Si è conclusa con un buon successo l’asta dei primi NFT, o inscription se preferite, targati Yuga Labs e iscritti sulla blockchain di Bitcoin. Un successo forse telefonato, nel senso che non ci si sarebbe aspettati nulla di meno da Yuga Labs, che gestisce già importanti progetti come Bored Ape Yacht Club, su rete però Ethereum.
Il successo è segnalato in modo piuttosto inequivocabile da quanto è stato raccolto per la prima tornata di TwelveFold: 16,5 milioni di dollari circa in controvalore in Bitcoin, segno che l’interesse c’è, probabilmente ci sarà e che dovranno farci i conti anche coloro i quali non sembrano essere molto d’accordo su questa modalità di utilizzo della chain di Bitcoin.
Per altri invece si tratterà di un veicolo importante per avvicinare tanti insospettabili a BTC, cosa che potrebbe avere anche dei risvolti interessanti sul prezzo di $BTC. Possiamo investire su Bitcoin anche in modo direttamente speculativo con FP Markets – vai qui per ottenere un conto gratuito per testare TUTTO GRATIS – intermediario che ci offre strumenti avanzati per l’analisi e anche per essere immediatamente operativi. È qui infatti che troviamo MetaTrader 4 e MetaTrader 5, il servizio di segnali Trading Central e anche il Social Trading per chi vuole copiare i più bravi.
Gli ingredienti per l’incubo, almeno per qualcuno, ci sono tutti. Yuga Labs, il gruppo forse più famoso e conosciuto nello spazio NFT ha portato a termine la prima asta per l’altrettanto prima collezione di Inscription su Bitcoin del proprio brand. Come era più che doveroso aspettarsi si è trattato di un enorme successo, dato che i primi pezzi sono andati via per complessivamente 735 Bitcoin per acquistare suddette Inscription. Un numero forse oltre anche le più rosee previsioni di chi ha ben presente la forza commerciale di Yuga Labs e che aprono a diversi interrogativi per il futuro tanto di breve quanto di lungo periodo.
Non sarà sicuramente quest’asta andata decisamente bene a far cambiare idea a chi era fermamente convinto ieri dell’inutilità se non della dannosità delle Inscription. Le argomentazioni portate a sostegno di questa tesi non hanno nulla a che vedere con il successo o meno di queste operazioni.
Per quelli di cui sopra c’è una brutta notizia: dato il successo dell’operazione aumenteranno gli emuli e probabilmente uscirà rinforzato il proposito di Yuga Labs di creare collezioni premium proprio su Bitcoin. Cosa che, almeno dal punto di vista di chi vorrebbe vedere le inscription sparire, non è sicuramente un bene.
NB: qui trovi la nostra guida a Ordinals e Inscription se vuoi saperne di più sul funzionamento di questa nuova “tecnologia”.
Difficile a dirsi per ora. I costi sono relativamente alti e personalmente chi vi scrive dubita che possa mai diventare facile per tanti progetti spazzatura scriversi sulla chain di Bitcoin. Dato però il successo di questa prima iniziativa di Yuga Labs è più che lecito aspettarsi che anche altri gestori e creator di un certo successo possano tentare la sortita.
Il fenomeno sicuramente non riuscirà a mantenere sul lunghissimo periodo l’attenzione che ha oggi – letteralmente alle stelle – ma da qui a pensare che sparirà a breve… ce ne passa.
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Il problema nel mondo crypto è sempre lo stesso: c'è troppa gente che ha molti soldi (fatti early) e non ha problemi a pagare 2 btc per un jpeg. Il fenomeno del collezionismo del resto non lo hanno certo inventato le blockchain, è un tarlo di voi esseri umani che affonda le sue radici nella notte dei tempi.
Sicuramente le inscription non sono per tutti, ma c'è comunque gente più che a sufficienza per mettere in ginocchio la vostra chain per come la vediamo noi (e gli speculatori non sono ancora arrivati...)
Il tempo ci darà comunque una risposta.
Lunga vita al Sommo Vitalik e al Protocollo. Ogni resistenza è futile. Sarete tutti un nostro layer2.