Bitcoin verso i 100.000$? La grande crisi bancaria nata negli USA (e che potrebbe arrivare in Europa) sembra a molti, anche tra account molto seguiti, la tempesta perfetta per rivelare al mondo il valore di Bitcoin. Valore reale che si dovrebbe riflettere, sempre a loro detta, sul prezzo. E c’è qualcuno che torna a parlare di 100.000$, target di prezzo che in molti ricorderanno come associato alla scorsa bull run.
Prima di salire sul treno dell’entusiasmo cerchiamo però di capire cosa sta succedendo, quali sono i potenziali riflessi su Bitcoin e quali punti di forza $BTC sta dimostrando di avere – non al pubblico di appassionati, ma per chi se n’era mantenuto alla larga, almeno fino ad oggi.
Una situazione comunque particolare, che nel disastro totale delle borse vede Bitcoin tenere su livelli di prezzo molto interessanti. Possiamo investirci anche con FP Markets – intermediario che permette di investire anche con CONTO DEMO QUI – intermediario di livello sia per andare long che per andare short. E al suo interno troviamo anche il top per il trading automatico, con il Social Trading che ci permette di copiare i più bravi con un solo click – ma al tempo stesso modificando anche le impostazioni che vogliamo modificare.
Molti dei pionieri di Bitcoin hanno sempre avuto un rapporto – per così dire – conflittuale con le banche. E lo stesso Bitcoin, sia come network che come valuta, si è sempre proposto sul mercato come valida alternativa al mondo delle fiat currency, delle quali le banche sono ingranaggio fondamentale. Nello stesso Genesis block è riportato un titolo di The Times che non le manda a dire alla strana commistione tra potere politico e potere bancario. Ma è sufficiente per pensare che Bitcoin approfitterà di questa crisi del mondo bancario, per addirittura portarsi in breve tempo verso i 100.000$? Un attimo, perché ci sono almeno 3 o 4 considerazioni da fare per capire cosa sta succedendo.
No, non abbiamo dato di matto. Seguiteci per qualche riga: tra venerdì e domenica i correntisti oltre i 250.000$ (la soglia di protezione negli USA) hanno passato 48 ore d’inferno, salvo poi tirare un respiro di sollievo, quando Federal Reserve ha pronunciato una sorta di whatever it takes di draghiana memoria. In altre parole il sistema, di cui le banche sono ingranaggio, ha salvato se stesso. E i correntisti presto dimenticheranno, in larga parte, lo spavento. E anzi, ci verrà proposto come ennesimo segnale della solidità del sistema stesso. Ci sono stati problemi, ma sono intervenuti, no? Noi fuggiremmo a gambe levate, ma sappiamo al tempo stesso in molti non lo faranno.
Non dubitiamo del fatto che sarà più facile far passare il messaggio di Bitcoin in una situazione del genere, ma da qui a dire che in molti abbiamo strappato le catene dal sistema bancario e siano corsi verso Bitcoin a nostro avviso ce ne passa. Siamo più che disposti a cambiare idea, ma qualcuno dovrebbe anche farci vedere dei dati, che per ora mancano.
E cioè che per quanto fortissimamente si voglia credere che Bitcoin sia una riserva di valore, siamo lontani dal vederlo comportarsi così. Non è colpa di nessuno: i mercati sono la sommatoria delle posizioni di milioni di persone (e di pochi grandi pescecani). E per ora Bitcoin ha swing di prezzo che lo fanno assomigliare di più ai titoli di rischio che ad una riserva di valore stabile.
Altri hanno fatto notare, parzialmente a ragione, che in realtà Bitcoin ha cominciato a liberarsi, nelle ultime sessioni, da quel parallelo quasi perfetto con il mondo degli asset di rischio. Vero, per alcuni momenti ha fatto un po’ di testa sua, ma cerchiamo di non farci trarre in inganno da altri fattori. Gli indici sono andati spesso in senso contrario, ma letteralmente affossati dai titoli bancari, ormai in caduta libera dalla scorsa settimana.
Non abbiamo detto questo, anzi. Riteniamo che questo tipo di eventi dimostrino come sia necessario valutare alternative. E siamo sicuri che questo pensiero lo stiano facendo anche in tanti nocoiner (così si indica chi non ha mai intrattenuto rapporti con Bitcoin), ma da qui a pensare ad un flusso tale di nuovi entrati tale da portare il prezzo a 100.000$ ce ne passa.
Il nostro consiglio è di valutare, anche alla luce della non-sicurezza del sistema bancario, se sia o meno il caso di aprire alle possibilità di Bitcoin. Senza però farvi trascinare per la giacca da chi sta sparando numeri a caso nella speranza di guadagnarsi qualche click.
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Grande articolo Gianluca complimenti. Questo articolo riporta il classico pensiero del vero investitore che ci insegna che per vedere bitcoin raggiungere quelle cifre bisogna avere pazienza a meno che non scoppi a breve una crisi senza precedenti del sistema bancario e che a dire il vero non mi sorprenderebbe ma tentano di contenerla perchè anche gli addetti ai lavori si stanno accorgendo che un sistema economico così come è strutturato è come una bomba ad orologeria. Quindi con l'ottica del lungo periodo oltre che bitcoin io mi sto già preparando investendo in oro, argento e acqua e ricordate che se non fanno qualcosa per prevenire la crisi del sistema bancario è facile che vedremo bitcoin superare e di molto i 100.000. Buona giornata
Grazie!
Io o dei soldi in trust wollet sono bloccati da blochchain la quale dice che devo versare dei soldi per prelevare E CoSI'?
Impossibile!!
Forse gas fee. Ho lo stesso problema con degli usdt blocchain trc20
Ah ok avevo capito un' altra cosa.
Allora sì.
Ma trust wallet usi bep20 le commissioni sono bassissime.
Se usi rete eth magari in questo momento è congestionata e ti costa di più trasferire dei fondi che hai......non so bisognerebbe vedere......venite su Telegram che li c'è gente cazzuta che vi può aiutare.
Ciao