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Grande banca passa a Bitcoin e crypto | Licenza in Lussemburgo!

Mentre negli USA è caccia alle streghe, Bitcoin e crypto trovano ospitalità in Europa. Standard Chartered ottiene licenza in Lussemburgo.
2 anni fa
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Se negli USA è manovra di accerchiamento intorno alle banche che vogliono offrire servizi crypto e Bitcoin oppure servizi alle società che operano in questo settore, in Europa pare che le cose si stiano muovendo diversamente. E si stanno muovendo diversamente anche grazie all’impegno di qualche paese membro, in questo caso il Lussemburgo.

È notizia di poche ore fa infatti la licenza ottenuta da Zodia, che è controllata da Standard Chartered, in Lussemburgo, cosa che gli permetterà di iniziare ad offrire servizi nell’UE in termini di custodia e anche di scambio. Tutto questo mentre il gruppo starebbe cercando, senza aspettare il MiCA, di ottenere licenze anche altrove.

Segno che non tutto è perduto e che nonostante la manovra negli USA ci sono molti spunti in altre parti del mondo. Spunti sul quale si potrà puntare, anche investendo sul dip, con eTorovai qui per ottenere il tuo conto gratuito di prova – intermediario che offre un conto demo gratuito con capitale virtuale per testare tutto il necessario prima di fare le prime mosse sul mercato. Abbiamo anche il CopyTrader per copiare i più bravi e per spiare ogni loro mossa sul mercato. Questo intermediario offre anche CFD e dunque short su tutte le criptovalute supportate.

Banche su Bitcoin, almeno in Europa

Se negli USA la situazione è ai limiti della caccia alle streghe, in Europa sembra che le cose siano pronte ad andare diversamente. A salire in cattedra è Standard Chartered, che tramite una sua controllata ha ottenuto licenza in Lussemburgo come VASP, ovvero come operatore di virtual asset – o in altre e più comprensibili parole, criptovalute. Farà da custode per bitcoin e per altri asset del comparto, cosa che per quanto possa essere ridotta come impatto diretto sul mercato, lascia intendere che le cose in Europa si stiano facendo diversamente.

Cosa intendiamo? Partiamo da quello che è successo. Il gruppo ha ottenuto una licenza in Lussemburgo che gli permetterà di offrire servizi avanzati di custodia e altro – e si è detta già impegnata per portare a casa licenze simili in altri paesi dell’Unione. Una procedura che sarebbe durata solo 8 mesi, contro invece le lamentele dei colleghi americani che, pur quando solidi operatori bancari, hanno enormi difficoltà ad approcciare le autorità.

OK in Lussemburgo!

Un segnale forte, in attesa di un MiCA che dovrebbe riportare un po’ di ordine almeno a livello istituzionale, lasciando spazio a chi vorrà operare secondo le regole. Regole di cui Bitcoin non ha sicuramente bisogno (ha già regole sue), ma alle quali gli operatori, anche bancari, anelano per poter operare senza il pericolo di ritorsioni da parte del regolatore.

Europa guida per le crypto?

Senza esagerare. La concentrazione di attacchi verso il mondo crypto da parte degli USA non rende l’Europa magicamente il continente del Bengodi. Molte delle norme contenute nel MiCA sono, almeno ad avviso di chi vi scrive, decisamente e inutilmente restrittive.

Ci vuole poco, per intenderci, per fare peggio di quanto stiano facendo gli USA in questi giorni. Ma anche lì la nottata passerà. E vedere Bitcoin in quota 20.000$ in mezzo ad un panico generale per il mondo cripto e non solo (c’entrano anche le banche classiche) è forse il buon segno che in pochi sono in grado di cogliere.

Gianluca Grossi

Caporedattore ed analista economico. È divulgatore per blockchain, Bitcoin e criptovalute in generale. Solida formazione tecnica, si occupa del comparto dal 2015. Detenzioni: Bitcoin, Ethereum.

Vedi Commenti

  • dubito fortemente, l'europa è a tutti gli effetti una colonia degli stati uniti e in tutti i casi scomodi (obblighi vaccinali, abolizione contante, auto elettriche, ecc.) fa da battistrada, da esperimento sociale.
    per servire i padroni siamo pronti a calpestare le nostre carte costituzionali e fare harakiri della nostra economia. le vicende pandemiche e belliche dovrebbero aver insegnato qualcosa. la nostra autonomia politica è nulla, quella diplomatica totalmente idem. gli interessi economici del padrone prevalgono su ogni altra considerazione.
    la distruzione del nordstream è stata a tutti gli effetti un atto di guerra contro la germania, ma pare che in quel paese abbiano fatto orecchie da mercante.
    basterà un fischio dell'amministrazione USA e vedrete che l'EU bannerà le cripto.

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