AGGIORNAMENTO: Avevamo avanzato i nostri dubbi già oggi. Ora è arrivata la SMENTITA di VISA. Criptovaluta.it colpisce ancora.
Visa e Mastercard via dalle cripto? Il pezzo pubblicato da Reuters, almeno per chi si ferma al titolo, potrebbe far intendere questo, anche se poi andando a spulciare tra le dichiarazioni effettivamente raccolte dall’agenzia emerge qualcosa di molto diverso. No, non si tratta di una ritirata, ma con ogni probabilità di una reazione – difensiva – ai recenti attacchi che sono arrivati dal regolatore e da chi dovrebbe farne le veci in termini di sanzioni.
Sì, il momento è duro, o meglio è il momento di massima aggressività da parte di Gary Gensler e della sua SEC e questo sta già avendo degli effetti nei confronti del posizionamento di diversi intermediari che si stavano avvicinando al mondo cripto.
La notizia comunque è stata presa dai mercati per quello che è. E possiamo investire sul mercato cripto ormai coriaceo anche davanti al FUD con FP Markets – qui trovi anche un conto demo per fare trading di prova – per un intermediario che consente di accedere ad un’ottima piattaforma di Social Trading anche per copiare i più bravi e che per chi è in grado di fare da solo mette a disposizione MetaTrader 4 e MetaTrader 5, insieme a Trading Central per i segnali operativi.
Visa e Mastercard via dalle cripto? La (non) notizia di Reuters
Tutti sono corsi a ribattere la notizia pubblicata da Reuters, una delle agenzie di stampa più importanti al mondo ma anche una con un certo gusto per il FUD quando si parla di criptovalute o, ad esempio, di exchange. L’agenzia ha infatti raccolto la testimonianza di un non meglio precisato portavoce di VISA che avrebbe affermato:
I recenti fallimenti di alto profilo sono un promemoria importante del fatot ch abbiamo ancora tanta strada da fare prima che le cripto diventino parte dei pagamenti mainstream e dei servizi finanziari.
Qualcosa che non dice in realtà nulla dei futuri progetti di VISA, né tantomeno di quelli di Mastercard, con la seconda azienda che si è comunque espressa tramite comunicato:
I nostri sforzi continuano a concentrarsi sulla tecnologia blockchain sottostante e come questa possa essere applicata per risolvere problemi e costruire sistemi più efficienti.
Non è chiaro a cosa si riferisca poi Reuters quando parla di lanci di prodotti crypto che sarebbero stati rimandati da parte delle due aziende leader del settore dei pagamenti.
L’incertezza percepita arriva dal regolatore
O meglio dall’assenza di una politica chiara almeno negli USA, con SEC che ormai da qualche tempo sta provando a fare caccia grossa approfittando di certi vuoti normativi. Sul tema, sempre in una testimonianza raccolta da Reuters, è intervenuto anche Thomas Hayes di Great Hill Capital
Non possono e non dovrebbero muoversi fino a quando non ci sarà un framework di regole chiaro. I ritardi non sono attribuibili al loro core business. Sono relativi ad un quadro di incertezza regolamentare per le cripto e per un interesse che è in calo sul breve periodo.
Incertezza che è poi quella che impone a Kraken di pagare certe multe, ad altri operatori di fuggire dagli USA, a BUSD di chiudere in fretta e furia e a tanti altri di subire angherie di un’agenzia governativa che certi poteri in realtà non ha.
Sempre da ridere comunque il mantra della Blockchain non Bitcoin altrimenti noto come La Blockchain Fa Cose infilato dentro.