’ essenziale che i nuovi supporti, via via individuati in fase di ascesa dei prezzi, vengano adesso rispettati scrupolosamente da ETH. Al primo cedimento, dovremmo accantonare lo scenario rialzista a favore di una revisione delle proiezioni a 1-3 settimane.
Su grafico a scansione intraday, con barre da 30 minuti, ci concentriamo in particolare su quella che è stata l’azione dei prezzi a partire dall’ultimo aggiornamento, datato 30 gennaio. I valori sono saliti da allora, spostandosi fra 1541.30 e 1711.29, salvo poi stabilizzarsi sopra 1609/1610. Si tratta di una conferma al segnale tecnico che stavamo seguendo, che tuttavia non è mai stato perfezionato dal raggiungimento del target, a quota 1717.5/1725.0.
I supporti si sono alzati da allora, indicando una progressiva presa di forza da parte dei compratori, che stanno piazzando ordini progressivamente più alti. L’area tra i due supporti si sta però “compattando” rispetto alla fine di gennaio. Vale la pena ricordare che il mercato è già salito di quasi il 50% nell’ultimo mese e mezzo. E’ plausibile che ci siano adesso diversi ordini di stop già piazzati sotto al supporto principale, relativi alle numerose posizioni long aperte nel breve periodo.
Quota 1609.0/1619.5 e quota 1558.0/1567.0 costituiranno punti di probabile ripartenza degli acquisti in caso di arretramenti. Stante la tenuta dei supporti, non ci sono ragioni per non conservare un assetto ancora rialzista, fino alle nuove proiezioni aggiornate di quota 1741.5 e 1793.5/1800.0. Lo scenario verrebbe seccamente interrotto solo in caso di violazione del supporto principale, mediante una chiusura su grafico a 30 minuti inferiore a 1558.0. Mentre sono le 18.22 CET di lunedì 6 febbraio, ETH viene scambiato sui migliori Exchange mondiali a 1642.95 dollari, in aumento del +0.81% su base giornaliera.
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