Il tema delle regole, almeno negli USA, è tornato prepotentemente alla ribalta. E per quanto tutti o quasi si concentrino su Bitcoin, a sedere al confine tra quello che sappiamo e quello che non sappiamo è Ethereum, il secondo network per capitalizzazione di mercato e anche quello che più di frequente viene discusso. Se per Bitcoin nessuno ha dubbi sul suo status di commodity, per Ethereum le cose si stanno facendo più complicate.
Quanto complicate? In realtà i mercati sono relativamente in grado di offrire buone risposte, o buoni termometri della preoccupazione. E la risposta, almeno per ora, è che le paturnie e le mattane di Gary Gensler facciano paura davvero a pochi.
Chi vuole operare su Ethereum può trovarlo anche su FP Markets – vai qui per ottenere un conto gratis di PROVA – intermediario con all’attivo servizi di prima fascia. MetaTrader 4 e 5 per i trader più esperti e anche l’opportunità di fare trading automatico in copia con il Social Trading già incluso.
Ne abbiamo parlato in una recente puntata del nostro Podcast, analizzando però la questione dall’ottica generale di tutto ciò che non è Bitcoin. E dato il pomeriggio di relativa calma sui mercati cogliamo l’occasione per guardare a Ethereum dal lato della regolamentazione USA. Con una doverosa premessa: in uno dei tanti deliri di onnipotenza recenti, Gary Gensler di SEC ha avanzato dubbi sulla natura di Ethereum: potrebbe essere un titolo di investimento o una security che dir si voglia. E questo potrebbe causare problemi alle magnifiche sorti e progressive del protocollo.
Prima però di lanciarci giù da una rupe metaforica, chiudere tutte le posizioni e mai più avvicinarci a $ETH è bene spiegare cosa sta succedendo e quali siano i pericoli effettivi.
Gary Gensler può dire quello che vuole. L’ultima parola non è la sua, ma dei tribunali USA. E non sempre i tribunali USA danno ragione a SEC. Anzi, proprio poco fa l’agenzia ha incassato una sonora sconfitta. Quindi per quanto si possa ritenere Gary Gensler una sorta di mostro biblico con il quale fare i conti prima o poi, non è detto che alle sue dichiarazioni segua poi la realtà.
Sentiamo in tanti riferirsi all’offerta di acquisto iniziale di Ethereum, che a diversi analisti sembra troppo vicina ad un’offerta di titoli finanziari. La cosa è ormai morta e sepolta sotto gli strati di diverse ere geo-criptiche e non potrà più essere riportata in superficie.
In realtà a solleticare le fantasie di Gary Gensler è il recente passaggio di Ethereum alla Proof of Stake. Perché questo potrebbe configurare impresa comune, uno dei criteri dell’Howey Test. Anche se qualcuno sembrerebbe filare come discorso (sì, diversi sono lobbisti pro-Bitcoin a Washington, ma sul tema torneremo un’altra volta), la cosa difficilmente terrebbe in tribunale. Perché? Perché quanto conferito in staking rimane comunque separato, non è impresa comune e non prevede il lavoro di terzi affinché cresca di valore. Quello che sospettiamo è che se Gary Gensler non ha già agito, è perché è esso stesso conscio del poco spazio che ha a disposizione, legalmente parlando.
Negli ultimi anni ne abbiamo visti diversi nascere, crescere e poi quasi sempre morire. Anche a questo giro, con la carica di Solana, di Aptos e di tanti altri sembra che di assassini non ce ne siano. Questo per quanto più lento e più costoso sia transare su Ethereum.
Certo, c’è chi sta facendo bene – vedi gli ultimi accordi Avalanche, così come c’è chi sembrerebbe avere prospettive molto interessanti. Ma da qui a pensare che in un certo spazio cripto Ethereum diventi irrilevante… ce ne passa.
E la speranza che hanno in molti di un intervento a gamba tesa di Gary Gensler è in realtà la speranza di far fuori un concorrente. Ma siamo sicuri che siano al riparo? Nel caso di Bitcoin sì, ma negli altri? enza dimenticare che almeno una parte della lobby per Ethereum security a Washington ha degli interessi economici chiari nella vicenda, che forse sarebbe il caso di analizzare una volta per tutte.
Tutti temono il crack Ethereum. Ma in realtà l'interesse - dei grandi investitori -…
Un grande risultato per XRP, che viene spinta dalle dimissioni di Gary Gensler. Che…
Schwab afferma ingresso nel mondo crypto e Bitcoin. Si attende cambio regole.
Ripple vola del 30% dopo le dimissioni di Gary Gensler, raggiungendo 1,50 USD. Resistenze…
La situazione aggiornata del nostro crypto portafoglio. Questa guida è stata realizzata nel 2021…
Tutti temono il crack Ethereum. Ma in realtà l'interesse - dei grandi investitori -…
Polkadot registra un rialzo del 53% a novembre, ma resta in uno scenario bearish…
Un grande risultato per XRP, che viene spinta dalle dimissioni di Gary Gensler. Che…
...il mercato è per ora a direzione degli istituzionali. Ma c'è davvero da avere…
Vedi Commenti
Si sente poco parlare di Callisto CLO, un fork di Ethereum, gestito da Dexaran, questa Coin lontano dai riflettori ha ormai costituito un bel ecosistema, permette di mettere in staking non solo CLO ma anche Soy, un token e altri ne stanno arrivando... Particolarità di questa Coin sono gli Smart contract inattaccabili, certificati da società esterne e il fatto che non si segnalano hack né è la riprova....
Il Protocollo ormai è ovunque. Troppe società lo usano per costruire il proprio layer2, troppe aziende -anche quotate in borsa- hanno creato profondi legami con la sua natura, fino a dipenderne in buona parte; intere nazioni iniziano ad usarlo a proprio vantaggio. L'umano Gary non è scemo, la scoppola che s'è preso oggi (con tanto di giudice che ancora un po' lo citava per nome e cognome pregandolo di smettere di fare azioni irrazionali) gli ha ben fatto capire che è meglio non provare a farla troppo fuori dal vaso. E anche se il Protocollo fosse dichiarato security in America... cambierebbe qualcosina per i retail americani, poco per gli istituzionali americani; nel resto del mondo invece non cambierebbe una fava. Continuiamo a dormire sonni tranquilli, in poche parole.
Lunga vita al Sommo Vitalik e al Protocollo. Ogni resistenza è futile. Sarete tutti un nostro layer2.
ma il problema è che un organo come la SEC anche se magari non è il suo campo specifico può assolutamente mettere nei guai qualsiasi tipo di criptovaluta a, partire da bitcoin fino all'ultima Coin dell'ultimo minuto..cioè ormai con XRP quanti anni sono che si va avanti? quasi 3 anni? e ogni 2 secondi sembra che il dibattimento sia agli sgoccioli... invece siamo ancora qui...ripeto se la SEC si impunta un cavillo lo trova... e ti inchioda per anni... anche se magari la SEC ha torto...e se disgraziatamente XRP perde la causa saranno sempre più problemi per tutti...almeno finché non ci saranno paletti sicuri.. leggi soprattutto chiare su tutto il comparto..quando leggo che bitcoin dovrebbe essere al sicuro... ethereum dovrebbe essere al sicuro prenderei tutto con le pinze perché parliamoci chiaro in questo momento le criptovalute è come se avessero l'occhio di Sauron puntato addosso...
ALGORAND SARÀ IL FUTURO DELLA BLOCKCHAIN