Chi dava per morto l’ecosistema Ethereum dovrà ancora una volta ricredersi. Di novità ne arrivano molte, per quanto siano catalizzate dal prossimo importante aggiornamento, quello con il nome in codice Shanghai, che finalmente aprirà alla possibilità di prelievo dallo staking. In questa scia anche la v2, la versione 2 di Lido Finance, che è stata annunciata e debitamente spiegata in un lungo post sul blog ufficiale del progetto.
Novità importanti nel funzionamento di Lido e anche in preparazione della possibilità di effettuare prelievi. Da un lato gli Staking Router, dall’altro invece la possibilità di effettuare prelievi, quando sarà il momento, direttamente tramite Lido con un rapporto 1:1. Notizie che spesso passano in sordina, ma che sono la vera anima della tenuta di un protocollo e della sua crescita.
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Cosa bolle in pentola da Lido? È relativamente semplice capirlo. Abbiamo una versione 2 che rivoluzionerà, almeno in parte, le funzionalità integrate nel protocollo – con una spinta all’evoluzione che è arrivata direttamente da Ethereum e dal suo prossimo aggiornamento, quello che permetterà finalmente di iniziare a prelevare denaro dallo staking, possibilità che per il momento ancora non c’è. Le novità importanti in realtà sono due:
Sono una nuova architettura modulare che permetterà a tutti, anche agli staker singoli, di diventare Node Operator. Si tratta di un upgrade di enorme importanza e rilevanza per il protocollo, che permetterà di aumentare, ci dicono da Lido, anche il grado di decentralizzazione del network. L’obiettivo è quello di rendere più accessibili (e in modo più semplice) certi tipi di operazioni.
Nei fatti è un passaggio di Lido ad un’infrastruttura di tipo modulare, con ciascun modulo che verrà trattato come parte di un set di pool di validatori. Ogni modulo sarà direttamente responsabile per la gestione del registro interno, per la gestione delle chiavi del validatore, per l’allocazione dello staking e delle reward tra tutti gli operatori che parteciparanno al modulo.
Per gli staker vuol dire avere accesso ad un parco maggiormente distribuito di operatori di nodi, così da mitigare anche rischi di downtime e dando una mano a migliorare la resilienza di Ethereum.
Per gli Operatori di Nodi vuol dire che ora potranno fare spazio anche a solo staker, a piccolissimi gruppi, alle DAO e anche ad operatori professionali, che potranno aumentare così tutti la partecipazione a Lido e indirettamente a Ethereum.
E questo è in preparazione del prossimo aggiornamento di Ethereum, quello con il nome in codice Shanghai, che permetterà finalmente di prelevare quanto è stato versato per lo staking. Con questo upgrade Lido permetterà a tutti di fare prelievi tramite la sua piattaforma, con un tasso di 1:1 per tutti gli holder di stETH.
Nel momento in cui scriviamo $LDO, il token di riferimento del progetto, sta già guadagnando oltre l’8%, per quanto sia già partita una sorta di correzione dai massimi. Il segnale è comunque buono, tanto per Lido quanto per Ethereum, per un’operazione che almeno in parte contribuirà a superare alcuni problemi che hanno creato non poca ansia sia tra gli appassionati di $ETH, sia tra i detrattori più accesi di questo protocollo. Una corsa che fa il paio con quella di tutto il comparto.
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