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Bitcoin e crypto aspettano IL DATO | Arriva l’inflazione e…

Martedì 14 febbraio arriva il dato che tutti aspettano. E potrebbe innescare una festa se...

Il mondo crypto e Bitcoin sono in attesa di questo dato, come lo sono d’altronde tutti i mercati finanziari. Sì, parliamo dell’inflazione USA, che verrà resa nota domani alle 14:30 ora italiana. Un appuntamento che sarà molto più importante dei precedenti, per tutta una serie di questioni che saranno oggetto di questa nostra analisi di oggi.

Sì, c’è da guardare come si sono mossi i prezzi, cosa che però non sarà fine a se stessa. A tenere in stato di agitazione permanente i mercati – tanto quelli crypto quanto quelli classici – ci sono le reazioni che si materializzeranno al prossimo incontro del FOMC, il braccio armato di Federal Reserve che si occupa di tassi di interesse.

Nel frattempo i mercati nei dintorni di Bitcoin provano ad arrabattarsi alla meno peggio dopo l’attacco di SEC a diversi operatori del settore. Una situazione che sarà interessante per i trader di breve periodo, che possono investire con Capital.comvai qui per ottenere un conto gratuito per TESTARE tutto – compreso l’algoritmo esclusivo di intelligenza artificiale, che da Capital.com è previsto in aggiunta a piattaforme avanzate come MetaTrader 4 e TradingView. Con 20€ di investimento minimo possiamo avere accesso a tutti i servizi di questo broker.

Mercati in apprensione per l’inflazione: domani sarà il grande giorno

Tanto Bitcoin quanto il resto del comparto cripto vive le ultime 24 ore di passione, almeno per ora. Da un lato c’è una situazione negli USA non delle migliori almeno in termini di assalti del regolatore a certi operatori. Dall’altro domani 14 febbraio alle 14:30 italiane scatta l’ora X. Ne sapremo infatti in dettaglio sull’inflazione. Inflazione che è stata la regina dei mercati negli ultimi mesi e che finalmente scopriremo se avviata verso un rientro o meno.

Consenso inflazione

Le aspettative degli analisti sono intorno al 6,2%, che sarebbe comunque un buon segnale e che scongiurerebbe, almeno sulla carta, una stagione ancora lunga di interventi da parte di Federal Reserve in termini di rialzi dei tassi di interesse. Rialzi che hanno già prodotto sconquassi importanti sui mercati finanziari e che presto potrebbero produrne di seri anche sui mercati tradizionali, quell’economia reale che puntualmente viene considerata come segno da non superare per le manovre di politica economica. Dato che, per sua stessa ammissione, Jerome Powell naviga a vista, la bussola continuerà ad essere ancora per i prossimi mesi quella dei dati sull’inflazione. E per una volta tanto la tensione sui mercati, che si taglia con il coltello, sembrerebbe essere giustificata.

Cosa aspettarsi dai mercati in avvicinamento all’ora X?

A rigor di logica ci saremmo dovuti aspettare la classica quiete prima della volatilità, con i mercati che avrebbero giocato d’attesa e avrebbero allungato il weekend in vista di un martedì ad alta tensione.

Non è stato così a causa delle questioni che riguardano SEC, Coinbase, Kraken, BUSD, Binance e tanti altri attori, in una sorta di manovra a tenaglia le cui motivazioni non sembrerebbero essere ancora chiare. C’è chi dice – forse non a torto – che si tratta della vendetta di USDC per essere stato estromesso dal più importante exchange del mondo, chi dice che invece sia faccioqualcosismo di SEC, che dopo essere stata presa per i fondelli da FTX vorrebbe tornare a far vedere chi è che comanda.

Qualunque sia il caso, nulla di nuovo sul fronte occidentale: ci si aspettava questa resa dei conti, che forse resa dei conti non sarà. Intanto invitiamo tutti ad occuparsi di una questione alla volta. Un dato positivo sull’inflazione potrebbe rapidamente cancellare le preoccupazioni di carattere legale. Preoccupazioni che poggiano su accuse le cui basi non sembrano essere solidissime.

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