Le quotazioni di Tezos (XTZ) stanno attraversando un fine-settimana di stabilizzazione nel cambio contro dollaro USA. Le rilevazioni sono stabilmente ancorate sopra alla linea degli 1.06 sin da giovedì scorso 9 febbraio, ma nel contempo non sono più riuscite a riportarsi sopra agli 1.11.
Ricordiamo che XTZ è reduce da un arretramento molto rapido che si è manifestato alla metà della scorsa settimana, con una perdita secca di valore del -17.19% in sole due sessioni. Tale arretramento è scattato subito dopo che erano stati toccati i nuovi massimi a tre mesi, ed al culmine di un periodo rialzista in cui il mercato aveva guadagnato un +2% medio al giorno, per ben 40 giorni di fila.
Su grafico a candele weekly possiamo constatare come i prezzi stiano alternando strappi rialzisti a correzioni relativamente ampie, già a partire dalla terza settimana dopo quella del raggiungimento dei minimi. Ciò non ha (finora) impedito al mercato di conservare un’impostazione rialzista di fondo, ma dobbiamo considerare che le dimensioni del rialzo appaiono ormai abbastanza “tirate”.
A partire dall’ottobre del 2021, quando ancora Tezos veniva passato di mano sopra i 9 dollari, ci sono stati alcuni episodi di recupero che si erano spinti fino ad un +65/+85% di estensione, come nel caso del rialzo che sale da dicembre. Ma si tratta di un livello-limite giunti sul quale, da più di un anno, i compratori tendono a prendere beneficio e a rimettersi in osservazione.
Rispetto alla nostra analisi più recente, risalente al 27 gennaio scorso, i prezzi hanno confermato solo in parte le aspettative di arretramento. Inizialmente si era sviluppata una discesa fra 1.19 e 1.01, che aveva consentito il raggiungimento di un primo target ribassista piazzato a 1.02. Successivamente, però, le quotazioni hanno effettuato un’inattesa impennata fin oltre la resistenza di quota 1.21, tanto che è diventato indispensabile un aggiornamento allo scenario per le prossime 5-10 giornate.
La prima resistenza si è addirittura abbassata rispetto all’ultima decade di gennaio, portandosi a 1.11/1.12. La principale è invece piazzata ancora a 1.19/1.20. Entrambe costituiranno ancora, in caso di recuperi, punti di probabile ripartenza delle vendite. Ci aspettiamo nuovi test delle resistenze, ma in un contesto di arretramento orientato in prima istanza a 0.99 e, dopo un eventuale rimbalzo, fino a 0.91/92.
Il segnale tecnico è ancora short, da prezzi non inferiori a 1.09. Lo scenario descritto verrebbe annullato solo da un’eventuale chiusura su grafico a 30 minuti superiore a 1.20. Mentre sono le 17.14 CET% di domenica 12 febbraio, XTZ viene passato di mano sui migliori Exchanges mondiali a 1.09 dollari, in aumento del +0.92% su base giornaliera.
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