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Governo USA blocca accordo Binance Voyager | Clienti a SECCO!

Un giudice da l'OK. Il Dipartimento di Giustizia diventa arma del governo contro Binance e cripto. L'assurda situazione del caso Voyager.
2 anni fa
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Sul mondo crypto si sta consumando una battaglia politica – e per quanto si possa avere fiducia nel sistema e nella separazione dei poteri, c’è da discutere senza peli sulla lingua di quanto sta accadendo dall’altra parte dell’oceano. Dopo che il giudice, qualche giorno va, aveva acconsentito alla vendita di Voyager a Binance, è infatti arrivato il ricorso congiunto del Dipartimento della Giustizia e del New York Department of Financial Services.

Cosa vuol dire il ricorso? Vuol dire che si contesta la decisione del giudice di dare l’ok per la vendita degli asset di Voyager e dell’intera attività a Binance US, vendita che è stata approvata dal 97% dei clienti di Voyager, che tramite questa operazione avrebbero recuperato una quantità considerevole di denaro. Una situazione ai limiti del fantascientifico, che andremo ad analizzare anche per capire che tipo di guerra si sta combattendo negli USA.

Nonostante questi attacchi perpendicolari, il mondo cripto tiene su livelli di prezzo che in pochi avrebbero immaginato dopo la crisi di alcune banche, di diversi exchange, dopo un tasso target del 6% negli USA e tanto altro che sta avvenendo in questi giorni. Possiamo comunque investire in entrambi i versi, sia LONG che SHORT con FP Marketsvai qui per ottenere un conto virtuale gratuito – intermediario che ci offre diverse cripto a listino e tutti gli strumenti migliori per investire. Abbiamo il Social Trading per copiare i più bravi e anche MetaTrader 4 e MetaTrader 5 per fare per conto nostro.

DOJ e NYDFS contro Binance.US – ricorso sull’acquisizione

La situazione comincia ad avere del paradossale. Da un lato abbiamo migliaia di ex-clienti di Voyager che hanno i loro fondi bloccati e che avevano valutato, 97 su 100, positivo l’accordo con Binance, che avrebbe acquisito la società e rimborsato una somma vicina ai 75 centesimi sul dollaro. Tutti d’accordo, tant’è che il giudice aveva dato l’OK attaccando al contempo il comportamento di SEC, che aveva avanzato accuse prive di fondamento verso l’exchange, ritardando così il debito ristoro di chi aveva perso tanto denaro nel fallimento di Voyager.

Una situazione ai limiti del paranormale

Il governo USA è però un mostro con teste plurime e non si è dato per vinto. In barba alle pur puntuali raccomandazioni del giudice che sta seguendo il Chapter 11 di Voyager, ha deciso di appellare la decisione tramite il Dipartimento di Giustizia e tramite un’autorità statale di stesso colore politico, ovvero lo Stato di New York.

Cosa viene contestato? Che il soggetto che sta acquisendo – e cioè Binance US – potrebbe essere in violazione delle leggi sui titoli finanziari. In altre parole gli viene contestato – anche se insinuato è forse verbo più adatto – che avrebbe potuto violare leggi e non che le abbia violate.

Un impianto che starebbe in piedi solo se si prendesse per buona l’analisi di SEC, e cioè che tutti o quasi i crypto asset siano in realtà dei titoli finanziari. Cosa che non è stata ancora dimostrata in un tribunale e che non ha ancora visto l’intervento del Congresso. Anzi, cosa che è stata dibattuta proprio ieri, con gli umori di certi politici (che oggi sono maggioranza) che non sembrano essere ben disposti verso questo atteggiamento di SEC.

Ipocrisia politica allo stato puro

Spiace dare un giudizio così tranchant, ma sarebbe il caso per una volta di partire dalla realtà e dalle possibili conseguenze di un atto del genere. Il governo USA vuole vincere per questione di principio, ignorando che l’unica alternativa alla vendita a Binance US apparirebbe essere oggi quella della liquidazione di Voyager.

Liquidazione che varrebbe molto meno della somma che Binance sarebbe disposta ad investire. E questo vuol dire minori ritorni per quei clienti che hanno perso denaro nel fallimento di Voyager.

Andrebbe anche bene, se non fosse che SEC e il governo USA in carica hanno sempre coperto paturnie, aggressioni e mattane nei confronti del mondo crypto con il velo della protezione dei consumatori. Consumatori che, in questo caso, se fosse il governo USA a prevalere perderebbero quasi tutto. A voi il giudizio.

Gianluca Grossi

Caporedattore ed analista economico. È divulgatore per blockchain, Bitcoin e criptovalute in generale. Solida formazione tecnica, si occupa del comparto dal 2015. Detenzioni: Bitcoin, Ethereum.

Vedi Commenti

  • Avranno pestato i piedi a qualcuno del Governo nello scandalo FTX o semplicemente la finanza ha paura delle crypto valute?🤔

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  • il paese del liberismo sta diventando giorno per giorno come la vecchia unione sovietica.

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