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Inscriptions e Ordinals su Bitcoin

Ordinals e Inscription sono le due novità del momento su Bitcoin. E ci sono state anche molte polemiche. Vi spieghiamo come funzionano, perché tutti ne parlano e anche come crearle.
2 anni fa
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Ordinals e Inscription stanno portando i NFT su Bitcoin? Le discussioni accese e tribali – come purtroppo spesso accade nel mondo Bitcoin – non hanno aiutato la comprensione di chi non conosce bene il funzionamento del protocollo e non è al passo con quanto succede nel mondo di BTC e sulla sua timechain.

Non sono esattamente dei NFT e probabilmente, al contrario di quanto dicono in molti, non metteranno in pericolo Bitcoin sul lungo periodo. Vi offriamo questo speciale per capire cosa sono le Inscription, che roba è Ordinals, come funzionano e se potrebbero o meno interessarvi. Cercando, per quando possibile, anche di riassumere le posizioni degli esperti e delle fazioni che, come sempre, si sono create.

ASCOLTA QUI LA NOSTRA PUNTATA PODCAST DEDICATA A BITCOIN ORDINALS E INSCRIPTIONS

Ordinals e Inscription: una doverosa premessa

C’è un ordine per capire come funziona l’apparato che sta facendo tanto discutere gli appassionati di Bitcoin – e che ne sta facendo divertire degli altri. Al fine di capire cosa sta succedendo dobbiamo partire da Ordinals, una semplice notazione che serve per identificare i diversi satoshi, o meglio per ordinarli.

NFT su Bitcoin? Quasi

Da questo concetto poi passeremo alle Inscription, che sono poi quanto forse interesserà i più.

Cos’è Ordinals e come funziona

È precedente alla questione Inscription e riguarda un nuovo sistema convenzionale per attribuire un certo livello di rarità e tracciabilità – caratteristiche idealmente associate a quanto un oggetto sia collezionabile – ai satoshi, le unità minime dei Bitcoin.

  • Un invenzione di Casey Rodarmor

La teoria degli Ordinal è spiegata qui, sul sito personale di Casey Rodarmor, che è inventore di questa notazione per i satoshi (che è l’unità minima di Bitcoin) che, ti ricordiamo, è completamente convenzionale.

L’idea è quella di inventare un sistema per attribuire un numero univoco ad ogni Satoshi. Perché parliamo di convenzione? Perché non è qualcosa di stabilito dal protocollo, ma è un’ipotesi di ordinazione con la quale potete essere d’accordo o meno. Le caratteristiche del protocollo e delle transazioni di Bitcoin non permettono di accordarsi univocamente su di un ordine da dare ad ogni Satoshi.

  • Il concetto di notazione dei singoli Satoshi

Si sarebbero potute scegliere diverse notazioni per ciascun Satoshi. Casey Rodarmor ne ha creata una piuttosto complessa, nella forma A°B′C″D‴, dove.

Si tratta di una convenzione – e questo è il concetto più importante da capire

A: si riferisce al ciclo. Con ciclo si intende nella notazione di Rodarmor uno spazio che dura sei halving, perché al termine di questo ciclo c’è piena coincidenza tra l’aggiustamento della difficoltà e l’halving di Bitcoin stesso. Questo evento si chiama conjunction e lo spazio tra due conjunction è appunto il ciclo.

B: si riferisce all’halving corrente.

C: Il numero di blocco nel corrente periodo di aggiustamento della difficoltà.

D: il numero del satoshi nel blocco stesso.

Aggiungendo poi una divisione tra satoshi che sono comuni (2,1 quadrillioni), non comuni (6.929.999), rari (3.427), epici (32), leggendari (5), mitici (1), mutando il lessico e le divisioni dal mondo delle carte collezionabili e dei videogiochi.

NB: si numera partendo da ZERO e non da UNO.

  • La tracciabilità

Una volta trasferiti ci sarà bisogno di tenere traccia dei satoshi. La convenzione – ripetiamo ancora una volta che di convenzione si tratta – ha deciso di applicare un metodo FIFO e cioè first in, first out. Ovvero il primo satoshi a passare ad un altro indirizzo sarà il primo a uscire. La rappresentazione grafica che offriamo dovrebbe essere chiarificatrice del concetto.

