Economia

Inflazione: cos’è? Significato e Guida Facile

Cos'è e come si calcola l'inflazione? Guida facile per capire l'inflazione e come
2 anni fa
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L’inflazione, un aumento prolungato e generale dei prezzi, è un fenomeno che non solo ci tocca nel portafoglio, ma che ha degli effetti importanti anche sui movimenti sui mercati. Sia direttamente, sia perché un’inflazione lontana dal target del 2% che tutte o quasi le banche centrali adottano impone misure di politica monetaria molto forti.

Misure che a loro volta hanno un impatto sui mercato in un ciclo quasi infinito di azione e reazione. In questa guida economica di Criptovaluta.it parleremo proprio di inflazione, di che tipo di reazioni può innescare sui mercati e di come muoversi in un contesto di alta inflazione come quello che stiamo vivendo e, per momenti forse migliori, in contesti di bassa inflazione.

IN BREVE:

  • È l’aumento dei prezzi di beni e servizi, in via generale.
  • Le banche centrali di tutto il mondo cercano di mantenerla intorno al 2% annuo
  • È importante per le decisioni di politica monetaria

Che cos’è l’inflazione?

Qualunque libro di economia vi dirà che l’inflazione è:

L’aumento del livello generale dei prezzi per i beni e per i servizi.

Una definizione sufficientemente chiara che però merita comunque un approfondimento per capire di cosa abbiamo effettivamente davanti e del perché è importante per lo scenario economico e anche per prendere posizione correttamente sui mercati.

L’inflazione come aumento generale dei prezzi
  • Un aumento generale del livello dei prezzi

Per parlare di inflazione dobbiamo avere un aumento generale e significativo dei prezzi distribuito su un largo numero di beni o servizi. Difficilmente si potrà parlare di inflazione se aumenterà solo il prezzo di un determinato bene o servizio. Per questo motivo – come vederemo nelle tipologie di misurazioni utilizzate dagli enti di statistica – si cerca di misurarla tenendo conto di panieri che rappresentino più o meno gli acquisti della popolazione media.

  • Aumento rispetto a cosa?

Rispetto al periodo precedente. In genere si calcola sull’anno, anche se insieme ai dati dell’inflazione sui 12 mesi vengono anche forniti quelli mese su mese, in genere meno rilevanti.

  • Che tipo di beni o servizi?

In realtà, data l’importanza del fattore prezzo per tutta l’economia, le banche centrali e gli enti di statistica tengono conto sia dell’inflazione generale per i consumatori, sia a parte di altri indici che ad esempio calcolano l’inflazione core (vedremo dopo di cosa si tratta) o dell’inflazione per i produttori. Anche se tendenzialmente questi diversi indici procedono nella stessa direzione, raccontano tre storie diverse e forniscono ciascuno degli insight, dei punti di vista diversi sull’andamento dell’economia.

  • Troppa o troppo poca?

L’opinione generale delle banche centrali è che l’inflazione è un fattore positivo di crescita, a patto che rimanga sotto controllo e al di sotto di una certa percentuale. La totalità delle banche centrali delle economie sviluppate puntano ad avere un tasso di inflazione vicino al 2%. La storia di come si sia arrivati a questo obiettivo ha quasi dell’incredibile e avremo modo di parlarne in modo più dettagliato all’interno di questo speciale.

  • Un fenomeno monetario?

Tra gli appassionati di Bitcoin sono molto popolari teorie vicine alla cosiddetta scuola Austriaca. Qualcuno è vicino invece alle posizioni di Milton Friedman e in pochi invece guardano ad altre spiegazioni dell’inflazione. Noi per completezza le riporteremo tutte, così da permettere ai nostri lettori di farsi un’idea su quanto la scienza economica ha prodotto in relazione a questo fenomeno.

  • Politiche monetarie

Il mantenimento dell’inflazione vicino al 2% è uno dei due obiettivi principali di quasi tutte le Banche Centrali. Nel caso in cui ci si dovesse discostare significativamente dal target o obiettivo, le banche centrali attivano diversi strumenti di politica monetaria per cercare di tornare, nel più breve tempo possibile, vicini al target. Questi strumenti di politica monetaria hanno degli effetti importanti sui mercati. Capire questi effetti è importante anche per gli investitori in Bitcoin e criptovalute.

  • I due indici più importanti

I due indici più importanti per l’inflazione sono il CPIConsumer Price Index (l’indice dei prezzi per i consumatori) – e in misura minore il PI, che è invece il Producer Price Index, ovvero l’indice dei prezzi per i produttori.

