Le quotazioni di Solana (SOL) stanno evidenziando dal 15 gennaio scorso una progressiva perdita della pressione rialzista, nel cambio contro dollaro USA. Finora ciò non ha comportato l’avvio di correzioni degne di nota, anche se è evidente che lo slancio in acquisto che ha accompagnato il mercato dal 29 dicembre al 14 gennaio (+209% in 16 giorni) si è ampiamente afflosciato.
La situazione in corso era stata preannunciata da una serie di segnali tecnici che avevamo evidenziato con l’analisi più recente, risalente al 25 gennaio. Da allora, i valori sono scesi da 26.47 a 21.51, salvo poi stabilizzarsi, a partire da domenica scorsa, sotto alla linea dei 24.00/24.25. Non si è ancora verificato l’atteso affondo ribassista fino alla zona dei 20 dollari, ma il segnale ribassista è ancora attivo, ed è tempo di aggiornare le resistenze e le proiezioni.
La maggiore debolezza di queste ultime settimane è dovuta principalmente alla presenza di una robusta fascia di resistenza che si estende fra 25.85 e 31.45/31.50, due minimi toccati dal mercato rispettivamente a giugno ed a ottobre dell’anno scorso. Come evidenziato dal grafico a candele settimanali, tali livelli agivano inizialmente da supporto di medio periodo, livello sfondato al ribasso durante il disastroso sell-off dello scorso novembre. La medesima ex area di supporto funge adesso da principale ostacolo alla prosecuzione del rialzo.
Per delineare con maggiore precisione l’attuale disposizione dei riferimenti tecnici, passiamo su grafico a scansione intraday, con barre da 30 minuti. I prezzi hanno tentato per tre volte, da sabato 21 gennaio in poi, di scavalcare quota 26.00, riuscendo al massimo a spingersi fino a 26.77 prima di stimolare le vendite. Ciò ha consentito ai venditori di prendere fiducia nelle potenzialità di una correzione, tanto che le resistenze si sono già abbassate rispetto all’ultima decade di gennaio.
Le resistenze sono i punti ove si concentrano – in base ai dettami dell’analisi tecnica – gli ordini di vendita. Costituiranno quindi altrettanti potenziali punti di ripartenza del ribasso in caso di nuovi recuperi, in particolar modo entro domenica prossima, 12 febbraio. Le proiezioni puntano ad obiettivi che dobbiamo aggiornare a 21.75/76 e 20.10/20.25.
Poiché il contesto di fondo del mercato crypto pare tuttora sorretto da una certa propensione generale al rialzo, vogliamo evitare di “tirare troppo la corda” con le posizioni ribassiste. Al raggiungimento degli obiettivi, quindi, verificheremo con le prossime analisi l’eventuale presenza di segnali long.
Il segnale tecnico è long su nuovi test delle resistenze, in ogni caso da prezzi non più bassi di 23.89, per non rischiare un teorico rapporto fra rischio/beneficio non abbastanza favorevole. Lo scenario descritto verrebbe annullato e rivisto solo nell’eventualità di rottura della resistenza principale, mediante una chiusura su grafico a 30 minuti superiore a 26.20. Mentre sono le 18.12 CET di mercoledì 8 febbraio, SOL viene scambiato sui migliori Exchange mondiali a 23.35 dollari, in calo del -2.10% su base giornaliera.
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