Una volta compreso come individuare un singolo satoshi e tenerne conto convenzionalmente, passiamo al concetto di Inscription, che utilizzano questa notazione per abbinarvi del contenuto, tipicamente un’immagine.

Anche questa è una convenzione

  • Non è il primo esperimento di questo tipo

Per quanto sia poi diverso nell’esecuzione, in realtà sistemi del genere, a grandi linee, sono stati già proposti e utilizzati in passato. Pensiamo ai Colored Coins o anche a quanto fu fatto da Counterparty, il primo rilasciato nel 2012 e il secondo nel 2014.

Cosa sono le Inscription su Bitcoin?

Qualcuno li chiama NFT, anche se il creatore stesso dell’intera questione non sembrerebbe apprezzare granché il nome, preferendo quella di artefatti digitali o digital artifacts in lingua originale.

In breve parliamo di immagini (o in potenza di qualunque altro tipo di contenuto) che può essere iscritto per intero sulla blockchain di Bitcoin e che può essere anche trasferito, in abbinamento ad un satoshi al quale è stata attribuita una numerazione progressiva.

  • In breve

Sono iscrizioni su Bitcoin che stanno avendo una certa popolarità. Per semplicità in molti li hanno associati ai NFT, per quanto siano tecnicamente diversi. Si può iscrivere potenzialmente di tutto, tenendo conto dei limiti di spazio, anche se per il momento sembra che siano le immagini ad andare per la maggiore. Nota bene: più spazio occuperà la tua inscription, più costerà iscriverla a parità di altre condizioni.

  • Tutto on chain

L’intero artefatto digitale è conservato sulla blockchain di Bitcoin. Viene tecnicamente iscritto nella sezione dei blocchi introdotta con SegWit e ricorre all’utilizzo anche dei tapscript di Taproot.

A prescindere dalle particolarità tecniche – che analizzeremo più avanti – i dati sono conservati dai nodi completi e questa è una delle motivazioni della polemica che è stata agitata da diversi appassionati, esperti e personaggi di spicco della community.

  • Qual è il legame con Ordinals?

L’iscrizione viene associata seguendo la convenzione creata da Ordinals. Senza di quella non avrebbe senso. Convenzionalmente riceviamo l’Inscription associata con un determinato Satoshi e i futuri trasferimenti saranno associati ad altri Satoshi seguendo la convenzione creata da Ordinals.

  • Utilizzo non convenzionale

Gli strumenti che sono stati utilizzati per arrivare a questo risultato vanno oltre quanto si pensava si potesse fare con le novità introdotte da SegWit e da Taproot. Ed è per questo un altro motivo di polemica tra appassionati e esperti.

Inscription: dove vengono conservate

Torniamo ora alle inscription per capire qualcosa di più del funzionamento tecnico di questo nuovo sistema che introduce (anche se non per la prima volta, storicamente parlando), qualcosa di simile ai NFT su Bitcoin, ricordandoci sempre che si tratta di una definizione tagliata con l’accetta e che non rispecchia completamente e pienamente il quadro di quanto sta avvenendo.

Per capire cosa sta succedendo dovremo tornare un attimo indietro, ovvero al soft fork che ha introdotto SegWit nell’ecosistema Bitcoin.

  • Che cos’è SegWit

Il nome in breve sta per Segregated Witness Consensus Layer. Altrettanto in breve possiamo dirvi che è stata una modifica in soft York al funzionamento di Bitcoin che ha permesso un utilizzo più efficiente delle risorse di Bitcoin.

Cosa è stato fatto? È stato separata la prima parte di una transazione, che contiene gli indirizzi del mittente, del destinatario e la quantità inviata dalle firme della transazione stessa, che finiscono dopo SegWit in uno spazio separato e fuori dal blocco principale.

  • Cosa succede con questa implementazione?

Accade che finisce nella parte principale del blocco una quantità minore di dati. E questo rende, in relazione, i blocchi più spaziosi.

  • La differenza con i NFT classici

Una parte della differenza è proprio qui, dato che il contenuto delle Inscription è conservato direttamente on chain.

Investire nelle Inscription su Bitcoin

I più degen stanno già cercando di lucrare su questa nuova tendenza e provando a lucrare tramite compravendita di determinate Inscription o collezioni.