Entrambi questi indici sono utilizzati dagli analisti e dalle banche centrali per cercare di prevedere gli andamenti dei mercati e, nel secondo caso, di scegliere le politiche monetarie (principalmente tassi, ma non solo) per tornare presto al target.

Le diverse tipologie di inflazione

Esiste una definizione – anche piuttosto chiara – dell’inflazione. Tuttavia chi segue già i mercati finanziari si sarà già incontrato con diverse definizioni e sigle.

Ci sono diversi indici interessanti che riguardano l’inflazione

CPI o indice dei prezzi al consumo

È la misurazione più importante dell’inflazione e come è facilmente desumibile dal nome, si occupa di realizzare una media della crescita dei prezzi su un paniere il più possibile rappresentativo della generalità dei beni e servizi che sono presenti sui mercati.

  • La formula per calcolare il CPI

Calcolare il CPI è di una banalità disarmante, anche per chi non ha grandi conoscenze matematiche.

VALORE PANIERE PREZZI ATTUALI / VALORE PANIERE PREZZI 1 ANNO FA

  • Il paniere

Qui invece entrano in gioco le prime complicazioni. I dati sull’inflazione sono emessi, economia nazionale per economia nazionale, da diversi enti e istituzioni che si occupano di statistica. Dato che non è possibile rilevare i prezzi di ogni singolo bene o servizio in tutta la nazione, si sceglie un paniere, una sorta di carrello della spesa che dovrebbe, sempre con una percentuale di errore statistico, rappresentare quanto le famiglie e gli individui acquistano.

La composizione di questo paniere viene aggiornata periodicamente e il numero di beni e servizi che vengono campionati può essere più o meno vasto. Negli USA nel paniere di BLS finiscono 94.000 prezzi. Istat, che si occupa di calcolare l’inflazione in Italia, ne utilizza meno ma comunque aggiorna anno per anno la composizione dello stesso, tenendo anche conto del cambiamento delle preferenze degli italiani.

  • Critiche sulla composizione del paniere

L’inflazione è anche politica, nel senso che è tema dibattuto tra le diverse forze del parlamento e dagli opinion maker. In un contesto del genere l’inflazione diventa tema di dibattito acceso s in molti contestano periodicamente la composizione del paniere stesso e i rilievi delle agenzie che si occupano del calcolo dell’inflazione stessa, spesso legate a doppio filo al governo o allo stato. Sono critiche talvolta giustificate, per quanto inutili per il discorso che stiamo facendo all’interno di questa guida.

Core CPI o inflazione Core

È un valore del quale si è tornati a parlare più frequentemente negli ultimi mesi, caratterizzati da un’inflazione molto alta. Possiamo considerare l’inflazione Core come un sotto-insieme della CPI classica che abbiamo visto sopra e può essere interessante per capire cosa sta avvenendo nella cosiddetta economia reale.

  • Un sottoinsieme

L’inflazione Core viene calcolata partendo dalla CPI, dalla quale vengono eliminati i prezzi di alimentari e dell’energia. Questo perché i prezzi, soprattutto nel secondo caso, sono piuttosto volatili e tendono a falsare il rilievo dell’inflazione stessa.

  • Perché se ne parla molto adesso?

Perché in Europa (in misura maggiore) e anche negli USA l’ultima ondata inflativa è stata spinta anche da prezzi energetici fuori controllo. Espungendo i prezzi dell’energia dal calcolo possiamo avere un indice più interessante per capire cosa sta avvenendo al netto del problema energetico, che è anche un problema geo-politico e che dipende da decisioni altrettanto politiche, come quelle prese dall’OPEC.

  • Utile per un raffronto

L’inflazione Core rimane molto utile: possiamo confrontare l’andamento mese per mese della CPI e poi della Core per capire cosa sta avvenendo effettivamente sul mercato dei beni e dei servizi. È un valore al quale guardano con sempre maggiore convinzione anche le banche centrali, in particolare nelle fasi come quella che stiamo attraversando in questo periodo.

PPI o inflazione per i produttori

Se ne parla meno, almeno sulla stampa generalista, ma è un altro angolo dal quale guardare ai prezzi per cercare di desumere come si muoverà l’economia e anche quanto faranno le banche centrali.

  • Prezzi all’ingrosso

Il PPI è un indice dei prezzi che rileva non le vendite al dettaglio, ma quelle del produttore e dunque all’ingrosso. Anche questo indice viene pubblicato mensilmente ed è un buon sistema per capire come si stanno muovendo i prezzi.

