Dovremo aspettare qualche mese prima di saperne di più sulle evoluzioni della causa civile che impegna da un lato FTX e Sam Bankman-Fried e dall’altro CFTC e SEC. Le parti – insieme al giudice – si sono infatti accordate per un rinvio del procedimento di diritto civile, in attesa di quelli che saranno gli esiti del procedimento penale.
Questo perché gli effetti di quest’ultimo potrebbero estendersi appunto anche alla causa civile e modificarne gli esiti. Dall’altro lato maturerà forse un po’ di scontento tra chi si attendeva novità da questo lato, anche per capire che tipo di questioni avrebbe avanzato SEC, mai come oggi nell’occhio del ciclone per opere e omissioni nel mondo cripto.
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FTX: causa civile rimandata, ok anche da SEC e CFTC
Il caos FTX ha innescato risposte, per quanto tardive, anche da SEC e CFTC. La prima, che tutti conosciamo, è l’agenzia governativa che si occupa di vigilare sui mercati regolamentati, la seconda invece agenzia che si occupa del mercato dei derivati. Risposte che hanno preso la forma di una causa civile partita pressoché in simultanea rispetto a quella penale che vede SBF impegnato in quel di New York.
Secondo le ultime notizie che arrivano dagli States ci sarebbe stato accordo di massima tra le parti – e che ha coinvolto anche la corte – per quanto riguarda il rinvio di suddetta causa civile. A far orientare tutti verso questa soluzione è l’altra causa, quella penale, che avrà degli effetti che andranno ad estendersi anche su quella civile.
Tutto secondo i piani, anche se qualcuno si lamenterà ovviamente del fatto che non solo non avremo risposte “civili” da FTX, ma che non sapremo neanche cosa SEC e CFTC diranno riguardo i loro comportamenti, riguardo il fatto che i vertici di entrambe le agenzie erano in interlocuzione con Sam Bankman-Fried, spesso spalancandogli porte che ad altri erano invece assolutamente precluse.
Ci sarà da aspettare – e probabilmente parecchio, dato che la causa penale non sarà delle più semplici e dato che Sam Bankman-Fried avrebbe già fatto intendere di volersela giocare e di non avere, almeno per il momento, alcuna intenzione di dichiararsi colpevole e sposare la tesi dell’accusa.
Nel frattempo ci si chiede se…
Nel frattempo i comportamenti di Sam Bankman-Fried continuano a creare qualche nervosismo sia in corte sia tra gli avvocati. L’ex leader di FTX ha già contattato in passato testimoni – nonostante la cosa dovrebbe essergli preclusa dalla legge – e starebbe facendo ricorso a VPN che rendono più difficile per i giudici ricostruire le sue comunicazioni e attività attuali.
Staremo a vedere se arriverà uno stop in questo senso e se SBF deciderà di tornare a comportarsi, come consiglio degli avvocati, in modo più cauto. Per ora sembra non ci sia alcuna intenzione di farlo.
Lo studio legale del fallimento
Tra qualche giorno si tornerà anche a parlare delle parcelle record accumulate da chi sta curando la procedura fallimentare. Questo perché parliamo di uno studio legale che ha comunque rapporti consolidati con FTX o meglio, che li aveva anche quando a guidare l’exchange era Sam Bankman-Fried. In diversi avanzano questioni inerenti il potenziale conflitto di interessi.
E anche SBF sembra volersi lamentare a processo del fatto di essere stato spinto verso il Chapter 11 da chi oggi sta incamerando parcelle elevatissime. E cioè lo studio di cui sopra.