La storia di oggi ce la portiamo dietro da qualche settimana, e ieri si è arricchita di nuovi dettagli. Valkyrie, il gestore di ETF legati al mondo di Bitcoin e cripto ha rincarato la dose, e ha portato al livello successivo il suo tentativo di attacco a Grayscale e al suo trust Bitcoin. O forse sarebbe il caso di dire… il suo tentativo di scalata.
Una storia che ci ricorda come in realtà le cose da Digital Currency Group – che ha il 100% del controllo del trust Grayscale, non si siano ancora calmate e di come qualcuno, in questo caso Valkyrie, stia cercando di togliere dalle mani della società di Barry Silbert il vero (e forse unico) pezzo pregiato.
Lotte intorno al più importante fondo Bitcoin al mondo, che segnalano come l’interesse per questo asset sia ancora alle stelle e come il boom delle ultime ore non sia una coincidenza. Possiamo investirci con eToro – qui puoi trovare un conto demo gratuito con tutte le funzioni già attive – ovvero tramite un intermediario che permette di investire su 78+ asset del settore con strumenti unici come gli Smart Portfolios – per gli investimenti in paniere stile fondi – e il CopyTrader per copiare tutti i più bravi.
La storia si trascina da inizio anno – e siamo stati tra i pochi a raccontarvela. Valkyrie, gestore di fondi crypto, ha da tempo posato gli occhi su uno dei veri pezzi pregiati del comparto Bitcoin e cioè il trust Bitcoin gestito da Grayscale. Trust che ha dotazioni enormi di $BTC e che frutta al gestore ben il 2%. Prima di capire cos’è successo e cosa potrebbe succedere, sarà necessario fare qualche passo indietro e ricostruire la vicenda dall’inizio.
Il trust Grayscale su Bitcoin altro non è che un fondo privato diviso in quote, con le stesse che non possono essere convertite in $BTC. Il fondo frutta a Grayscale e dunque a Digital Currency Group (il conglomerato in crisi che controlla anche Genesis) il 2% sul controvalore in Bitcoin ed è una vera gallina dalle uova d’oro. Il trust vede le sue quote scambiate sul mercato con una forte riduzione di valore rispetto ai Bitcoin effettivi che ha in portafoglio. Nel momento in cui scriviamo una quota viene scambiata a -45% rispetto alla porzione di $BTC che rappresenta.
Le lamentele sono arrivate anche da altri scranni finanziari, ma è Valkyrie che sta portando avanti con maggiore convinzione l’attacco. Nella giornata di ieri il CEO del gruppo Leah Wald ha condiviso un messaggio inviato al satellite di Blockstream.
Bitcoin è nato per essere libero. Barry Silbert e Grayscale non sono d’accordo. Entra in Valkyrie. Lotta per un Bitcoin libero.
Indicando poi un link alla campagna appena avviata sul sito internet Free My Bitcoin, operazione pubblicitaria che in molti troveranno anche divertente, dati i riferimenti alla Rivoluzione Francese e a tanti altri casi storici che fanno parte dell’immaginario collettivo.
Questo è il messaggio – decisamente diretto – che Valkyrie sta mandando tramite il suo sito web a Digital Currency Group, invitando tutti a partecipare allo sforzo. Ma cosa viene proposto nei fatti?
Secondo Valkyrie dovrebbero essere facilitate le conversioni al NAV. Una cosa che per il momento non è possibile che molti investitori (in particolare quelli che hanno acquistato quote a prezzi molto bassi rispetto al NAV) vogliono da tempo.
Sarebbe necessario, sempre secondo Valkyrie, ridurre le commissioni e riportarle a livelli più in linea con quelle di prodotti analoghi. La proposta è per ora di 75 punti base, contro i 200 che sono in vigore adesso.
Sì, Grayscale sta portando avanti una causa contro SEC per la conversione del proprio fondo in ETF. Secondo Valkyrie questa causa non sarebbe necessaria, sarebbe cinica e costosa e andrebbe interrotta il prima possibile.
Vedremo in quanti risponderanno all’appello di Valkyrie e se il tentativo articolato di mettere le mani sul fondo di Grayscale avrà effettivamente seguito.
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Certo che c'è ancora interesse per questo comparto che attualmente si trova a livello embrionale e che ancora pochi conoscono ma secondo il principio "chi non va avanti torna indietro" sempre più aziende accetteranno la sfida ed esploreranno le possibilità di business delle criptovalute e di tutto ciò che vi gravita attorno. C'è da considerare anche un altro settore che sta destando molto interesse ed è quello della robotica e AI e data la crescente domanda di potenza di calcolo l'AI rappresenta un'opportunità per aumentare la domanda di chip da parte dei più potenti produttori di semiconduttori e non per niente Warren Buffet ha puntato tempo fa su una società come Taiwan Semiconductors che potrebbe rivelarsi come una di quelle considerate fra le potenziali vincitrici. Ovviamente la mia è solo un'informazione e non un consiglio di investimento. Buona giornata