Le politiche monetarie delle banche centrali ha effetti importanti sui mercati finanziari e anche sul mercato di Bitcoin e delle criptovalute. L’insieme delle iniziative di questi istituti per aumentare o diminuire l’offerta di moneta ha delle conseguenze importanti anche sull’economia reale e capirne il funzionamento è importante per chiunque investe sui mercati.
In questa guida parleremo – in modo semplice – di tutti gli strumenti che le banche hanno a disposizione, dei loro effetti sui mercati (crypto e non) e di come prepararsi e di cosa aspettarsi dalle banche centrali in relazione ai nostri investimenti.
IN BREVE:
Nel mondo delle valute fiat, le valute che tutti siamo abituati a utilizzare – come l’Euro – esiste sempre un’autorità che, tra le altre cose, si occupa anche di operare sulla quantità di denaro disponibile. Questa autorità è la banca centrale.
Sono operazioni ritenute necessarie per raggiungere i due obiettivi che sono oggi di tutte le banche centrali del mondo:
Le banche centrali di tutto il mondo sono d’accordo su un aumento dei prezzi annuale medio del 2%. È quella che chiamiamo inflazione. Dato che sia la deflazione (il ribasso dei prezzi nel tempo) sia un’inflazione troppo alta sono ritenute nocive per l’economia (vedremo poi perché), tramite la politica monetaria le banche centrali cercano di avvicinarsi a questo obiettivo.
La politica monetaria ha anche degli effetti importanti sull’occupazione. L’obiettivo dichiarato è quello di massima occupazione, ovvero di avere più posti di lavoro occupati possibile. Ci sono poi dei distinguo in questo senso (sentirete talvolta i banchieri centrali lamentarsi di un mercato del lavoro troppo… caldo). Ma è comunque un obiettivo importante per le decisioni delle banche centrali e per le loro politiche monetarie.
È così in tutto il mondo delle fiat currency, le valute battute dalle banche centrali. Sì, anche se siamo nel mondo delle valute fiat le decisioni di politica monetaria hanno impatto anche su Bitcoin e criptovaluta in termini di prezzo.
Non tutte le decisioni delle banche centrali hanno lo stesso impatto sui mercati finanziari. La più rilevante è Federal Reserve, che controlla il dollaro statunitense $USD, seguita da BCE per l’Euro, Bank of Japan / 日本銀行 per lo Yen Giapponese e poi le altre. La distanza tra Federal Reserve e il resto è importante, almeno per quello che interessa a noi.
Le banche centrali non possono andare a ritirare la valuta in circolazione, almeno direttamente. Né possono lanciare denaro dall’elicottero – come in una famosa metafora. Si affidano così a strumenti diversi che hanno tempistiche diverse ma obiettivi simili.
Periodicamente le banche centrali modificano il tasso di interesse di riferimento. È il tasso di interesse al quale gli istituti bancari prendono a prestito senza collaterale da altri istituti bancari overnight. La spiegazione è complicata, ma possiamo renderla più semplice: le banche, sul brevissimo periodo, si prestano denaro l’une alle altre e il tasso di interesse che viene applicato per questi tassi di interesse di brevissimo termine è determinato dalla banca centrale. Sembrerà poca cosa, ma questo tasso ha degli effetti a cascata importanti che modificano il funzionamento di tutta l’economia.
LA LOGICA: quando una banca centrale – prenderemo Federal Reserve ad esempio – alza i tassi per i prestiti tra banche overnight, a cascata si alzano i tassi di interesse praticati per tutti o quasi gli strumenti di debito. Questo vuol dire che sia il debitore affidabile sia quello meno affidabile dovranno pagare interessi maggiori per ottenere capitale dai creditori. E il contrario vale quando le banche centrali abbassano i tassi di interesse.
Come reagiscono gli attori economici? Quando il costo dei prestiti è più alto, ne prendiamo di meno, o tagliamo quelli meno necessari. Quando il costo dei prestiti è più basso siamo invogliati a prenderne di più.
Arriviamo così alla logica dei movimenti di tassi: quando si tagliano si vuole dare uno stimolo all’economia. Quando invece è necessario alzarli, l’economia non può che rallentare. Assimilato questo concetto, è naturale chiedersi perché mai una banca centrale dovrebbe alzare i tassi: con i tassi più bassi c’è più crescita economica, sono mica matti? In determinate circostanze invece diventa necessario alzarli proprio per evitare – almeno secondo i manuali di economia – che l’economia si sfasci.
