Come ampiamente previsto dai nostri analisti – qui sul nostro canale TELEGRAM GRATUITO – le notizie che arrivano dal mondo dell’intelligenza artificiale esterna al mondo blockchain avrebbero finito per spingere tutti i token che, a vario titolo, operano in questa strana intersezione. Intersezione nella quale continuano a credere in pochi tra i tecnici ma che sembrerebbe essere in grado di solleticare gli istinti (bassi o meno non importa) di tanti speculatori.
A poche ore dall’annuncio di ChatGPT 4 e anche dell’impegno di Google per l’integrazione di sistemi simili in Gmail e in Google Docs, volano sul mercato tanto $AGIX quanto altri token che sono legati a questo comparto. Noi ne abbiamo già parlato ed è il momento, di fronte all’ennesima corsa, di valutare cosa sta succedendo.
Chi vuole operare su tutti i principali token del comparto può trovarli anche da Coinbase – vai qui per ottenere un conto gratuito – per un intermediario che ci permette di investire acquistando direttamente cripto che poi possiamo anche spostare sui nostri wallet privati, aumentandone la sicurezza.
Il mondo dei token sull’intelligenza artificiale torna, come fa ciclicamente da qualche tempo a questa parte, a volare. Bastano notizie che arrivino dal comparto (anche se slegato alla blockchain) per vedere crescite in doppia cifra e corse che si dovranno valutare con attenzione prima di fare mosse sul mercato.
Cos’è successo? Nel giro di 48 ore sono arrivati annunci che riguardano sia un futuro impegno di Google per l’introduzione di sistemi in AI a partire da Gmail e Google Docs, poi la presentazione, per quanto in beta, della quarta iterazione di ChatGPT. Entrambe notizie che hanno rinfocolato l’interesse per il mondo dell’intelligenza artificiale.
Ma cosa c’entrano i token AI su blockchain che non hanno alcun tipo di legame diretto con i due progetti di cui sopra? Il giochino è sempre lo stesso: l’attenzione per un settore finisce per travolgere anche i token che con quel settore hanno un legame, per quanto flebile. Cosa di cui abbiamo parlato anche in una recente puntata del nostro Podcast, sottolineando i nostri dubbi e anche le (poche) certezze che questo tipo di token rappresentano ad oggi.
Abbiamo fatto un buco nell’acqua? No, perché la lettura di questo tipo di eventi continuiamo a ritenere sia la seguente: c’è una forte spinta speculativa, sostenuta in modo a nostro avviso fiacco da quello che questi token e queste chain almeno per il momento rappresentano. E quindi chi vorrebbe investire dovrebbe essere conscio del fatto che si tratta di questioni altamente rischiose e muoversi di conseguenza.
Quanto ci preme ricordare è che i movimenti dei mercati, in particolare quando su token che hanno una capitalizzazione relativamente bassa, non sempre hanno bisogno di sostanza. L’entusiasmo può coprire benissimo eventuali buchi nei piani commerciali e questo sarà uno dei trend più forti per il 2023.
Chi vuole acquistare token dovrà partire da questa considerazione, senza sperare che qualcuno di questi sistemi diventi rivale di quelli commercialmente (e fuori dalla blockchain) già sviluppati. Una scommessa che può essere vincente, basti guardare cos’è accaduto, lo ripetiamo ancora una volta, in passato con il metaverse, sulla bocca di tutti ma relativamente poco sviluppato ancora sul piano commerciale.
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