Le quotazioni di Ethereum (ETH) sono incastrate da venerdì scorso, 3 marzo, in un range molto stretto di oscillazione, contenuto fra 1547.34 e 1587.56. Sin dal 21 gennaio scorso la crypto sta conservando un’impostazione rialzista, ancora legittimata da una serie consecutiva di minimi e massimi crescenti. Ciononostante, durante quest’arco temporale il trend è stato sottoposto a due forti scossoni al ribasso, rispettivamente del -14.45% e del -11.27%, il più recente dei quali terminato proprio sui minimi del 3 marzo.
Un grafico storico a candele mensili è sufficiente a riassumere con estrema chiarezza lo scenario tecnico che si sta parlando davanti alla valuta. Il dato tecnico di maggior rilievo è la presenza di ben 4 minimi mensili, che si che si erano formati fra maggio 2021 e maggio 2022 nella strettissima area compresa tra 1732 e 1701.
Tale area corrispondeva al “vecchio” supporto di medio-lungo termine, sfondato al ribasso solo a giugno del 2022 e, da allora, mai più recuperato con chiusure mensili. A febbraio è stato registrato il quarto tentativo in otto mesi di superamento consolidato dei 1732.00 ma, anche in questa occasione, il mercato è stato respinto da una presenza di venditori evidentemente massiccia.
Nonostante questo ennesimo fallimento, non ci sono – da un punto di vista tecnico – le condizioni per considerare esaurito il trend rialzista. Rispetto alla nostra analisi più recente, che risaliva al 27 febbraio, i prezzi sono scesi fino a 1547.44, mettendo direttamente alla prova la tenuta del supporto principale a 1550.00/1558.00.
Il livello non è mai stato forato da chiusure su grafico a 30 minuti. E’ però comunque indispensabile rivedere la disposizione dei supporti, con riferimento alle prossime 5-10 giornate. Dobbiamo infatti rilevare che, già da venerdì scorso, l’oscillazione si è compressa a contatto con il vecchio supporto, senza che ancora sia scattata una reazione vera e propria.
Attualmente i compratori sono concentrati fra 1541.50/53.50 e fra 1493.50/1503.00. Si tratta dei nuovi livelli di supporto, punti di probabile reazione in caso di ulteriori arretramenti durante la settimana in corso. Il periodo dovrebbe peraltro essere favorevole ad un ritorno di interesse da parte degli acquirenti, anche grazie all’ormai imminente aggiornamento dell’intero sistema Ethereum, di cui abbiamo parlato oggi con un approfondimento.
Giova inoltre ricordare che Ethereum è tuttora la seconda criptovaluta più capitalizzata a livello globale e, al pari di Bitcoin, è considerato da tutti gli investitori istituzionali come una primissima scelta nell’ambito degli asset digitali. Anche di questo ci siamo occupati recentemente, a seguito delle dichiarazioni di David Duong di Coinbase.
Pur conservando un’impostazione rialzista a 5-10 giornate, dobbiamo ridimensionare le proiezioni rispetto a quanto preventivato alla fine di febbraio. Il target principale è attualmente posizionato a quota 1794.00. Sulla strada per tale livello è posto un primo obiettivo intermedio a 1717. 50. Il target principale coincide anche con una zona di test, da cui sarà necessario attendere la formazione di segnali dai prezzi, prima di aggiornare l’analisi. Si potrebbero, infatti, verificare le condizioni per un successivo arretramento.
L’intero scenario tecnico descritto poggia sulla tenuta del supporto principale. In caso di violazione di quota 1493.50, con una chiusura su grafico a 30 minuti, dovremmo preventivare un aumento della pressione ribassista che ci costringerebbe a spostare l’attenzione sui supporti più bassi. Questi ultimi sono posizionati a quota 1425.50-1433.00 e quota 1375.00. ETH si può facilmente scambiare su tutti i migliori Exchange mondiali.
Umano, il Protocollo non “tentenna” mai, ricordalo. Se sembra fermo è solo perchè vuol fare uscire allo scoperto gli short e annientarli in un sol colpo.
Furbo il Protocollo, e ancor di più il Sommo, suo Creatore e Nostra Guida.
Ah, “vicerè” facciamo finta di non averlo proprio letto.
Lunga vita al Sommo Vitalik e al Protocollo. Ogni resistenza è futile. Sarete tutti un nostro layer2.
D’accordissimo con Lord Eth, è il mercato che tentenna, distratto attualmente da fattori esterni che impediscono a ETH di raggiungere il vero valore che merita. Mettere sul piatto d’argento il progetto ETH ad investitori di fama mondiale è come dare perle ai porci, perchè non ne hanno ancora afferrato le incredibili potenziali e le opportunità di investimento, hanno il paraocchi e si limitano a constatare l’aumento della domanda dovuta secondo loro alle operazioni speculative di breve periodo ma non anno ancora capito che la tecnologia di ETH non ha nulla a che vedere con qualsiasi altra cosa sia esistita prima. Buona giornata