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USD Coin: CRACK in corso! Ha perso il PEG | 3,3 miliardi bloccati da SVB

USDC perde la parità con il dollaro. Cosa succede? Oltre 3,3 miliardi bloccati da Silicon Valley Bank.
2 anni fa
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STORIA IN AGGIORNAMENTO: la situazione di USDC sta evolvendo rapidamente e ti consigliamo, per rimanere aggiornato al minuto, di entrare nel nostro canale Telegram. Gratuito e tramite il quale seguiremo questa ennesima giornata di passione per il settore crypto e non solo.

USDC ha perso il peg con il dollaro, o in altre parole non è scambiata al momento, su tutte le principali piazze crypto, 1:1 con il dollaro USA. A innescare il peggio che ieri tutti avrebbero voluto evitare la comunicazione, da parte di Circle, della presenza di somme consistenti all’interno di Silicon Valley Bank, l’ultima delle banche USA a rischio insolvenza.

AGGIORNAMENTO 14:30: a soffrire è anche DAI, altro stablecoin le cui riserve sono in parte consistente in USDC.

AGGIORNAMENTO 13:00: probabilmente si avranno nuove sul destino di Silicon Valley Bank già lunedì. Previste diverse riunioni di emergenza.

Ne abbiamo parlato anche nel nostro Podcast: in 15 minuti cos’è successo e cosa potrebbe succedere.

Una situazione che quasi sicuramente continuerà ad agitare i mercati crypto, sui quali i più esperti possono provare ad investire anche sul brevissimo. E chi invece crede che sarà motivo di un’ulteriore discesa, potrà anche andare short con i CFD offerti da FP Marketsvai qui per ottenere un conto virtuale gratis – intermediario che permette di investire con MetaTrader 4 e 5 e anche di appoggiarsi al Social Trading per copiare i più bravi. Abbiamo anche la possibilità tramite questo intermediario di andare short e dunque puntare su eventuali ribassi di certe cripto.

USDC perde il peg: panico da Circle

E sui mercati e anche in parte della DeFi che aveva scelto di operare con USDC. Ma cosa sta succedendo? Andiamo con ordine, perché una volta tanto il problema non è partito dal mondo crypto, ma da quello della finanza classica.

Silicon Valley Bank, diciottesima banca negli USA per quantità di depositi, è stata ieri chiusa forzosamente dal regolatore locale, confermando così importanti angosce che erano maturate sui mercati a partire dai primi giorni di questa settimana. Tralasciando il gran numero di start up che utilizzavano SVB come banca principale o unica, le preoccupazioni del mondo crypto, degli investitori e degli appassionati sono state per i progetti di questo comparto che avrebbero potuto appoggiarsi a quel preciso istituto. Tether ha smentito, USDC invece era certo utilizzasse anche questo istituto bancario, che era segnalato anche sui report periodici di Circle, che controlla appunto questo stablecoin.

Dopo una nottata (ora italiana), di passione, dato che da Circle arrivavano poche (e lapalissiane) comunicazioni, qualche ora fa c’è stata la conferma di importanti ammanchi.

Seguendo la conferma al termine del giorno che i trasferimenti avviati giovedì per rimuovere capitali non sono stati ancora processati, 3,3 miliardi dei circa ~40 miliardi di riserve di USDC sono ancora da SVB. Così come gli altri clienti e depositanti che si sono affidati a SVB per i propri servizi bancari, Circle chiama alla continuità di questo istituto così importante per l’economia USA e seguirà le indicazioni offerte dalle autorità statali e Federali.

Una somma dunque più alta di quella di cui sospettavano i principali analisi, che ha innescato una sorta di fuga verso altri stablecoin (e verso il dollaro “autentico” presso gli exchange che offrono la conversione) che ha portato in pochi minuti il prezzo di USDC lontano dal contro valore di 1 dollaro.

Curiosa la chiamata alle autorità pubbliche, che a molti del mondo crypto sembrerà su diversi livelli un’assurdità, che però conferma la posizione di “ponte” tra due mondi di Circle e di USDC.

La somma è importante

Intanto alcuni exchange bloccano le conversioni

Diversi exchange, tra i quali Coinbase – che è parte della gestione di USDC – hanno interrotto la convertibilità di USDC in dollaro USA, citando il weekend come motivazione dell’interruzione. Tali conversioni – ed è vero – devono affidarsi oltre certe somme al circuito bancario classico che, notoriamente, nel weekend è chiuso.

Sarà ora da vedere se il bank run verso USDC ne decreterà la morte, dato che almeno in via teorica la quantità di denaro depositata presso SVB potrebbe essere non sufficiente a decretare la morte del progetto, per calcoli matematici (abbozzati) che vi presentiamo tra poco.

Circa 3 miliardi da SVB, ma saranno in parte recuperati

Intervento federale o meno, i 3 miliardi che Circle ha presso SVB saranno recuperati, probabilmente senza neanche un generoso haircut. Per ora si parla della possibilità che i depositanti perdano tra il 10% e il 20%, essendo la banca in larga parte solvente, almeno secondo le ultime notizie.