Uno degli scenari tipici di rialzo dei tassi lo viviamo dal 2022. L’inflazione è molto al di sopra dell’obiettivo del 2% e quasi tutte le banche centrali del mondo hanno deciso di combatterla con lo strumento più pratico (che non è l’unico) che hanno a disposizione. Questo dovrebbe ridurre i consumi, abbassare la domanda nazionale e globale e quindi riportare i prezzi più rapidamente alla normalità.
Tassi più bassi, crescita economica più alta, occupazione più alta. Questo è un altro degli aspetti – sempre ferme le altre condizioni – che sono utili per capire le politiche economiche delle banche centrali.
Perché sentite spesso parlare di mercato del lavoro durante le conferenze stampa di Federal Reserve? Perché le banche centrali sanno che a tassi più alti corrisponde un tasso di occupazione più basso. E quindi finché l’occupazione rimane alta, sanno di poter continuare ad alzare i tassi senza venir meno al loro secondo obiettivo, che è quello di massima occupazione.
Bitcoin e cripto sono anche degli asset finanziari e come quelli classici (titoli di stato, titoli di debito privati, azioni, etc) risentono dei movimenti di tassi. I mercati in genere preferiscono tassi bassi. Lo stimolo all’economia reale che arriva dai tassi bassi stimola anche i mercati finanziari.
Bitcoin e cripto sono asset molto giovani e abbiamo uno storico limitato per studiare il loro rapporto con i tassi di interesse. Abbiamo però qualche elemento sul quale vale la pena discutere.
DECENNIO: Bitcoin come asset finanziario ha vissuto un decennio di tassi storicamente bassi, che secondo molti hanno contribuito alla sua crescita in termini di prezzo.
CORRELAZIONE CON GLI ASSET DI RISCHIO: o asset risk on, come li chiamano gli specialisti. Sono gli asset che i mercati prediligono quando hanno più appetito per il rischio, come le azioni tech. La correlazione tra Bitcoin/Crypto e questo tipo di asset è molto levata. Questo vuol dire che crescono e scendono quasi in parallelo. Gli asset in questione risentono molto dei movimenti di tassi (guardate Tesla, Google, etc. tra 2022 e 2023).
C’è anche un altro potente strumento di politica economica che le banche centrali hanno a disposizione. Sono le operazioni di mercato aperto, interventi che acquistano debito pubblico e un insieme ristretto di altri titoli finanziari per immettere liquidità nel sistema, con operazioni relativamente semplici.
Cosa succede? Federal Reserve (ma lo fanno tante altre banche centrali) acquista sul mercato titoli di stato e così ne abbassa il rendimento e al tempo stesso immette liquidità e cioè denaro sui mercati. Questo quando vuole avere una politica monetaria espansiva (in parallelo dunque con il taglio dei tassi di interesse).
Al contrario quando vende questi titoli ne aumenta il rendimento e riduce la moneta in circolazione: una politica monetaria restrittiva (in parallelo con l’aumento dei tassi di interesse che abbiamo visto prima).
In breve: le banche centrali possono acquistare titoli per modificare sia la massa monetaria sia il tasso di interesse di riferimento per questi strumenti.
Sono le operazioni classiche. Le banche centrali acquistano o vendono titoli di stato a seconda dell’obiettivo che vogliono ottenere. Questo bilancio viene periodicamente aggiustato per raggiungere gli obiettivi di base della banca centrale: inflazione al 2% e massima occupazione.
Sono un’altra categoria di operazioni di mercato aperto, con un orizzonte temporale molto più breve. In questo caso le banche centrali non acquistano titoli, ma operano con transazioni temporanee, che sono chiamate REPO – in breve per Repurchase agreements – o REVERSE REPO – in breve per Reverse Repurchase agreement.
Nel primo caso la banca centrale compra titoli con la promessa di venderli ad una determinata data. Al contrario quando la REPO è di tipo reverse, vende titoli che promette di ricomprare ad una certa data.
Le operazioni di mercato aperto potrebbero sembrarvi simili al quantitative easing del quale in Europa sentiamo o abbiamo sentito parlare più di frequente. Il quantitative easing.