Ci sono già, nel momento in cui scriviamo questa guida, almeno tre diversi marketplace, ovvero Ordswap.io e Ordx. La trazione per il momento non sembrerebbe essere granché interessante, ma tutto può cambiare nel pazzo mondo di Bitcoin, o almeno in quello di chi cerca di divertirsi alla frontiera.

Luxor ha inoltre appena acquisito OrdinalHub, forse il più strutturato dei marketplace per questo tipo di attività. A nostro avviso a meno che non sappiate cosa state facendo è di lasciar perdere l’aspetto economico di questa vicenda. Potremmo essere all’inizio di qualcosa di estremamente pioneristico oppure di qualcosa che rapidamente sparirà dai radar.

Come creare Ordinals/Inscription

Ci sono già diversi servizi che offrono la possibilità di creare le proprie Inscription in modo relativamente semplice.

  • Gamma.io

È un sito internet che ci permette di caricare immagini o testi che vogliamo trasformare in Inscription. Ci basterà visitare il sito, caricare l’immagine o il testo, pagare i costi di transazione su rete Bitcoin in aggiunta alle commissioni del servizio e il gioco sarà fatto. Dovremo anche indicare l’indirizzo di ricezione della nostra Inscription.

QUANTO COSTA? Il costo è variabile in relazione alla velocità con la quale vogliamo entrare nel prossimo blocco e lo spazio occupato dalla nostra inscription.

  • Per i fatti vostri

Potete anche procedere per i fatti vostri senza affidarvi ad un terzo come Gamma.io. L’inventore ha messo a disposizione ord, un software da terminale che potete utilizzare liberamente (qui la pagina ufficiale). È un procedimento molto più lungo perché dovrete scaricare Bitcoin Core, allinearvi con la blockchain, installare ord, poi creare un wallet tramite Bitcoin Core e infine creare la vostra iscrizione e fare tutto a mano. Potrebbe essere una buona occasione per imparare parti del funzionamento di Bitcoin, ma l’investimento in termini di tempo è importante.

Quanto costano le Inscription?

Ci sono due tipi di considerazioni da fare sulla questione costo delle Inscription. Quando le acquistiamo da qualcun altro, il prezzo sarà quello al quale ci siamo accordati con la controparte. Per quanto riguarda invece la creazione di nostre Inscription, il prezzo dipenderà da una serie di fattori.

La risposta è: dipende
  • State competendo con altri per lo spazio nel blocco

Lo spazio nel blocco è limitato e – senza scendere in particolarità tecniche qui – è come se andasse all’asta per ogni blocco. Più proponete in pagamento ai miner, più è facile che la vostra Inscription finisca inserita nel prossimo blocco.

  • Dipende anche dal grado di congestione della rete Bitcoin

Quando si fa fatica a riempire i blocchi perché la domanda – costituita dalle transazioni – è poca, si può far iscrivere a costi ovviamente più bassi. Quando c’è congestione (e questa c’è stata quasi sempre praticamente dall’avvio di queste operazioni), i prezzi salgono. Mentre stiamo scrivendo questa guida iscrivere un’immagine da 180KB costerebbe, per un’iscrizione rapida, circa 20$. I prezzi però non sono da prendere a riferimento perché possono cambiare anche rapidamente.

Le preoccupazioni principali causate dalle Inscription

Ci sono state diverse polemiche e diverse preoccupazioni, alcune fondate altre meno, riguardo i possibili sviluppi futuri di questo utilizzo del network di Bitcoin.

  • Incremento dei requisiti per un full node

I blocchi che contengono Inscription tendono ad essere più corposi e dunque fanno aumentare le dimensioni della blockchain in modo considerevole. Questo crea due tipi di problemi: da un lato avremo bisogno in futuro di dischi più grandi per avere la copia completa della blockchain, dall’altro c’è bisogno maggiore banda per ricevere i nuovi blocchi. La polemica è oggettivamente fondata, dato che uno degli argomenti per il mantenimento della taglia dei blocchi su determinate grandezze deriva proprio da questa preoccupazione.

  • Competizione per lo spazio con le transazioni monetarie

Lo spazio all’interno dei blocchi è finito, in senso economico scarso. La domanda di spazio delle Inscription è direttamente in competizione con quella per le normali transazioni monetarie. Chi vorrà effettuare transazioni classiche su Bitcoin dovrà confrontarsi con la fame di blockspace di questa nuova trovata. Qui il dibattito è sicuramente più acceso, tra super free marketers che ritengono comunque corretto che si vada all’asta per lo spazio dei blocchi e chi ritiene che dovrebbero essere preferite le transazioni economiche, che avrebbero in un certo senso la preferenza su un network che è nato come monetario.

