AGGIORNAMENTO: The Rock Trading ha aperto accesso ai propri account. È possibile scaricare i documenti sulle proprie posizioni qui.
Ci sono novità, se così vogliamo chiamarle, per il caso The Rock Trading. Sulla chat non ufficiale che raccoglie i clienti è arrivato infatti il messaggio di parziale chiarimento della situazione da parte della dirigenza, per quanto i dettagli siano ancora poco chiari. Sia su quanto sia successo, sia su quanto dovrebbe effettivamente accadere nei prossimi giorni.
Si lavora alacremente alla soluzione del problema, dicono, mentre diversi utenti lamentano l’assenza di comunicazioni ufficiali da venerdì scorso, giorno durante il quale è divenuta chiara e cristallina la situazione (irreversibilmente?) problematica dh The Rock Trading. Una situazione che sta facendo montare l’ansia tra gli utenti, alcuni dei quali dovrebbero recuperare somme importanti.
Per quanti si chiedono il perché degli scarsi effetti sul mercato, per non dire nulli, va ricordato che The Rock Trading gestisce comunque – rispetto ai volumi del mondo Bitcoin e crypto – quantità di denaro modeste. E quindi si potranno continuare a prendere decisioni di investimento ignorando bellamente quanto sta avvenendo da quelle parti. Potremo investire anche con eToro – qui puoi testarlo in demo prima di passare al conto reale – sistema che offre investimenti sia nel mondo cripto – con 78 asset già a listino – sia nel mondo degli investimenti classici. Con 100$ di investimento minimo possiamo poi passare al conto reale.
The Rock Trading: arriva il messaggio della dirigenza
Dopo 4 giorni di silenzio assoluto arriva, per quanto attraverso canali informali, un primo aggiornamento della situazione di The Rock Trading, exchange italiano che ha problemi di liquidità e che ha sospeso le operazioni già venerdì scorso. Arriva un messaggio sulla chat non ufficiale, da parte della dirigenza, che puntava forse a raffreddare gli animi dopo che per 4 giorni si è parlato di azioni legali, di possibili convergenze tra gli utenti per ottenere giustizia e più in generale del da farsi per tutelare le proprie posizioni.
Su questo punto hai ragione.
Sono giorni intensi e la comunicazione, è importante anche se magari non da risposte certe.
Il team di TRT da venerdì scorso sta lavorando coeso e senza soste per gestire la crisi. Nessuno è fuggito .
Nei prossimi giorni la comunicazione migliorerà e, quando possibile, forniremo informazioni inerenti l’avanzamento lavori.
Però non potremo seguire i vari flames avendo come primario obiettivo quello di mettere in sicurezza gli interessi dei clienti (creditori) e trovare soluzioni.
Devo delle scuse? Certamente sì. Comprendo le paure e i disagi che molti di voi hanno e tutto il mio lavoro è trovare soluzioni che ci portino fuori da questa tempesta.
Purtroppo non potrò rispondere alle tantissime domande che seguiranno ma, vi garantisco che non mi risparmiero nel lavoro in corso.
Messaggio che data anche la situazione di incertezza e di tensione non poteva che sollecitare reazioni diverse, tra chi crede che sia una presa in giro e chi invece si ritiene ancora possibilista, non è chiaro però con quali presupposti.
Certo, il linguaggio da timoniere che dovrebbe tirare fuori “noi” da una tempesta per la quale i clienti (diventati creditori nel “comunicato”) non hanno responsabilità e nella quale si sono ritrovati anche per suddetto timoniere apparirà a molti indelicata come scelta di parole. Così come apparirà relativamente indelicato l’utilizzo del termine flames per polemiche che sono nate negli ultimi quattro giorni quando dall’azienda è mancato qualunque tipo di comunicazione. Ma la situazione è quella che è e chi vorrà applicherà uno sconto a quanto avvenuto data la gravità della situazione.
Come si procede adesso?
Sembrerebbe essere la giornata degli annunci degli annunci. E cioè di quelle giornate in cui l’annuncio è l’annuncio di qualcosa che avverrà. Nel mentre ci sarà la ricerca di una soluzione – non è chiaro di quale tipo – che permetta appunto di “uscire dalla tempesta”.
Il team sarebbe tutto al lavoro, anche se l’ipotesi più probabile (mancando spiegazioni a riguardo) è che serva liquidità, almeno nel breve periodo. C’è chi parla di consorzi, chi della ricerca di finanziatori, ma la verità è che per ora, almeno in termini di comunicazioni ufficiali, la situazione è la stessa di venerdì scorso.