Un miliardario dietro il finanziamento degli sviluppatori di Bitcoin. In realtà è molto meno segreta di come potrebbe apparire, perché tutti i soggetti coinvolti hanno già confermato quanto accaduto. Da un lato c’è Tim Draper, che già più volte si è espresso con toni melliflui nei confronti di Bitcoin. Dall’altro Brink e il suo fondo per gli sviluppatori.
Sì, perché dietro Bitcoin non ci sono aziende, non ci sono CdA e non ci sono azionisti – e quindi qualcuno dovrà pur mettere mano al portafoglio affinché un relativamente sparuto gruppo di sviluppatori abbia di che vivere. Questa volta ci ha pensato Tim Draper, attraverso la sua fondazione.
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Un miliardario finanzia lo sviluppo di Bitcoin
Niente di preoccupante, nessuna grande banca che sta cercando di mettere le mani sullo sviluppo di Bitcoin. In realtà a farsi avanti è Tim Draper, che attraverso la sua Fondazione avrebbe sganciato 100.000$ in un corposo assegno per Brink, gruppo che esiste per finanziare tanto lo sviluppo quanto la ricerca su Bitcoin, con diverse iniziative anche di carattere educativo. La fondazione, la seconda che abbiamo citato, ha confermato la ricezione della donazione in un recente Tweet.
Si tratta di un’offerta interessante tanto per la cifra, che sarà messa a frutto migliorando ciò che di Bitcoin spesso interessa meno gli investitori – per quanto in realtà sia forse l’aspetto più fondamentale – sia invece perché a farlo è un personaggio molto famoso sui mercati finanziari e che più volte in passato si era espresso sia sul prezzo di Bitcoin, sia sul suo potenziale distruttivo, non sempre però in linea con quello che gli appassionati gli attribuiscono.
Non è chiaro se alla somma sia accompagnato un qualche tipo di vincolo sulla spesa dell’assegno, cosa che probabilmente emergerà nelle prossime ore.
Finanziare gli sviluppatori: sì, è importante
Bitcoin si mantiene anche grazie a sviluppatori che, almeno in alcuni casi, si vedono garantire uno stipendio da diverse società e/o fondazioni. Contribuire a questo sforzo, anche economicamente, è importante, in particolare ora che il numero di sviluppatori principali si è ridotto, a causa dell’enorme impegno, anche emotivo, che un tale ruolo comporta.
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