Per Circle questo vorrebbe dire una perdita tra i 300 e i 600 milioni di dollari, somma che potrebbe essere ampiamente coperta dall’eccesso di riserve che la società aveva almeno al 31 gennaio 2023, come confermato da questa attestazione. Certo è che la difficoltà maggiore, per il momento, deriverebbe da un bank run innescato dalla paura. Continueremo a seguire la storia minuto per minuto e ti invitiamo a seguirci sia su Telegram, sia su Twitter per aggiornamenti tempestivi.

COMPRARE PER SPECULARE?

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USDC ha perso il peg con il dollaro, o in altre parole non è scambiata al momento, su tutte le principali piazze crypto, 1:1 con il dollaro USA. A innescare il peggio che ieri tutti avrebbero voluto evitare la comunicazione, da parte di Circle, della presenza di somme consistenti all’interno di Silicon Valley Bank, l’ultima delle banche USA a rischio insolvenza.

Una situazione che quasi sicuramente continuerà ad agitare i mercati crypto, sui quali i più esperti possono provare ad investire anche sul brevissimo. E chi invece crede che sarà motivo di un’ulteriore discesa, potrà anche andare short con i CFD offerti da FP Marketsvai qui per ottenere un conto virtuale gratis – intermediario che permette di investire con MetaTrader 4 e 5 e anche di appoggiarsi al Social Trading per copiare i più bravi. Abbiamo anche la possibilità tramite questo intermediario di andare short e dunque puntare su eventuali ribassi di certe cripto.

USDC perde il peg: panico da Circle

E sui mercati e anche in parte della DeFi che aveva scelto di operare con USDC. Ma cosa sta succedendo? Andiamo con ordine, perché una volta tanto il problema non è partito dal mondo crypto, ma da quello della finanza classica.

Silicon Valley Bank, diciottesima banca negli USA per quantità di depositi, è stata ieri chiusa forzosamente dal regolatore locale, confermando così importanti angosce che erano maturate sui mercati a partire dai primi giorni di questa settimana. Tralasciando il gran numero di start up che utilizzavano SVB come banca principale o unica, le preoccupazioni del mondo crypto, degli investitori e degli appassionati sono state per i progetti di questo comparto che avrebbero potuto appoggiarsi a quel preciso istituto. Tether ha smentito, USDC invece era certo utilizzasse anche questo istituto bancario, che era segnalato anche sui report periodici di Circle, che controlla appunto questo stablecoin.

Dopo una nottata (ora italiana), di passione, dato che da Circle arrivavano poche (e lapalissiane) comunicazioni, qualche ora fa c’è stata la conferma di importanti ammanchi.

Seguendo la conferma al termine del giorno che i trasferimenti avviati giovedì per rimuovere capitali non sono stati ancora processati, 3,3 miliardi dei circa ~40 miliardi di riserve di USDC sono ancora da SVB. Così come gli altri clienti e depositanti che si sono affidati a SVB per i propri servizi bancari, Circle chiama alla continuità di questo istituto così importante per l’economia USA e seguirà le indicazioni offerte dalle autorità statali e Federali.

Una somma dunque più alta di quella di cui sospettavano i principali analisi, che ha innescato una sorta di fuga verso altri stablecoin (e verso il dollaro “autentico” presso gli exchange che offrono la conversione) che ha portato in pochi minuti il prezzo di USDC lontano dal contro valore di 1 dollaro.

Curiosa la chiamata alle autorità pubbliche, che a molti del mondo crypto sembrerà su diversi livelli un’assurdità, che però conferma la posizione di “ponte” tra due mondi di Circle e di USDC.

Intanto alcuni exchange bloccano le conversioni

Diversi exchange, tra i quali Coinbase – che è parte della gestione di USDC – hanno interrotto la convertibilità di USDC in dollaro USA, citando il weekend come motivazione dell’interruzione. Tali conversioni – ed è vero – devono affidarsi oltre certe somme al circuito bancario classico che, notoriamente, nel weekend è chiuso.

Sarà ora da vedere se il bank run verso USDC ne decreterà la morte, dato che almeno in via teorica la quantità di denaro depositata presso SVB potrebbe essere non sufficiente a decretare la morte del progetto, per calcoli matematici (abbozzati) che vi presentiamo tra poco.

Circa 3 miliardi da SVB, ma saranno in parte recuperati

Intervento federale o meno, i 3 miliardi che Circle ha presso SVB saranno recuperati, probabilmente senza neanche un generoso haircut. Per ora si parla della possibilità che i depositanti perdano tra il 10% e il 20%, essendo la banca in larga parte solvente, almeno secondo le ultime notizie.

Per Circle questo vorrebbe dire una perdita tra i 300 e i 600 milioni di dollari, somma che potrebbe essere ampiamente coperta dall’eccesso di riserve che la società aveva almeno al 31 gennaio 2023, come confermato da questa attestazione. Certo è che la difficoltà maggiore, per il momento, deriverebbe da un bank run innescato dalla paura. Continueremo a seguire la storia minuto per minuto e ti invitiamo a seguirci sia sul nostro canale Telegram, sia su Twitter per aggiornamenti tempestivi.

