La realtà suona la sveglia sia al mercato Bitcoin e Crypto, sia invece ai mercati classici. Dopo l’euforia della scorsa settimana – che ha ignorato gli avvisi dei tanti di Federal Reserve – arriva una correzione forse non storica, ma che ci racconta che non siamo ancora oltre il guado – e che ogni salita futura dovrà essere conquistata con le unghie e con i denti.
Fine dei rialzi? Non è assolutamente detto. Ma quando si verificano giornate come quelle di ieri, è bene approfittarne per capire cosa potrebbe succedere davvero, cosa è stato sbagliato e come si muovono i mercati, spesso eccessivi sia da un lato che dall’altro, che si tratti di Bitcoin, di cripto o di altri tipi di asset.
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Bitcoin torna a lambire i 24.000$ e trascina giù anche il resto del mercato cripto, per quanto sia prematuro e esagerato parlare di crollo. Le perdite sono in realtà vicine a quelle che sono state registrate sul mercato azionario USA, quasi 1:1, a seguito di nuove ma vecchie preoccupazioni che sono tornate a fare capolino nella testa dei trader e degli investitori.
La partita dei tassi di interesse è ancora più che aperta e sembra che ci siano poche possibilità che si finisca a breve come i mercati hanno già prezzato. Federal Reserve in realtà lo dice da un po’, ma i mercati – dimenticando il sempre valido Don’t Fight the Fed – hanno fatto di testa loro. Ieri è arrivata una sveglia, per quanto dolce sia stata. E qualcuno ha iniziato finalmente a dubitare del fatto che tutto sia tornato nella norma.
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Escalation? Chissà. Si è tornato a parlare di guerra nucleare e per quanto almeno in parte i giornali stiano cavalcando un po’ la cosa a scopo sensazionalistico, è chiaro che siamo lontani dalla risoluzione del conflitto e che la cosa terrà impegnati entrambi gli schieramenti per un po’. Tali preoccupazioni si sono riversate anche sui mercati, che anche qui sembravano aver sperato in altro.
Arrivano altre voci di licenziamenti, in particolare nel settore tech. Sono buone notizie per i mercati, nel senso che le cure dimagranti piacciono quasi sempre. Ma dall’altro lato sono il segnale di un outlook piuttosto negativo sull’andamento dell’economia nei prossimi mesi.
Chi non conosce i mercati o chi vi si avvicina per la prima volta forse ignora la loro tendenza a reagire eccessivamente ad ogni cambio di vento. L’incertezza è il loro pane quotidiano, ma tendono a sovra-prezzarla almeno sul breve e brevissimo periodo. Quanto avvenuto ieri su Bitcoin, crypto e anche sul mercato azionario non è un cambio di trend, ma almeno per ora il frutto di un’alternanza tra euforia e depressione che è la cifra distintiva dei mercati finanziari.
Noi in giornata continueremo a pubblicare analisi tecniche e anche fondamentali sullo stato dei mercati e dell’economia, e anche in modo più specifico sui token e coin più rappresentativi della piazza. No, non tutto è perduto, così come la recente corsa non segnalava la fine delle preoccupazioni.
Almeno ai nostri lettori consigliamo un atteggiamento il più possibile calmo e di prendere posizione soltanto dopo aver riflettuto, per quanto possibile. I mercati continueranno ad agitarsi ad ogni soffio di vento. Starà alla nostra tenacia e alla sicurezza delle nostre posizioni resistere.
Chi parla di Bitcoin a 14.000$ o anche sotto per il momento lo fa senza grosse cognizioni di causa. E se pur dovessero esserci non sono quelle scaturite da una 24 ore di rosso. Quindi occhio anche ai profeti di sventura, così come si deve stare in guardia da chi, da una crescita del 10%, deduce la fine del periodaccio che stiamo affrontando dal 2021.
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