News

Crypto banche DECIMATE | Kraken e Coinbase SALVANO tutto?

Le crypto banche non sono più. Negli scorsi 10 giorni ne abbiamo perse quasi 3, e ne rimangono molte poche negli USA.
2 anni fa
Condividi

Banche e cripto: abbiamo un problema. Su Criptovaluta.it, ma avremmo preferito avere torto marcio, lo diciamo da un po’ che il problema sarebbe cresciuto per dimensioni e potenziale, fino a portare diversi degli intermediari a cercare disperatamente alternative quasi impossibili. Con la chiusura coatta di Signature, che era istituto importante per il circuito, le scelte per diversi exchange si fanno nulle o quasi.

USDC, come ha raccontato già il suo CEO, è riuscita ad accasarsi altrove per l’emissione del suo token stablecoin, altri invece avranno maggiore difficoltà, in particolare se negli USA non possono godere né di protezione politica né di qualche pezzo grosso ai piani alti della finanza. Una situazione che sarà una delle più importanti del 2023 e che dovrà essere risolta. La buona notizia è che potrebbero esserci delle novità a breve.

Due exchange, uno ormai in fase finale dell’operazione, l’altro ancora alle chiacchiere iniziali, si stanno impegnando in questo senso. E si tratterebbe con ogni probabilità di un’ottima notizia per tutto il comparto. Comparto che troviamo anche da FP Marketsqui puoi anche testarlo GRATIS in DEMO con CAPITALE VIRTUALE INFINITO – per un intermediario di livello professionale ma utile anche a chi sta muovendo i primi passi all’interno di questo mondo. Tra i servizi offerti da FP Markets troviamo anche un Social Trading che permette di copiare i più bravi con un click – e anche di gestire nel minuto le operazioni. Così come abbiamo anche MetaTrader 4 e MetaTrader 5, entrambe piattaforme di livello professionale.

Washington: abbiamo un problema tra crypto e banche

Qualcuno ha parlato di operazione Chokepoint 2.0, ovvero di un’articolata manovra da parte del governo federale per mettere fuori gioco le banche che offrivano servizi agli operatori crypto e per impedire che le altre cerchino di prenderne il posto. Che ci sia o meno intenzionalità, sta di fatto che nel giro di 10 giorni il mondo crypto ha perso tutte o quasi le sue banche amiche. Banche come Silvergate e Signature (chiusa ieri forzosamente dalle autorità di New York) che offrivano senza troppi problemi servizi agli exchange, così come a emittenti di stablecoin come USDC.

Ne sono rimaste pochissime. USDC è riuscita a re-indirizzarsi verso Cross River Bank, a condizioni probabilmente peggiori. E non è detto che al prossimo problema ci siano necessariamente banche del sistema classico pronte a sostituire i caduti.

È un problema? Da questo lato dell’oceano no, perché si continua ad operare, per quanto con istituti spesso non di primissima fascia (ricordate tutti il problema di Crypto.com?). Negli States invece la cosa ormai sembra essere sfuggita di mano e si dovrà provare a correre ai ripari, anche se sarà difficile.

Sì, il problema esiste

Due proposte (e mezza) sul tavolo

Chi segue Criptovaluta.it conosce già Custodia, banca che vorrebbe offrire questo tipo di servizi e che starebbe cercando di ottenere licenza bancaria da Federal Reserve. Il tutto con depositi 1:1 e senza ricorrere alla riserva frazionaria. FED però è di diverso avviso e ha ritenuto di negare la licenza in quanto non si tratterebbe di business solidi. A guardare quanto è successo alle apprezzatissime banche classiche nel corso della scorsa settimana… verrebbe un po’ da ridere, ma tant’è.

Ci sono poi in ballo certamente la banca di Kraken, ormai in dirittura d’arrivo e, almeno da quanto si vocifera su Coinbase, anche l’exchange quotato al NASDAQ ci starebbe facendo un pensierino. Piaccia o meno, probabilmente la tranquillità futura del settore passerà quasi esclusivamente da qui, almeno negli States. Economia che però vale diverse volte quella europea, almeno per i capitali di investimento.

Gianluca Grossi

Caporedattore ed analista economico. È divulgatore per blockchain, Bitcoin e criptovalute in generale. Solida formazione tecnica, si occupa del comparto dal 2015. Detenzioni: Bitcoin, Ethereum.

Vedi Commenti

  • negli USA si corre spediti verso il ban. d'altronde il dollaro è la valuta più vulnerabile del pianeta, un vecchio monarca seduto su un cumulo di immondizia. inevitabile far fuori i nemici finchè si può.

    Cancella risposta

    Lascia un commento

    L'indirizzo email non verrà pubblicato. I campi richiesti sono contrassegnati*

Lascia un commento

L'indirizzo email non verrà pubblicato. I campi richiesti sono contrassegnati*

Articoli Recenti

Bitcoin: FESTA ANNULLATA a 100.000$! Perchè? CONSOB vuole DISTRUGGERCI…

Consob lancia l'allarme: non chiedetegli soldi se il vostro investimento in Bitcoin dovesse andare…

da

Altre dimissioni da SEC: via un altro sergente anti crypto. Ecco cosa succederà ora!

Via un altro dem da SEC. Ma sono questioni personali e gravi. Ecco cosa…

da

Ripple: Il VIAGGIO CONTINUA alla FACCIA di Gary GENSLER! Ma ora può CAMBIARE TUTTO [Analisi]

Ripple vola del 30% dopo le dimissioni di Gary Gensler, raggiungendo 1,50 USD. Resistenze…

da

Migliori Crypto da Comprare e Tenere: Portafoglio Novembre 2024

La situazione aggiornata del nostro crypto portafoglio. Questa guida è stata realizzata nel 2021…

da

Ethereum: questo dato è al MASSIMO. E c’è chi chiude lo staking. Che succede? [ANALISI]

Tutti temono il crack Ethereum. Ma in realtà l'interesse - dei grandi investitori -…

da

Polkadot: TRUMP PUMP spinge forte DOT. Occasione per comprare? [ANALISI]

Polkadot registra un rialzo del 53% a novembre, ma resta in uno scenario bearish…

da