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FMI contro Bitcoin e Crypto | Guai a chi li renderà valuta ufficiale

Il FMI torna su Bitcoin e cripto, dice agli stati come comportarsi e ripete per la centesima volta i rischi terribili di questo settore.
2 anni fa
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Anche il Fondo Monetario Internazionale, mentre BIS dice che Bitcoin ha già perso, sente il necessario bisogno di dire la sua. E lo fa con una dichiarazione ufficiale dell’Executive Board al gran completo. Ma a che pro uccidere qualcosa di già morto? Semplice, per ricordare che nessuna criptovaluta, ma la mira è stata presa verso Bitcoin, dovrebbe essere a corso legale.

Tutto questo all’interno di un più lungo documento rilasciato poche ore fa e che affronta più ampiamente il tema, con 9 temi per la regolamentazione del settore, la vera moda del momento che vede coinvolti a diversi livelli e su percorsi separati USA, Europa, decine di altri paesi, il G20, BIS e, a questo punto, anche IMF.

Il disinteresse però di Bitcoin per questo tipo di attacchi e di attività sembrerebbe essere totale. $BTC continua per la sua strada e possiamo continuare a comprarlo o a investirci anche tramite eTorovai qui per ottenere un conto virtuale gratuito – intermediario che propone sia asset crypto che asset classici, offrendo anche il trading automatico tramite il CopyTrader.

Il Fondo Monetario fissa i paletti, ma chi li seguirà?

Tutti vogliono mettere le mani sul mondo cripto e Bitcoin. O meglio, vorrebbero regolarlo per dargli il colpo di grazia che però di grazia non sarà. Questa volta a tornare sul palcoscenico è il Fondo Monetario Internazionale, quello è intervenuto sul tema una prima volta, poi una seconda, poi una terza poi anche una quarta, impegnandosi anche a dichiarare il presto fallimento dell’esperimento a El Salvador, salvo poi dover tornare sui suoi passi.

Oggi ci tocca la quinta, nella speranza che la cosa si fermi prima della sinfonie di Beethoven, più che altro anche per non ripetere sempre le stesse cose. Si parte da qui, un documento ufficiale per fissare i nove elementi che possono aiutare i membri a fissare in modo più congeniale il problema. Si va dalla tutela della sovranità monetaria fino alla volatilità del capital flow, passando per i rischi fiscali, per le leggi cripto, per il monitoraggio e anche dalla collaborazione internazionale. Il solito materiale per slide che contiene poco di interessante. Ad essere interessanti sono i risultati che il board del Fondo Monetario Internazionale ha già offerto, inclusi nel documento di cui sopra.

Mentre i benefici supposti di tali crypto asset si devono ancora materializzare, i rischi sono già emersi. Questi includono rischi a livello macro, rischi sull’effettività della politica monetaria, spostamento di capitale e rischi fiscali. Ci sono anche preoccupazioni concrete sulla stabilità finanziaria, sull’integrità, sui rischi legali, sulla protezione del consumatore e anche sull’integrità dei mercati.

Già visto, già sentito, già commentato. A colpire già diversi commentatori è quanto il board ha affermato sulla sovranità monetaria:

Salvaguardare la sovranità monetaria e la stabilità rafforzando i framework e non garantendo alle criptovalute lo status di valuta ufficiale o a corso legale.

Ora, dato che nessuno dei paesi sviluppati ha intenzioni del genere, si dovrebbe puntare con ogni probabilità a quanto sta avvenendo a El Salvador con Bitcoin, oppure in qualche altro stato insulare dove stanno prendendo piede Tron, in collegamento diretto con l’attività di Justin Sun. Nel primo caso parliamo di un paese con economia già completamente dollarizzata e che dunque di sovranità monetaria non ne ha da tempo. E quindi, permettetecelo, il tiro sembra essere piuttosto sbilenco.

Abbiamo considerato che la crescita dell’adozione degli asset cripto in certi paesi, la natura extra-territoriale di tali asset e dei loro provider, così come la crescente connessione con il fistema finanziario, siano motivazione per una risposta copmleta, consistente e coordinata.

Anche qui la domanda giusta da farsi è chi sia il destinatario di tali comunicazioni. Le criptovalute sono principalmente utilizzate come metodo di pagamento a quasi elevata diffusione in quei paesi dove la valute locali hanno fallito e hanno lasciato in braghe di tela i cittadini. Dove questo non è avvenuto su larga scala, vedi il Libano, le ultime scene alle quali abbiamo potuto purtroppo assistere sono quelle di banche in fiamme, cittadini sull’orlo del baratro e persone che sono entrate armate negli istituti cercando di recuperare il loro denaro.

Quando non ti invitano per il calcetto, ma tu vuoi essere della partita

A che gioco gioca il Fondo?

La nostra impressione è che diverse grandi istituzioni internazionali vogliano mettere il cappello a qualcosa che abbia almeno la parvenza di una regolamentazione globale del settore.

Abbiamo già scommesso in passato che questo non avverrà se non su temi secondari, essendo molto diversi gli interessi di ciascun paese in questa enorme torta. Il Fondo offre altro materiale per chi vorrà ripetere, ormai un po’ stancamente, le solite litanie e profezie di sventura sul settore. Nel frattempo, mentre chiudiamo questa news, Bitcoin ha appena minato il suo 777.992esimo blocco. E mentre la leggerete saremo molto avanti – e questo possiamo dirlo con assoluta certezza.

È un po’ quella calma che è in grado di restituirci il pendolo del tempo della timechain. Che no, neanche quelli del Fondo Monetario Internazionale possono fermare.

Gianluca Grossi

Caporedattore ed analista economico. È divulgatore per blockchain, Bitcoin e criptovalute in generale. Solida formazione tecnica, si occupa del comparto dal 2015. Detenzioni: Bitcoin, Ethereum.

Vedi Commenti

  • Intanto in ogni democrazia la sovranità appartiene al popolo.

    Di conseguenza anche la sovranità monetaria appartiene al popolo.

    Tutto il resto è Noia, Noia, Noiaaaaaaa.

    Con questi è come fare box contro uno che tira sempre un gancio destro, dopo un po diventi noioso, prevedibile e poi vai al tappeto.

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  • A parte che il bitcoin a corso legale porterebbe benefici anche per le svalutatissime fiat. Ma a noi non centra nulla che legalizzino bitcoin a noi interessa il mercato delle criptovalute e di bitcoin che ha già reso centinaia di persone milionaire e probabilmente anche qualche miliardario e la domanda di investitori che vorrebbero possedere bitcoin è in continua crescita e se la domanda cresce e l'offerta rimane stabile il valore non potrà far altro che aumentare. A meno che non inizino ad arrestare tutti i possessori di bitcoin o dichiarino fuori legge i nostri investimenti ma non potranno fermare niente e dovranno accettare bitcoin a corso legale a meno che non abbiano trovato qualche altra cripto che sostituisca bitcoin e sia totalmente in loro possesso ma sarebbe comunque preda di attacchi informatici dato che sarà più cenrtalizzata mentre bitcoin non la potrai fermare neanche con un attacco al 51% ovviamente questa è una mia opinione personale ma sono sicuro che la domanda crescerà anche rimanendo in un mercato parallelo. Ci vuole tempo, dobbiamo essere consapevoli che la politica di tutto il mondo, a parte qualche Stato, si basa su sistemi mafiosi e massonici e questo cambiamento non viene ancora capito e di conseguenza accettato. Intanto noi continuiamo ad acquistare e ad aspettare, il tempo ci darà ragione. Buona giornata

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