Gianluca Grossi

Caporedattore ed analista economico. È divulgatore per blockchain, Bitcoin e criptovalute in generale. Solida formazione tecnica, si occupa del comparto dal 2015. Detenzioni: Bitcoin, Ethereum.

Vedi Commenti

  • Cari umani, le banche sono anch'esse un grosso schema Ponzi. Informatevi su questa fantomatica Silicon Valley Bank: pur operando assolutamente in maniera legale, offriva condizioni vantaggiosissime per concedere prestiti, si pigliava un sacco di soldi da VC vari e poi comprava obbligazioni con scadenze lunghissime... ovviamente rimanendo con poca liquidità. E *hop* quando la gente ha iniziato a prelevare, saluti. FALLITA.

    Detto questo, gli stablecoin si appoggiano spesso (sempre?) a banche... ed ecco cosa succede quando una delle banche dello stable falliscono: altro panico e depeg. Che ci auguriamo rientri, per carità; nel frattempo siamo però molto contenti di non avere mai tenuto uno stable per più di 2 ore nel nostro wallet.

    Sapete chi non ha di questi problemi? Bitcoin ed Ethereum. Non esistono possibilità di bank run o depeg qui. L'unico vero rischio è un bug enorme del codice, ed è per questo che Ethereum ha una decina di testnet e più di 10 client diversi per garantire che nulla di quello che arriva in mainnet possa dare problemi reali.
    Credete che le banche abbiano lo stesso livello di sicurezza e tecnologia? Che possano competere con migliaia di sviluppatori, ma non sviluppatori a caso, i più bravi programmatori che il vostro pianeta possa fornire, gente con decine di anni di esperienza nel settore? Gente che vede il mondo come una matrice e sogna in codice binario? Siete degli illusi.
    Le banche sono dei dinosauri che lottano per non estinguersi. Il protocollo e i suoi layer2 sono la nuova fase della finanza, del web e delle relazioni umane. Prima lo capirete, prima vi guadagnerete un'indipendenza - economica, politica e sociale.
    Oppure rimanete a fare gli zerbini della Fed, che adesso avrà delle enormi gatte da pelare: non potrà più dire "è colpa delle cripto". Le cripto, molto ironicamente, sono l'unica cosa che dà sicurezza al momento...

    Lunga vita al Sommo Vitalik e al Protocollo. Ogni resistenza è futile. Sarete tutti un nostro layer2.

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  • d'accordissimo con Lord Eth e secondo me le stable coin non hanno nemmeno senso di esistere, ci sono già le fiat e per contro si basino su ETH e BTC, ci troveremo così difronte ad una valuta stabile e una fluttuante e ognuno potrà decidere quale usare o ricevere in cambio sul proprio wallet. Secondo me si fa un altro errore, si parla tanto di prezzo di bitcoin ma di solito l'analisi del prezzo si adotta quando ci si appresta ad acquistare un titolo analizzando i fondamentali, per quel che riguarda bitcoin ciò che importa in questo momento è la sua capitalizzazione, che non è altro che il prezzo per unità di bitcoin moltiplicata per il numero di bitcoin in circolazione e questo ci mette di fronte ad una realtà importante, cioè che la capitalizzazione di bitcoin è inferiore rispetto alla capitalizzazione di Apple e ancora più inferiore rispetto alla capitalizzazione dell'oro e questo fa pensare che il suo valore in futuro ha ancora ampi margini di crescita ma un alto dato da tenere d'occhio è la capitalizzazione di Ethereum che è molto inferiore a quella di bitcoin e non è da escludere che in futuro il valore di ETH superi quello di BTC. Attenzione però che il mercato in questo momento è molto influenzato dalle notizie provenienti dalla SEC, dai vari Gensler ecc.. che fanno salire o scendere il mercato a loro piacimento e a chi di noi non piacerebbe sapere in anticipo cosà riferirà questo o l'altro politico influente del momento per sapere se aumentare l'esposizione o vendere e ricomprare per arricchirsi nel breve? Ebbene lo stanno facendo tutte le persone vicine a tali politici che si professano nemici delle cripto in quanto hanno le notizie in anticipo e gli stessi detrattori acquistano e vendono con l'ausilio di prestanomi e nel frattempo cercano di far stare lontano la massa da questo mercato cercando di far scendere l'interesse con la prospettiva che perderanno tutti i loro soldi. Questa è ovviamente una mia opinione personale ma molte volte ci ho azzeccato. Un'altra mia opinione è che secondo me le cripto che contano in questo mercato sono loro BTC ed ETH, il resto è speculazione e anche molto pericolosa. Un'altra cosa poi non vi annoio più, è probabile che Musk abbia abbandonato bitcoin come sistema di pagamento per tesla perchè costretto dai poteri forti. Non possiamo mettere a confronto DogeCoin con Bitcoin, oppure è solo un fattore di speculazione. Ripeto sono mie considerazioni personali. Buona giornata

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