  • Per valutare le forze che stanno muovendo i prezzi

Il PPI è utile anche perché ci permette di capire in modo più chiaro cos’è che sta muovendo effettivamente i prezzi anche per il consumatore. È vitale, inoltre, per valutare come si stanno comportando le diverse industrie.

Il calcolo viene effettuato su un paniere statistico di beni
  • Differenze rilevanti per il paniere

Ci sono poi, almeno negli USA, delle differenze importanti in termini di composizione del paniere per il PPI. Il caso più tipico è l’assenza dal PPI dei costi per le abitazioni e più in generale per avere un tetto sopra la testa. Sempre negli USA il PPI tiene conto maggiormente dei costi sanitari, dato che traccia i prezzi all’output e non quanto pagano direttamente i consumatori finali, con una parte di queste prestazioni che sono rimborsate da assicurazioni o da interventi del settore pubblico.

Perché il dato sull’inflazione è importante?

Abbiamo capito in poche righe quali sono i dati più interessanti che fanno parte della famiglia dell’inflazione. Ora è il momento invece di capire perché tali dati sono considerati così importanti e perché tutti gli analisti e gli investitori li attendono, mese dopo mese, anche per prendere decisioni sui prossimi movimenti.

NOTA BENE: anche se tendiamo a pensare Bitcoin e criptovalute come esterni al mondo della finanza e dell’economia classica, in realtà l’inflazione è importante anche per questo tipo di mercati.

Il target dell’inflazione: le banche centrali

Le banche centrali di tutto il mondo esistono anche per mantenere il livello dei prezzi più o meno stabile. Il target, l’obiettivo che tutte inseguono è quello del 2%. Una quantità in realtà arbitraria è che è stata scelta a catena da tutte le banche centrali perché bassa, ma lontana dallo zero. La decisione in questo senso stupirà coloro i quali non hanno mai seguito da vicino questo tipo di vicende.

  • Evitare la deflazione

Ovvero un decremento dei prezzi. Questo è, almeno da una certa economia moderna, ritenuta essere la iattura prima da evitare. E per evitare che si vada sotto lo zero il target è stabilito ad una certa distanza di sicurezza dallo zero.

  • Evitare un’inflazione che possa auto-alimentarsi

L’inflazione ha effetti disastrosi sulle economie e quindi è bene operare affinché non diventa carburante di se stessa. Anche qui con calcoli spannometrici si è deciso che intorno al 2% si potesse vivere piuttosto tranquilli senza grosse preoccupazioni in tal senso.

  • Una spinta al consumo?

Sapendo che si insegue un target vicino al 2%, qualcuno pensa che il grande pubblico sia ormai abituato a denaro che si svaluta anche piuttosto rapidamente. E che dunque decida di consumare più di quanto farebbe in un’economia con prezzi costanti. Si tratta di considerazioni che però poco attengono al motivo dello studio di oggi e che lasceremo così, come input anche per i vostri commenti.

Le banche centrali inseguono il target dell’inflazione

Le banche centrali hanno una serie importante di strumenti che permette loro di avere impatto, sebbene con un certo ritardo, sull’inflazione. L’insieme di questi strumenti va sotto il nome di politica monetaria.

  • Tassi di interesse

Lo strumento principalmente utilizzato dalle banche centrali per ridurre l’inflazione è agire sui tassi di interesse e conseguentemente sulla crescita dell’economia. Tassi più alti hanno un effetto recessivo sull’economia e tendenzialmente portano giù i prezzi.

Viceversa, tassi di interesse più bassi hanno effetto stimolante sull’economia, con la conseguenza di portare più in alto i prezzi. L’inflazione è un termometro che dice alle banche centrali quanto possono muoversi con i tassi.

Il target del 2%: mantra o grandezza scientifica?
  • Operazioni sul mercato

Che prevedono l’acquisto sul mercato secondario di titoli di debito pubblico con l’obiettivo di abbassarne il rendimento e dunque agire di nuovo sui tassi circolanti. Al contrario, quando la banca centrale si libera di titoli , ha effetto esattamente opposto.

I mercati amano inflazione bassa e tassi bassi

La condizione ideale nel vuoto pneumatico per i mercati di rischio, insieme all’interno del quale possiamo far rientrare anche le criptovalute e Bitcoin, è quello di un’inflazione bassa e di tassi altrettanto bassi.

Questo permette di dormire sonni tranquilli in relazione alle possibili mosse future delle banche centrali, tiene lontano lo spauracchio della recessione e in genere genera sprint importanti sui mercati finanziari. Il periodo tra 2009 e 2023 è sufficientemente ampio per permettervi di valutare la relazione tra gli andamenti di mercato e mosse delle banche centrali.