Il quantitative easing è un’operazione che prevede l’acquisto di quantità molto importanti di titoli finanziari, che viene annunciato e messo in opera dalle banche centrali quando gli altri strumenti di politica monetaria hanno fallito. E cioè quando ad esempio abbiamo tassi bassi, economia che comunque arranca e impossibilità di intervenire ulteriormente.
Non è un caso che l’ultima volta che abbiamo sentito parlare di quantitative easing in Europa ci trovavamo con occupazione non eccellente, tassi già praticamente a zero e mani legate della Banca Centrale Europea ad operare con gli strumenti più usuali.
Gli strumenti di Politica Monetaria che abbiamo descritto fin qui sono quelli utilizzati dalle banche centrali dei paesi economicamente più sviluppati, almeno negli ultimi anni. Ci sono poi altri strumenti che meno di frequente vengono utilizzati, o che vediamo più comunemente nei paesi emergenti – con qualche novità che arriva anche dall’Europa.
È uno strumento delle banche centrali che impongono quote di credito per settore o tassi di interessi di riferimento diversi. È uno strumento risalente a tempi che furono che però viene ancora utilizzato largamente in Cina. In realtà anche gli strumenti adottati da BCE in termini di TLTRO, ovvero di operazioni di rifinanziamento di lungo termine con obiettivo possono essere fatti rientrare in questo tipo di operazioni. Questo tipo di strumenti non è parte delle politiche monetarie di base di una banca centrale.
Altro strumento non generale. Le banche centrali possono decidere di modificare il collaterale minimo per i prestiti – così da modificare anche la quantità di moneta che viene emessa attraverso questi canali.
Bitcoin è nato come sistema monetario alternativo a quello delle banche centrali. È nato anche come sistema alternativo a quello dove politica, stato e moneta sono indissolubilmente legati. Perché allora le decisioni di una banca centrale hanno un impatto importante per chi voleva esserne indipendente?
Le manovre delle banche centrali modificano il valore della controparte. E cioè il dollaro. Ed è perfettamente logico che se cambia il valore di ciò che usiamo per misurare Bitcoin… allora Bitcoin risentirà di tali politiche.
E in particolare come asset di rischio, o a rischio elevato. Per quanto a molti non possa piacere questa definizione, è statisticamente vera. Basta guardare a quanto avvenuto nel corso degli ultimi 2 anni per rendersi conto di come, per larga parte del tracciato, Bitcoin e cripto si siano comportate come il NASDAQ con un neanche troppo modesto moltiplicatore.
Così come vedremo più avanti fanno anche le aspettative. Qualunque tipo di decisione di politica monetaria innesca delle reazioni da parte dei mercati. E di questi mercati fanno parte anche gli investitori in Bitcoin e cripto.
I mercati non vivono nel vuoto e cercano di fare le loro previsioni su quanto avverrà in futuro. In gergo si dice che scontano, e cioè incorporano nel loro “valore” quello che si aspettano accadrà nel futuro.
Questo vale anche per le politiche monetarie e per le aspettative che riguardano tassi e altri tipi di operazioni delle banche centrali. Ci sono diversi aspetti da considerare sulle aspettative.
Su qualunque buon calendario economico troverete una sintesi numerica delle aspettative sui prossimi rialzi dei tassi. La previsione è in genere più accurata più ci si avvicina alla data in cui la decisione viene comunicata. Se le attese vengono confermate, i mercati continuano come se nulla fosse. Se il dato è migliore rispetto a quanto si aspettavano i mercati, in genere si sale anche bruscamente. Se il dato è invece peggiore, si finisce per correggere, in uno spazio temporale altrettanto ristretto.
Ci sono poi dati che sono di grande rilevanza perché modificano le decisioni di politica monetaria future. Il caso più tipico è quello dell’inflazione. Un’inflazione sopra l’obiettivo del 2% (e sopra le aspettative della banca centrale) innesca in genere rialzi dei tassi. E quindi i mercati operano già da subito aspettandosi un futuro rialzo e scontandolo.
Al contrario dati più bassi delle aspettative, facciamo ancora il caso dell’inflazione, finiscono per far scontare altrettanto rapidamente ai mercati quanto avverrà in futuro, portando in questo caso ad un rialzo.
Ci sono diversi siti, Forum e Social Network che possiamo utilizzare per seguire quanto si muove in termini di politiche monetarie. Elencheremo quelli più interessanti per chi vuole farsi un’idea e/o rimanere aggiornato.