Alcune delle preoccupazioni sono più che legittime
  • Materiale illegale

Da quello più banale coperto da Copyright a casi più gravi come quello del materiale pedopornografico. La preoccupazione è concreta me è anche un po’ tardiva, dato che ci sarebbe già materiale illegale sulla blockchain da prima dell’arrivo delle Inscription.

Meglio scegliere Bitcoin o Ethereum per i propri NFT?

Non esiste una risposta univoca e una parte di questa scelta dipenderà sicuramente dai vostri atteggiamenti nei confronti della natura di Bitcoin e del suo network.

  • NFT su Ethereum molto più popolari

I NFT sono molto più popolari e sviluppati su Ethereum e questo non dovrebbe essere una sorpresa per nessuno. Parliamo di una realtà più grande, più utilizzata e dove si sono sviluppati i progetti più ricchi di questo mondo.

  • Su Bitcoin… eterni?

Il fatto che siano iscritti direttamente on chain è un’attrattiva non da poco, anche tenendo conto del maggior prestigio di Bitcoin, in questo senso, rispetto a Ethereum.

  • Difficile prevedere il futuro di quanto accadrà alle Inscription

Difficile prevedere oggi se questo tipo di iscrizioni avranno un futuro. Qualcuno della vecchia guardia di Bitcoin ha già fatto intendere di essere disponibile ad una revisione di quanto permette l’iscrizione sulla blockchain. Altri si dicono più aperti, ma non è detto che questo sia possibile in eterno. Certo, questo potrebbe rendere i pezzi già forgiati… più preziosi. Ma siamo nel campo della speculazione pura.

  • La questione “morale”

Almeno una parte del popolo di Bitcoin ha atteggiamenti ai limiti del religioso nei confronti di BTC e del suo network ed è dunque comprensibile che vi si integrino anche delle scelte di carattere morale. C’è chi fa notare che ingolfare la rete di Bitcoin con immagini rende più difficoltoso e costoso fare operazioni di trasferimento monetario, che sono poi più richieste da chi ne ha effettivamente bisogno. Per quanto sia pienamente permesso dal protocollo, qualcuno potrebbe fare delle considerazioni di questo tipo.

Opinioni e recensioni su Bitcoin Ordinals / Inscriptions

Il tema è stato uno dei più caldamente dibattuti da tempo – a memoria di chi vi scrive almeno dalla decisione di integrare o meno Taproot. Raccoglieremo qui qualche opinione sul tema fornendovi per quanto possibile materiale per orientarvi in questa ennesima questione che è nata all’interno della community.

Vecchie guerre che si spacciano per nuove

Opinioni su Inscription e Ordinals degli esperti o opinion leader del mondo Bitcoin (e non)

E anche di quelli in aperto contrasto con lo zoccolo maxi, che poi è il più attivo e vocale su questa vicenda, come sulle altre.

  • Casey Rodarmor, l’inventore

Si dice appassionato di Bitcoin, nemico dello stato e convinto del fatto che $BTC sia moneta solida, anzi, la più solida. E così respinge le critiche di chi lo sta accusando di aver corrotto il protocollo.

Ci sono due livelli: ordinals e inscriptions. Gli ordinal sono una convenzione alla quale tutti possono partecipare. […]

E più avanti specificatamente sulle Inscription

Mi aspetto che le Inscriptions saranno sempre un utilizzo marginale del blockspace di Bitcoin.

  • Adam Back

Uno dei primi Bitcoiner e anche leader di Blockstream. Non è granché morbido sulla questione. Qui riportiamo uno dei pareri che ha immediatamente espresso su Twitter.

“Non possiamo fermarli”, vero! Bitcoin è progettato per resistere alla censura. Questo però non ci impedisce di commentare moderatamente sull’incredibile spreco e sulla stupidità dell’encoding. Fate qualcosa di efficiente, altrimenti si tratterà di un’altra cosa utile solo per sprecare spazio.

  • Bitcoin is Saving

Uno degli account più seguiti nello spazio Bitcoin non ci è andato morbido.

