Le cose del mondo prendono una direzione anche a causa delle presone nei ruoli apicali, nei ruoli di comando. E saranno in pochi tra voi a contestare il fatto che chi guida la Banca Mondiale possa quantomeno indirizzare qualche umore. Bene, c’è un nuovo mega-direttore dell’istituto e, neanche a dirlo, si è espresso in toni non edificanti verso Bitcoin.
La cosa che più colpisce però non è questo – Bitcoin ha nemici potenti in tutto il mondo. A stupire è il fatto che quanto contestato da Ajay Banga è diverso da quello che sentiamo di solito – e possibilmente ancora più sbagliato.
Quello che invece non stupisce è che ormai Bitcoin ha la pellaccia dura, in grado di proteggerlo anche quando suoi nemici giurati prendono il potere. Possiamo investire su $BTC anche con eToro – qui puoi trovare il conto gratuito per testare in demo tutte le funzioni – con un broker con elevati standard di sicurezza, dotato di licenze per operare in Europa e che ci permette di accedere anche al trading automatico. Bastano 100$ di investimento per passare poi al conto reale.
È morto il re, viva il re! E sempre abbasso Bitcoin
La storia è sempre la stessa. Cambiano le facce, cambiano i governatori, ma di Bitcoin nessuno ne parla bene, almeno ai piani alti delle principali istituzioni mondiali. Questa volta il teatro è quello della Banca Mondiale, dove è fresco di nomina a direttore Ajay Banga, fino a poco fa CEO di Mastercard, società di pagamenti che pure ha avuto qualche importante avventura nel mondo delle blockchain. Andando a scavare a ritroso nelle dichiarazioni di quello che oggi è il presidente di un’istituzione tanto prestigiosa, siamo riusciti a recuperare un vecchio intervento su Bitcoin e crypto.
Credo che la criptovaluta sia spazzatura. L’idea di una valuta anonimizzata, prodotta dalle persone che devono fare mining, il cui valore può variare enormemente – secondo me non è come dovrebbero essere i mezzi di scambio per essere considerati come tali.
Aggiungendo poco dopo:
Non c’è prevedibilità e non c’è trasparenza.
Ed è questa forse la parte del commento di Ajay Banga che più ci ha sorpreso, in particolare se dovessimo considerarlo come valido anche per Bitcoin.
Bitcoin è estremamente prevedibile: sapete quanti ne verranno emessi per ogni blocco da qui al secolo prossimo. Mai una moneta aveva avuto una politica monetaria così prevedibile. Mai un mezzo di scambio utilizzato dall’uomo aveva avuto un percorso predefinito così nei minimi termini.
Passiamo poi alla trasparenza: il codice di Bitcoin è aperto per tutti. Tutti possono verificarlo, tutti conoscono i metodi di governance, tutti sanno esattamente cosa sta succedendo in qualunque momento. E quindi anche questa critica, in particolare da chi siamo sicuri sia in grado di comprendere certi argomenti, ci sembra un minimo fuori asse.
Niente paura: Bitcoin è nato per resistere anche a questo
Per quanto certe parole da una persona importante come il nuovo governatore della World Bank possano destare qualche preoccupazione, vi invitiamo a rimanere calmi. Bitcoin è nato proprio per avere un sistema monetario distribuito che può ignorare cosa dicono i governatori della Banca Mondiale, del Fondo Monetario Internazionale, di questa o di quella Banca Centrale.
Per Ajay Banga è spazzatura? Ce ne faremo una ragione. Oggi Bitcoin arriva dove la sua ex-azienda, Mastercard, non arriva. Perché alla fin fine degli ultimi interessa poco, in particolare se non possono permettersi certe commissioni e di entrare in banca ed essere trattate da esseri umani. Bitcoin, in particolare sotto questo punto di vista, apre le sue porte a tutti. E forse è proprio questo che fa paura. Altro che spazzatura. Nel nostro Podcast su Bitcoin, che trovi in questa pagina, abbiamo fissato qualche punto sulla questione trasparenza e… sul funzionamento di BTC.