Le quotazioni di Eos (EOS) hanno raggiunto all’inizio di questa settimana minimi relativi a quota 1.0079 nel cambio contro dollaro USA. Si tratta, almeno finora, del punto più profondo toccato dalla correzione delle ultime 5 giornate. Tale correzione era scattata proprio con il mercato appena pervenuto ai massimi degli ultimi tre mesi, a quota 1.1283.
Il grafico a candele settimanali evidenzia uno slancio rialzista più contenuto, da parte di EOS, rispetto ad altre valute digitali. Ci riferiamo, in particolare, a quella porzione di rialzo cresciuta a partire dalla seconda metà di dicembre. L’incremento, in un mese e mezzo, è stato pari a circa il +36%. Ciò ha consentito ai prezzi di scavalcare l’area che era occupata dalle medie mobili in posizione di resistenze, e di conquistare nuovi punti di appoggio sopra alla linea della parità (USD=LTC=1.000).
Un’analisi della volatilità implicita ci consente peraltro di ampliare fino agli 0.9500 il limite estremo compatibile, in questa fase, con un trend rialzista di fondo. Stando infatti alla statistica delle oscillazioni storiche, in questo momento il mercato sarebbe in grado di sopportare un carico ribassista fino al -8.50/8.70% dai valori attuali, senza giungere al punto di rottura della tendenza portante.
Questo non significa che ci dovrà per forza essere a breve un altro movimento ribassista, ma suggerisce indirettamente di considerare eventuali debolezze come un’occasione di acquisto, purché contenute nel range delimitato dai nuovi supporti.
Rispetto all’analisi stilata il 31 gennaio scorso, i valori hanno cercato di esercitare pressione rialzista sulla fascia delle resistenze intermedie, che erano state localizzate in zona 1.1300. Non si è tuttavia verificata l’attesa rottura rialzista del livello, ed i corsi, dopo due tentativi a vuoto, sono ritornati a ridosso del supporto principale a 0.9900.
Sebbene il supporto non sia mai stato violato in fase di discesa, dobbiamo provvedere ad una revisione dell’attuale disposizione dei compratori, alla luce del probabile aumento della volatilità che ci aspettiamo a 5-10 giornate. I livelli di sostegno del mercato si trovano adesso a 1.0500 e 0.9500.
La loro tenuta legittima proiezioni fino al target, confermato dall’ultima settimana di gennaio, di quota 1.2400. Possiamo premettere che, se il livello non si rivelasse poi sufficiente a soddisfare i rialzisti, il punto di verifica immediatamente superiore sarebbe da ricercare a 1.4200. Modifiche allo scenario potrebbero intervenire solo in caso di cedimento del supporto principale, mediante una chiusura su grafico a 30 minuti inferiore a 0.9500. Per seguire i segnali tecnici su EOS, entra nel nostro sempre aggiornato canale Telegram. EOS è scambiato a livello mondiale sui migliori Exchange, ed alle ore 19.38 di martedì 14 febbraio guadagna uno 0.97%, a quota 1.0400.
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