Le quotazioni di Chainlink (LINK) hanno raggiunto, giovedì 9 scorso, un picco a 7.81 mediante un improvviso spike rialzista nel cambio contro dollaro USA. I prezzi si sono portati sullo stesso livello-limite già testato il 1° dicembre scorso, ed anche in questa occasione hanno successivamente ceduto a rapide prese di beneficio.
Le vendite si sono però arrestate non appena gli scambi sono tornati sui primi livelli di supporto di breve periodo, tanto che non ci sono – tecnicamente – allarmi per la tenuta della tendenza rialzista, almeno nell’immediato.
Il grafico a candele settimanali evidenzia la formazione di un’ampia area densa di ordini di acquisto, situata grossomodo nella zona fra 6.52 e 6.85. Affineremo questi livelli in fase di individuazione dei supporti su grafico a 30 minuti, più avanti nell’analisi. Quello che conta adesso, osservando lo scenario weekly, è constatare come LINK stia mantenendo una struttura di massimi e minimi consecutivi crescenti, la carta d’identità di un trend rialzista.
Rispetto alla nostra più recente analisi, risalente al 27 gennaio, il mercato ha confermato le aspettative di allungo, spostandosi con un guizzo rialzista da 6.68 a 7.81, salvo poi arretrare di nuovo a 6.80. I prezzi hanno quindi fatto appena in tempo a raggiugere il target rialzista indicato a 7.76, prima di cedere a rapide prese di beneficio.
Il grafico a barre da 30 minuti evidenzia un dato interessante. Rispetto all’ultima decade di gennaio, i supporti si sono infatti abbassati leggermente, pur in seno ad un contesto che consideriamo ancora rialzista con riferimento alle prossime 5-10 giornate. Il motivo è semplice. La correzione che è scattata dopo i recenti massimi risulta essere la più ampia da quando è cominciata la salita, il 18 dicembre scorso.
I prezzi hanno perso in meno di 24 ore quasi il -13%, contro il quasi -12% della precedente correzione più ampia, risalente al periodo 20-30 dicembre. Si tratta, quindi, di un cambio di passo del mercato che anticipa un ulteriore aumento della volatilità, prima della fine del mese in corso. E’ necessario, quindi, “allargare” i margini di teorica discesa delimitati dai supporti, ma in compenso anche le proiezioni rialziste sono ora più ampie.
I supporti si trovano adesso a 6.81/6.86 e 6.44/6.50, altrettanti probabili punti di ripartenza del rialzo in caso di nuovi arretramenti, soprattutto se entro martedì 28 febbraio prossimo. Le proiezioni indicano obiettivi aggiornati a 8.00/8.02 e 8.60. Il segnale tecnico è long su nuovi test dei supporti, in ogni caso da rilevazioni non superiori a 7.04.
E‘ necessario allo sviluppo dello scenario che i valori si mantengano costantemente sopra al livello di supporto principale. Una revisione si renderebbe necessaria solo in violazione del medesimo, meglio se confermata da almeno una chiusura su grafico a 30 minuti inferiore a 6.44. Attualmente LINK viene quotato sui principali scambi a 7.04 dollari, in leggero aumento rispetto a sabato (+0.29%).
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