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Crypto: ecco il piano per salvare il gigante | DCG si accorda con i creditori

DCG e Genesis si accordano con i creditori che rappresentano 2,4 miliardi di debito. Un nuovo inizio per la società di Barry Silbert?
2 anni fa
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Oltre all’accordo con Gemini, del quale ci abbiamo parlato in apertura di questa giornata, c’è altro che si sta muovendo dalle parti di Genesis e Digital Currency Group. Una situazione che abbiamo coperto minuto per minuto su Criptovaluta.it e che finalmente sembrerebbe evolversi per il verso giusto.

Sono stati infatti raggiunti i primi accordi con i principali creditori, per un abbozzo di piano di ristrutturazione che almeno sulla carta – e almeno per ora – dovrebbe permettere a tutti i soggetti coinvolti di tirare un sospiro di sollievo. Sospiro di sollievo che sarà probabilmente anche per i mercati, in pena forse non per Genesis, ma per DCG che la controlla.

Il tutto all’interno di una giornata che sembrerebbe essersi aperta con un certo ottimismo per i mercati cripto. Mercati sui quali possiamo investire anche con eTorovai qui per ottenere un conto gratuito di prova – intermediario che ci permette di investire su un listino molto fornito di cripto e anche di asset classici. Tutto con il top che viene proposto anche dai suoi unici strumenti fintech, come il trading automatico del CopyTrader.

Genesis trova l’accordo con i creditori principali: fallimento sventato

E ad essere stati sventati sono i problemi che avrebbero potuto travolgere la ben più importante – per il mondo crypto – società che controlla Genesis, e cioè Digital Currency Group di Barry Silbert. Una situazione che rappresenta, per quanto a livello intermedio, una sorta di soluzione che dovrebbe tranquillizzare anche tutti coloro i quali temevano nell’ennesimo effetto a cascata sul resto del mondo cripto.

Un accordo salva DCG e Genesis

Di cosa si tratta? Di un piano di ristrutturazione che prevederà anche la vendita di alcuni rami di Genesis che sono invece ancora in forma almeno sotto il piano finanziario.

All’interno dell’accordo ci sarà anche una ristrutturazione e un rifinanziamento di debiti che DCG ha nei confronti della sua controllata, per un totale di 500 milioni di dollari in USD e di altri 100 circa in Bitcoin.

Il programma di accordo con i creditori, nel complesso, coinvolgerebbe circa 2,4 miliardi di dollari di crediti già esigibili, cosa che dovrebbe essere sufficiente, insieme alle altre misure annunciate, ad evitare la catastrofe per Genesis.

Digital Currency Group vende quote dei suoi stessi fondi

Altro aspetto emerso nella serata di ieri – questo riportato dal Financial Times – è l’avvio di vendite di quote di veicoli di investimento di proprietà di Grayscale da parte di Digital Currency Group. Parliamo di quei fondi che hanno direttamente in pancia criptovalute e Bitcoin e che Grayscale propone ormai da tempo.

Strumenti che, almeno secondo DCG, sarebbero oggetti ad un semplice ribilanciamento del portafoglio societario. Tra questi c’è anche l’importante Trust Bitcoin che la società sta disperatamente cercando di convertire in ETF e che al momento viene scambiato ad un prezzo di molto inferiore per quota all’effettiva controparte in Bitcoin che sono detenuti dal fondo stesso.

Il cammino sarà pertanto ancora lungo – anche se il settore può forse lasciarsi alle spalle i timori di altri fallimenti a catena (tutti partiti dal caso Terra Luna, se andiamo a guardare con attenzione).

Notizia bullish? Non troppo: i mercati sembrerebbero aver già ritenuto questa possibilità come quasi scontata. E quindi hanno continuato a procedere lungo il trend degli ultimi giorni. Ci sarà infatti altro a muovere i mercati, anche se con ogni probabilità dovremo aspettare la prossima settimana.

Gianluca Grossi

Caporedattore ed analista economico. È divulgatore per blockchain, Bitcoin e criptovalute in generale. Solida formazione tecnica, si occupa del comparto dal 2015. Detenzioni: Bitcoin, Ethereum.

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