Tutto è bene quel che… inizia bene. Ci sarebbe infatti stato nella giornata di ieri un accordo tra i creditori principali del gruppo Genesis, tra i quali figura anche Gemini tramite il suo programma Earn. L’accordo tra le parti è stato confermato anche da Cameron Winklevoss, che nelle scorse settimane era stato particolarmente duro nei confronti di DCG, di Genesis e anche del CEO Barry Silbert.
Il piano, sempre nelle parole di Winklevoss, aprirebbe ad un percorso di possibile recupero del denaro da parte degli utenti di Gemini Earn, con un contributo aggiuntivo di 100 milioni proprio da parte di Gemini, che dovrebbe aiutare a chiudere il gap.
Una buona notizia per un comparto che sta cercando, per quanto lentamente, di recuperare dal caos innescato prima da Terra Luna e poi da FTX. Un comparto sul quale possiamo investire anche con Capital.com – vai qui per ottenere un conto virtuale gratis – per un intermediario che ci permette di investire su 140+ crypto asset con tutto quanto sia necessario per operare al top, come MetaTrader 4 e TradingView.
La situazione dei clienti di Gemini Earn, il piano di rendite crypto ovvero agli utenti dell’exchange potrebbe finalmente risolversi. Tra i diversi accordi con i principali creditori che Genesis ha siglato ci sarebbe anche quello con il gruppo dei gemelli Winklevoss, un accordo che è stato confermato anche da questi ultimi.
Questo piano è un passo fondamentale verso un recupero sostanziale degli asset di tutti i creditori di Genesis. Gemini contribuirà fino a 100.000 milioni per gli utenti Earn come parte del piano, dimostrando ancora una volta l’impegno continuativo del nostro gruppo nell’aiutare gli utenti Earn nel recupero completo delle loro risorse.
Questo il commento del co-fondatore del gruppo, che ha anche sottolineato che il percorso sarà però lungo e richiederà altri passi importanti per una soluzione definitiva. Gli utenti di Gemini Earn possono però, almeno per ora, tirare un sospiro di sollievo dopo che per tutto Gennaio i due si erano beccati a mezzo Twitter.
Inoltre, ad aggiungersi ai pessimi rapporti che si erano sviluppati tra i due gruppi, c’è stato anche un intervento di SEC che rischiava di vanificare ogni tipo di sforzo da parte dei due gruppi alla ricerca di una soluzione.
In tanti plauderanno all’impegno di Gemini – che vale 100 milioni – nel recupero degli asset dei propri clienti. Altri invece lo riterranno il prezzo giusto da pagare dato che i clienti è di Gemini che si fidavano ed è delle parole di Winklevoss sulla solidità di Genesis che si fidavano altrettanto.
100 milioni non saranno una cifra in grado di mettere in difficoltà l’exchange e sono comunque segnale di buona volontà alla ricerca di una soluzione, soluzione che dovrebbe evitare ulteriori problemi per Gemini anche in termini di responsabilità legale.
Il danno fatto alla reputazione del settore però rimane – e l’intera vicenda che riguarda Digital Currency Group, le sue controllate ormai sulla via del fallimento o della cessione e servizi offerti a clienti retail senza alcun tipo di scrupolo… marcheranno questo settore ancora a lungo.
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