In questi ultimi giorni è partita una fase di debolezza dei mercati crypto, ed anche Polkadot (DOT) la sta subendo.
Al momento di questa stesura quota 6,12$ e negli ultimi sette giorni è in arretramento del 10% ed anche il mese di Febbraio è passato in negativo del 3%. Resta invece ampiamente in positivo da inizio anno con un +44%.
Polkadot ha una storia breve essendo andato in quotazione ad Agosto 2020. Il suo prezzo ha visto una crescita in 15 mesi di oltre il 2000%, con un massimo a Novembre’21 a 55,20$. Al prezzo attuale DOT sta perdendo dai suoi massimi storici ancora l’89%.
Anche se da 14 mesi scende, Polkadot resta nella Top Twenty della Coin Market Cap. Alla quotazione attuale, capitalizza 7,084 Miliardi di dollari ed è sempre alla posizione numero 12 nella classifica della Coin Market Cap, tallonata da vicino da Shiba Inu.
Il lancio di Polkadot era stato atteso e visto come grande novità dalla community del mondo crypto. Introduceva un’innovazione data dalle parachain ed il relativo sistema della auction per finanziare nuovi progetti, portando le proprie DOT in un sistema di staking bloccato.
Dal lancio fatto a Novembre’21 delle prime aste, a distanza di 15 mesi possiamo constatare che non è stato un grande successo.
Dai progetti lanciati, al momento non si hanno ancora grandi risultati. I più noti sono Moonbean ed Acala. Oltrettuto Acala dopo l’entusiasmo iniziale ha avuto un grosso problema legato alla sua stablecoin aUSD, sullo stile di Terra Luna. Infatti Acala nel corso dell’anno passato ha perso circa il 94% del suo valore.
Uno dei problemi di Polkadot è la supply tendenzialmente infinita. Dalla immagine allegata si può vedere come la supply circolante cresce costantemente. Siamo arrivati al ritmo di circa +0,90% mese su mese.
Sul grafico weekly possiamo osservare l’andamento storico si Polkadot dalla sua quotazione ad oggi. Quello che più conta per noi, sono gli ultimi mesi e le trendline tratteggiate in arancione.
Già nella nostra analisi dello scorso 18 Gennaio, Polkadot: prezzo al primo obiettivo | Ora deve puntare a 7,70$, con il prezzo a 5,56$ indicavamo chiaramente la necessità del break out della tendline a 7,70$.
Ad un mese di distanza possiamo constatate che DOT è arrivata ad un massimo di 7,126$ ma non è riuscita ad andare alla rottura di 7,70$ che corrispondeva ad un primo tentativo di inversione dei massimi decrescenti. Con secondo livello di inversione a 9,100$ che da maggiori garanzie.
Tagliando il tempo e passando su un grafico daily, ci focalizziamo sugli ultimi movimenti. Vediamo che il prezzo si è fermato a 7,12$ dove passa il 38.2 di Fibonacci del vettore 11,81$ – 4,226$ e da questo livello ha iniziato a ritracciare.
La debolezza è confermata dal setup degli indicatori, con entrambi che hanno virato in negativo per la prima volta da inizio dell’anno. In questo scenario dobbiamo focalizzarci sui supporti.
Il primo livello di appoggio passa a 6,08$ mentre il livello supportivo principale è a 5,70$. Un break down potrebbe portare ad una discesa di un ulteriore 20%.
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