Uno strumento offerto dal sito del Chicago Mercantile Exchange, la più importante borsa al mondo di titoli derivati. Analizzando quanto viene riportato dai futures a 30 giorni sui Fed Funds ci offre uno specchietto di chiara comprensione delle aspettative dei mercati sui rialzi o ribassi futuri, che viene aggiornato in tempo reale.
Purtroppo non è disponibile in lingua italiana, ma è sempre un buon documento da leggere per vedere, relativamente all’area euro, cosa ne pensano gli analisti professionali su tutti i dati macro più importante. Si parla anche di inflazione e di tasso di disoccupazione, grandezze fondamentali per ogni tipo di politica monetaria.
In questa pagina Federal Reserve raccoglie gli ultimi comunicati stampa del FOMC – la riunione che decide dei tassi di interesse da applicarsi negli USA – e le conferenze stampa relative. Sono dati del passato, ma un ottimo punto di partenza per capire le condizioni attuali.
Sul nostro canale Telegram potrete interagire con migliaia di persone che seguono anche questo tipo di dati e che possono darvi una mano a studiare quelli giusti e a comprendere come si muoveranno i mercati in relazione alle aspettative sulle politiche monetarie.
Le Politiche Monetarie sono importanti per i mercati classici e anche per quelli di Bitcoin e cripto. Capire come funzionano e che tipo di effetti producono è fondamentale per chi vuole investire sul breve, medio e lungo periodo.
Questa guida – che qui si conclude – non è destinata a chi è già esperto ma a chi sta muovendo i primi passi all’interno del mondo degli investimenti. Ne seguono altre su temi più specifici che ci aiuteranno a comprendere più a fondo come funzionano le banche centrali e perché le loro decisioni sono importanti anche per il mondo cripto.
Sono le azioni delle banche centrali che impattano sulla moneta e che hanno come obiettivo il target del 2% di inflazione e la massima occupazione.
Nelle economie moderne e sviluppate gli strumenti di politica monetaria più utilizzati sono i tassi di interesse di riferimento e le operazioni di mercato aperto. Diverse banche centrali possono utilizzare tempi e modalità diverse per intervenire.
Per la maggior parte delle banche centrali rilevanti su scala mondiale gli obiettivi da perseguire sono un target del 2% di inflazione e la massima occupazione fermi gli altri fattori.
Se ne occupa Federal Reserve, che tramite diversi organi interviene per il raggiungimento degli obiettivi scegliendo tra gli strumenti che ha a disposizione.
È compito della Banca Centrale Europea, che interviene come le omologhe in altre parti del mondo, scegliendo di volta in volta gli strumenti più idonei a raggiungere gli obiettivi.
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Il Sommo reputa che la vostra nazione trarrebbe grande giovamento dal rendere il precedente articolo una lettura obbligatoria da fare entro i 18 anni.
Così va il vostro mondo, e finché non lo capite continuerete a essere delle bandierine al vento.
Davvero complimenti all'umano Gianluca Grossi.
Che, siamo sicuri, vista la sua grande lungimiranza avrà molto ether nelle sue sacche
Lunga vita al Sommo Vitalik e al Protocollo. Ogni resistenza è futile. Sarete tutti un nostro layer2.
Ottimo documento davvero ben fatto !! Grazie mille!!
Grazie mille
Criptovaluta.it si sta evolvendo in qualcosa di grandioso.
Un giorno in ogni città e paese ci sarà Piazza Gianluca Grossi, viale Luigi Pesci e corso Alessio Ippolito.
Ovviamente questo senza dubbio alcuno è il tempio degli Jedi dove vengono formati i giovani padawan all' uso della forza e alla comprensione di BITCOIN.
Criptovaluta.it, il fluido che uccide
Criptovaluta.it, la Katana di Satoshi
Criptovaluta.it , la proboscite di Vitalik
Adesso non esageriamo, mortale; il Sommo ha burnato token per molto meno...
Lunga vita al Sommo Vitalik e al Protocollo. Ogni resistenza è futile. Sarete tutti un nostro layer2
Luigi non bere più alcolici in pausa pranzo per favore!!!
Poi dai Luigi, ragiona un attimo, Satoshi è la mente della blockchain, mentre Vitalik è il membro.
Stai insultando la tua stessa testata........Gianluca cancella il commento di Luigi tu che puoi.