Le persone marginalizzate nei paesi in via di sviluppo dovranno pagare di più per far girare i loro nodi Bitcoin e inviare transazioni perché i bianchi ricchi e privilegiati vogliono scrivere disegni in JPEG sulla blockchain come status symbol. Solo perché puoi, non vuol dire che dovresti farlo.

  • Udi Wertheimer

Per chi non lo conoscesse è uno dei personaggi più divisivi e anche uno di quelli maggiormente bersaglio delle critiche dei maxi. Sta cavalcando – come prevedibile – il tema anche a scopo di far arrabbiare qualche pezzo grosso. Suo è il progetto Taproot Wizards, per molti divertente, per molti altri un affronto irricevibile.

Gli artisti delle inscription devono acquisire blockspace di Bitcoin – l’elemento più scarso conosciuto all’uomo – e modellarlo nella creazione della loro visione. Limiti stretti creano una bellezza irresistibile.

L’opinione di Criptovaluta.it su Ordinals e Inscription

Come tutte le questioni su Bitcoin che accendono discussioni così accese, ci sono diversi punti di vista che devono essere tenuti in considerazione per esprimere un’opinione.

L’interesse che questo nuovo modo di approcciarsi a Bitcoin ha riscosso è sicuramente un buon segno e – almeno da questo lato – si può essere contenti per chi si avvicinerà per la prima volta a Bitcoin grazie a questo nuovo modo di utilizzarlo. Permangono questioni sull’opportunità di occupare spazio nei blocchi con questo tipo di iniziative, che poggiano su una convenzione e che avranno degli effetti sui costi di transazione e anche sulla gestione dei nodi, in particolare per chi ha meno risorse.

Riteniamo inoltre che almeno una parte delle discussioni sia in realtà animata da vecchie ruggini mai risolte tra i diversi gruppi che ruotano intorno al pianeta Bitcoin. Vecchie ruggini che purtroppo riemergono in ogni discussione intorno al protocollo e che non sono granché edificanti per quelli che vi partecipano, da entrambi i lati. Niente di nuovo comunque sotto il sole di Bitcoin: i toni sono sempre questi e qualcuno ci avrà fatto l’abitudine, altri si allontaneranno stanchi da certi toni violenti, altri ancora cavalcheranno la situazione per allargare il proprio metaforico esercito di follower.

Conclusioni

I più amati e i più odiati. Da tempo non si aveva un argomento così divisivo per il mondo Bitcoin e forse questo è segno – per quanto costoso – di vitalità del protocollo e di quanto ci gira dentro e intorno.

Bitcoin non morirà per Ordinals e Inscription e chi è ragionevolmente preoccupato dall’effetto sulle dimensioni dei blocchi e quindi della blockchain/timechain dovrà forse farsene una ragione – o dare il via alle tante iniziative nelle quali i bitcoiner hanno dimostrato di avere un grande cuore e di essere disposti a spendere anche di tasca loro per permettere a chi non può di avere il proprio nodo e/o il proprio accesso al cuore di questo protocollo.

FAQ – Domande e Risposte comuni su Ordinals e Inscriptions

Cos’è Ordinals su Bitcoin?

Ordinals è una convenzione con la quale possiamo riconoscere ogni singolo satoshi sulla rete di Bitcoin e attribuirgli anche un livello di rarità. Non è inerente il funziomento del protocollo e ha sbloccato la possibilità di avere una sorta di NFT su Bitcoin

Cosa sono le Inscriptions su Bitcoin?

Sono immagini o altro tipo di contenuto che può essere caricato direttamente sulla chain di Bitcoin e utilizzato come se si trattasse di NFT. Il controllo di tali NFT si basa sulla convenzione introdotta da Ordinals.

Inscriptions e Ordinals permettono la presenza di NFT su Bitcoin?

Dipende dai punti di vista. Si tratta di una convenzione di nuova concezione. Anche l’inventore della convenzione non ama però il termine NFT e preferisce parlare di artefatti digitali.

Conviene investire sulle Inscriptions?

C’è grande entusiasmo almeno da parte di un sotto-gruppo di appassionati per questa novità. Investire è però molto rischioso e il nostro consiglio è di prestare la massima attenzione a quanto sta accadendo, senza investire senza pensare.

È vero che le Inscriptions creano problemi alla sostenibilità di Bitcoin sul medio e lungo periodo?

