Axa Investment Managers, divisione della compagnia assicurativa francese, si è registrata come operatore cripto a Parigi, in ossequio alle nuove norme introdotte dai transalpini. Un grande nome che contribuirà, con ogni probabilità, alla normalizzazione del mondo crypto e blockchain.
Un passo necessario per chi vorrà operare da intermediario, anche nella gestione di capitali e segno inequivocabile dell’interesse fattivo (e già attivo) di certi grandi nomi in Francia come nel più ampio panorama europeo. Tutto questo mentre in Italia, purtroppo, si rimane al palo.
Una notizia eccellente per tutto il comparto che pur sta soffrendo le paturnie di Federal Reserve e della possibilità che ci siano rialzi di tassi più concreti alla prossima tornata del FOMC. Possiamo organizzarci per investire ricorrendo ai servizi di piattaforme che siano di qualità e sicure. FP Markets – qui puoi ottenere anche un esclusivo CONTO DEMO GRATIS – intermediario di livello professionale che incorpora MetaTrader, Social Trading per la copia dei più bravi e anche i servizi di segnali di Trading Central. Servizi dei quali potrete fare a meno seguendo il nostro canale Telegram dove condividiamo ogni giorno segnali sulle cripto.
Il gruppo è AXA e tutti dovreste conoscerlo perché è molto attivo nel nostro paese. Il dove è la Francia, paese che quello di origine del gruppo. Il cosa è la registrazione come intermediario e gestore di investimenti terzi in Bitcoin e criptovalute. Il perché è l’ossequio alle nuove norme nate in Francia che faranno da ponte fino a quando si avrà un quadro europeo con il MiCA.
E sì, è una notizia importante perché coinvolge un grandissimo gruppo degli investimenti e perché segnala come in Francia si stia facendo molto di più che altrove in Europa, Italia compresa. Un’Italia che non può che impallidire al confronto con i cugini d’oltralpe, dato che almeno dalle nostre parti gestori e intermediari di un certo stampo non sembrano volerne proprio sapere.
Un segnale di scossa anche per l’Italia? Ne dubitiamo fortemente, anche perché è da tempo che anche società cripto d’oltreoceano hanno indicato nella Francia l’interlocutore privilegiato all’interno dell’Unione Europea, complici anche interessi governativi e statali che, almeno da queste parti e in altre parti d’Europa sembrerebbero essere mancati.
Nulla, il gruppo è già attivo nel mondo cripto e, nonostante il bear market, ha deciso di confermare la sua presenza in questo spazio. Necessaria per la crescita del mondo crypto? Probabilmente no, ma è comunque segno del fatto che l’Europa anche sotto questo aspetto vada non a due, ma forse a tre velocità.
Nel frattempo, per chi fosse ancora interessato ai destini d’Italia, i capitali fuggono altrove, i gestori incassano laute commissioni lontani da Roma e Milano e chi vuole investire per conto proprio si trova anche ad affrontare un’ordalia a causa di banche poco propense a lasciar perdere i propri clienti nella scelta degli asset da acquistare.
Il distacco accumulato è tanto. E di possibilità di recupero noi non ne vediamo molte. E voi? Cosa ne pensate?
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AXA vede lontano anche per quel che riguarda le sue obbligazioni che attualmente si trovano sotto il nominale per chi volesse acquistare ora rappresentano una buona opportunità. Ma l'operazione migliore l'ha fatta quando è uscita da Monte dei Paschi, infatti il titolo AXA al CAC40 è schizzato alle stelle lasciando la palla al piede a noi italiani, non dimentichiamoci che siamo stati noi a salvare l'ormai "Morte" dei paschi di Siena su diktat di Monti. Stando all'articolo è un segnale che molti gruppi internazionali si stanno muovendo in anticipo sui progetti cripto nonostante la FED e altre Banche Centrali non stiano ancora collaborando ma cerchino come sempre di pilotare i mercati. Buona giornata