Le quotazioni di Avalanche (AVAX) hanno raggiunto anche il 2 febbraio scorso nuovi massimi a 22.78 contro dollaro USA, ma dobbiamo rilevare come, dal 27 gennaio in poi, la direzionalità rialzista si sia notevolmente afflosciata.
A partire dal 30 dicembre, data in cui furono segnati minimi a 10.58, la crypto aveva ritrovato finalmente slancio e liquidità per poter affrontare un recupero, e si era mossa nelle 28 sessioni successive mantenendo una media di incremento del +5.75% al giorno. Nelle ultime 13 sedute, invece, l’oscillazione è rimasta contenuta fra 18.74 e 22.78 e si sono sviluppati all’interno di questo range ripetuti cambi di tendenza.
Il grafico a candele weekly evidenzia tuttavia l’assenza di modifiche allo scenario rialzista di fondo, per cui l’attuale fase di oscillazione non-direzionale va considerata come parte integrante del trend rialzista in via di sviluppo. Il dato essenziale è che i valori sono riusciti finora a rispettare i massimi delle settimane del 9 e 16 gennaio, che rappresentavano le “vecchie” resistenze di breve periodo e che ora assolvono funzioni di supporto.
Su grafico a barre da 30 minuti possiamo innanzitutto constatare come i supporti si siano alzati ancora rispetto al nostro ultimo aggiornamento, risalente al 26 gennaio. A far capo da tale data, i valori sono saliti da 17.53 a 22.78, prima di avviare la leggera flessione ancora in corso. E’ stato quindi raggiunto il primo target rialzista, che avevamo piazzato a 21.48/50, ma non il target principale a 23.18/23.20.
Attualmente i compratori sono concentrati nella zona fra 19.00/9.21 ed a 17.09/17.34. Entrambi questi livelli costituiranno potenziali punti di ripartenza del rialzo in caso di nuovi arretramenti, specialmente se entro giovedì prossimo, 16 febbraio. Le proiezioni puntano ad obiettivi che possiamo aggiornare a 23.22 e 24.70, per cui l’orizzonte rialzista si è ampliato ulteriormente.
Il segnale tecnico è long su nuovi test dei supporti, in ogni caso da rilevazioni non superiori a 19.95. Evitiamo di intervenire long troppo lontani dai supporti, per non ritrovarci con un teorico rapporto rischio/beneficio non sufficientemente favorevole. Lo scenario verrebbe annullato e rivisto solo nell’eventualità di cedimento del supporto principale, mediante una chiusura su grafico a 30 minuti inferiore a 17.09. Mentre sono le 17.42 CET di giovedì 9 febbraio, AVAX viene scambiato sui migliori Exchange mondiali a 19.44 dollari, in calo del -3.33% su base giornaliera.
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