L’importanza delle aspettative sull’inflazione

Parliamo di mercati e parliamo dunque anche di aspettative. I mercati non aspettano supini che vengano comunicati i dati relativi all’inflazione, ma formano le proprie aspettative e si comportano come se il dato rappresentato dalle aspettative sia reale… fino all’uscita del dato vero.

Cosa vuol dire questo? Vuol dire che all’uscita dei dati dell’inflazione i mercati si muoveranno in relazione a ciò che si aspettavano. In genere se l’inflazione è più alta delle aspettative e siamo sopra il target, i mercati fiutano la possibilità di mosse più restrittive da parte delle banche centrali e dunque scendono.

Al contrario, quando i dati sull’inflazione sono più bassi e siamo in avvicinamento al target del 2%, i mercati in genere brindano e accolgono i nuovi dati con buone corse. Questo almeno per quanto riguarda i movimenti di breve periodo dei mercati – azionari, cripto, derivati, di rischio – in avvicinamento dei dati sull’inflazione.

Social, Siti e Forum per studiare l’inflazione

Tutti i dati sull’inflazione delle economie principali vengono diffusi su base mensile. Basta seguire un buon calendario economiconoi ve lo forniamo gratis tutti i giorni sul nostro canale Telegram – per rimanere sempre aggiornati sulle principali uscite di questo dato.

Per chi invece volesse vederci chiaro sia in termini di inflazione sia su come questa è composta, su come sono stati rilevati i dati e sulla composizione dei panieri elenchiamo i siti delle principali istituzioni in tal senso.

Inflazione Italia

Su questa pagina vengono pubblicati tutti i dati più importanti dell’inflazione in Italia. Prezzi al consumo, indici dei prezzi, fiducia consumatori e imprese e altri tipi di rilievi anche sul paniere dei prezzi.

Inflazione USA

È l’agenzia USA che si occupa di rilievi statistici ufficiali. Troveremo i dati, la ripartizione dell’inflazione per comparto e altri dati di carattere statistico per lo studio e anche per formulare qualche previsione.

Inflazione Unione Europea

Questa pagina viene periodicamente aggiornata con gli ultimi dati sull’inflazione in area Euro e rimane il più importante dei siti – curato da Eurostat – per seguire l’inflazione complessiva nei paesi che compongono l’Unione.

Opinioni e considerazioni finali

L’inflazione rimane una delle grandezze economiche più importanti di cui tenere conto tanto se si investe, quanto se si vuole capire cosa sta avvenendo all’economia. Senza seguire molto da vicino questi dati, specialmente in prossimità della loro pubblicazione, rimane quasi impossibile operare correttamente sul mercato.

In questa guida abbiamo indicato come seguire il dato, come interpretarlo e i tipi di effetti che questo dato ha sui mercati, anche di Bitcoin e criptovalute. I commenti e il nostro canale Telegram sono sempre aperti per chiarimenti, per ulteriori approfondimenti e per qualunque tipo di richiesta potresti avere per i nostri specialisti.

FAQ – Inflazione: domande e risposte comuni

Che cos’è l’inflazione?

L’inflazione è l’aumento generale e sostenuto dei prezzi. È il valore che calcola di quanto sono aumentati i prezzi durante il mese o durante l’anno.

Quanti tipi di inflazione esistono?

Ne esistono diversi. I più importanti rilevati dagli enti di statistica sono la CPI che è l’inflazione dei prezzi per i consumatori, la PPI, che è l’inflazione all’ingrosso e l’inflazione Core che è la PPI senza i prezzi energetici e alimentari.

L’inflazione ha impatto anche su Bitcoin e cripto?

Assolutamente sì, perché in base all’inflazione vengono adottate decisioni di politica monetaria che hanno un grande impatto su tutti i mercati finanziari.

Ogni quanto vengono pubblicati i dati sull’inflazione?

Ogni mese da tutte le principali economie. Un buon calendario economico può aiutarti a tenere traccia di tutti i dati sull’inflazione che vengono pubblicati mese per mese.

Quali sono le cause di spostamento dell’inflazione?

Ci sono diverse teorie a riguardo, da quella dell’eccesso di domanda, del difetto dell’offerta, a quelle dei monetaristi o anche della scuola austriaca.

Gianluca Grossi

Caporedattore ed analista economico. È divulgatore per blockchain, Bitcoin e criptovalute in generale. Solida formazione tecnica, si occupa del comparto dal 2015. Detenzioni: Bitcoin, Ethereum.

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