In molti hanno evidenziato l’aumento di dimensioni della timechain di Bitcoin che potrebbe conseguire da un utilizzo importante di questa tecnologia. Questo renderebbe più esoso far girare un nodo completo.

Gianluca Grossi

Caporedattore ed analista economico. È divulgatore per blockchain, Bitcoin e criptovalute in generale. Solida formazione tecnica, si occupa del comparto dal 2015. Detenzioni: Bitcoin, Ethereum.

Vedi Commenti

  • Mi sembra quasi inutile dire che faccio parte degli adepti della setta religiosa di bitcoin e che di certo questo non è stato inventato per scambiarsi figurine e francobolli tra bambini.
    C'è da dire che comunque la struttura dimostra al mondo che qualsiasi cosa fanno le piccole e insignificanti chain che orbitano attorno a bitcoin, bitcoin può farlo meglio.

    Detto questo faccio un doveroso inchino al maestro Grossi.
    Ho letto questo articolo in uno stato di estasi è stato come se Einstein in persona spiegasse per filo e per segno come funziona l' universo.

    TU! che hai letto questo articolo, lascia che ti dica che non l'hai letto nel modo corretto.
    Vai in una stanza silenziosa, con la luce soffusa, inginocchiati, bene, ora rileggi l' articolo!

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    • Sempre troppo buono Giorgio!

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      • Non buono, giusto!

        Ah! Gente!

        Visto che Gianluca non lo fa lo faccio io.....vi siete già iscritti al settimanale edito da Gianluca Grossi?......
        Dai dai su, CRYPTORAMA....cercatelo e iscrivetevi.....

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      • E ti dico un' altra cosa.
        Quando sono entrato nel mondo del lavoro tanti anni fa, quelli che erano i capi mi prendevano quasi letteralmente a pedate nel sedere, a molti di loro devo comunque rispetto perché mi hanno insegnato tutto quello che so nel mio campo, ma soddisfazioni personali zero, una volta era così.
        Ora il capo sono io, e non per questo devo per forza essere come i miei vecchi capi.
        A chi è bravo bisogna dirlo, a chi deve imparare si deve insegnare, fidati che quando mi arrabbio sono un diavolo.
        Il rispetto ce lo si guadagna, non è dovuto.

        E soprattutto a chi fa un buon lavoro bisogna dirglielo, ditelo cazzo, bravo hai fatto un buon lavoro.

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  • Auguriamo alla comunità di bitcoin di riuscire a liberarsi di questa infezione prima che essa uccida l'intera catena.

    Anche legalmente parlando, basterebbe che un provocatore mettesse un'immagine pedopornografica sulla catena e ogni singolo nodo avrebbe quell'immagine sul proprio hard disk... vi lasciamo immaginare come finirebbe ad un controllo delle forze dell'ordine in casa di un qualunque possessore di nodo bitcoin. Stampa e media ne andranno pazzi, vediamo già i titoli: "bitcoin è usato per scambiarsi materiale osceno"
    Ovviamente un simile sistema non è scalabile, quindi gli nft sulle altre chain possono dormire sogni tranquilli. Viceversa la rete btc sarà sempre più lenta e costosa da usare.

    Il Sommo ed il Protocollo hanno già affrontato questi problemi: la risposta sono stati 5 anni di aggiornamenti, layer2, client, testnet e molto altro. Ciò ha richiesto una efficiente rete di programmatori, tester, supporter e appassionati. Ma il tutto è stato fatto, ed anzi ci sono almeno altri 3 anni di road map già scritti.

    Questo lavoro non è possibile sulla rete bitcoin per miliardi di motivi diversi. Queste inscription alla fine non sono qualcosa di voluto, ma qualcosa che è capitato. I satoshi non sono più tutti uguali tra loro. La rete non ospita più solo transazioni, ma anche bloatware (spazzatura). Come chi scrive il proprio nome sul tronco di un albero.

    Forse riuscirete a bloccare l'infezione in tempo. Forse no. Vi auguriamo di cuore di riuscirci.
    Per quel che conta, il nostro parere è: fate fare a bitcoin quello per cui è nato. Queste inscription sono un bug: come tale, correggetelo.
    Quello degli nft (chiamatelo come volete) non è un mare in cui potete nuotare.

    Auguri

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